In hoc signo: la croce ed il sogno di Costantino, Forse un origine astronomica? La costellazione del Cigno (e il "segno celeste" di Adriano: Antinoo)

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view post Posted on 26/7/2011, 15:38
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Angelo

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Rieccomi ...

L'immagine di Orfeo che suona la lira in riva ad un fiume é in ogni caso solo apparentemente un "quadretto" bucolico.
Bisogna sempre tener presente che per gli antichi la Via Lattea era la "strada delle anime morte".

Di conseguenza, un'altra immagine ci viene evocata dall'Orfeo nella Costellazione del Cigno: la sua discesa agli inferi per recuperare l'anima della moglie Euridice, barattandola col canto della propria Lira!

Virgil_Solis_-_Orpheus_Pluto



In questa seconda evocazione quindi, Orfeo canta non più per pastorelli e pecore ma per le anime della Via Lattea e per gli dei dell'Ade: questo in ogni caso non é il simbolismo principale della costellazione del Cigno (Orfeo). Non siamo nella parte di cielo denominata dagli antichi "Regno dei Morti", siamo anzi quasi nella zona circumpolare .. il Regno degli Dei! Si tratta più che altro di un'"evocazione", di una similitudine tra il passato di Orfeo (la discesa tra i morti, il suo successivo martirio) e la sua resurrezione ed ascesa al cielo sotto forma appunto di Cigno!

Ritorniamo però alla recensione del libro: a pagina 110 si propone un'altra suggestiva teoria, che in un conio del regno di Costantino fosse proprio celebrata la visione del "segno" di Ponte Milvio.

Ci si riferisce ad una moneta risalente al 325-326 dC con sul retro la testa dell'imperatore e nella parte anteriore quella che viene definita la "porta di un accampamento" romano, sormontata da una stella ad otto punte.
L'ipotesi é che (visto che l'associazione iconografica tra una porta del castrum ed una stella é assolutamente inconsueta) si volesse rapresentare ciò che Costantino poté vedere la notte prima della battaglia del 312 aC. Questo perché essendo l'accampamento gioco forza orientato sui punti cardinali .. quella sera guardando ad Ovest dal centro del castrum (ove per tradizione stava la tenda del comandante) si sarebbe potuto vedere proprio la porta d'ingresso .. con sopra i nostri asterismi e le costellazioni del Cigno e dell'Aquila.

Su questo in realtà sono piuttosto perplesso, non tanto per l'iconografia in sé (che può rappresentare a dire il vero sia la porta di un castrum che quella di una qualunque città fortificata), quanto per le date: 325-326 dC, siamo in pieno concilio di Nicea ( http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_Nicea_I ): non é più probabile che davanti ad un evento come questo nelle monete si celebrasse l' "attualità" piuttosto che un evento che pur fondamentale per gli sviluppe futuri, risaliva a vent'anni prima?

Ho però controllato il cielo di quegli anni .. non ci sono "segni" così significativi da meritare di essere rappresentati su una moneta.
Davvero non saprei dire quindi a cosa quest'ultima si riferisce ..
Di certo posso dire che, la stella ad otto punte é un attributo sia del pianeta Venere che della Madonna .. vedere l'astro passare attraverso una "porta" sembrerebbe un richiamo all' "iniziazione" o alla "nascita": forse un'allusione alla nascita virginale del Cristo .. uno dei dogmi appena sfornati?

 
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view post Posted on 27/7/2011, 09:50
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Angelo

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Ciao a tutti! Riprendo la recensione, ormai mancano davvero pochissime pagine a finire il libro ..

Uno degli ultimi argomenti trattati é l'analisi del dipinto di Piero della Francesca sul Sogno di Costantino ..

331px-Piero_della_Francesca_017_a



Come già avevo letto sul web di questa teoria, secondo cui l'angelo in alto a sinistra del dipinto (a causa della deformazione prospettica) assume quasi la forma di un cigno: c'é forse un legame con la costellazione? Recenti restauri avrebbero scoperto che il cielo rappresentato nello sfondo non é "astratto", alla medievale ma "realistico", con riconoscibili cioémolte costellazioni circumpolari. Di più .. studi dell'Università La Sapienza hanno individuato anche il momento cronologico in cui é fissata la scena: l'alba ...


Forse Piero della Francesca, in questa rappresentazione del cielo e dell'Angelo-Cigno ha voluto evocare la vera origine della visione costantiniana? E come poteva conoscerla? Aveva letto il nostro forum?? :D

Scherzi a parte, ci sono effettivamente coincidenze piuttosto singolari. Il libro in realtà su questa parte indugia forse un po' troppo sulle suggestioni, buttandola credo un po' troppo sul "romanzato". Non che questo sia sbagliato a priori ma .. senza un'analisi concreta al giorno d'oggi finisce inevitabilmente per portare il giudizio del lettore verso la "templarata" alla Codice Da Vinci, rischiando di sminuire quanto di buono possa esserci nella teoria ..

Mi permetto quindi di fare qualche ulteriore analisi ...

Come detto in precedenza, il simbolismo delle Congiunzioni planetarie (ed in particolare di quelle tra Giove e Saturno) é documentato già dall'antichità e sarebbe (secondo il seicentesco Keplero) addirittura all'origine sel segno celeste della Stella di Betlemme in occasione della Natività!

La base di questo topic e del libro é proprio che anche la visione di Costantino si sia basata su un analogo "segno" una congiunzione planetaria multipla (Giove, Saturno e molti altri pianeti) proprio sotto la costellazione del Cigno (la Croce)

Passano i secoli ma la fortissima carica simbolica delle congiunzioni Giove Saturno non solo non é diminuita, ma anzi si é quasi rafforzata .. visto che nel 1494, pochi anni dopo l'affresco di Piero della Francesca un fiorentino (quindi l'ambito geografico é pure lo stesso) come Giovanni Pico della Mirandola ( http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Pico_della_Mirandola ) era costretto a dedicare ...

alle teorie congiunzionistiche un intero libro (il quinto) delle sue monumentali Disputationes adversus astrologiam divinatricem, segnalando con vigore polemico la pericolosità dell’oroscopo delle religioni e le gravi responsabilità degli illustri dottori della Chiesa che l’avevano accolto, con colpevole entusiasmo, all’interno del mondo cristiano.

http://web.unife.it/cdl/castelli/rivista/c...96/bertozzi.pdf

Una superstizione davvero durissima a morire! Ma allora viene spontaneo chiedersi: forse qualche allineamento particolare era visibile negli anni durante i quali Piero della Francesca realizzò questi suoi affreschi (tra il 1452 e il 1466)
http://it.wikipedia.org/wiki/Storie_della_Vera_Croce

La risposta é sorprendentemente affermativa, e devo dire che le coincidenze diventano davvero tante: l' 8 aprile 1464, due anni prima della fine dei lavori in cielo era visibile proprio una visibilissima congiunzione planetaria dei tre pianeti più luminosi: Giove, Saturno e Venere nella costellazione dell'Acquario.

sognol



La cosa sorprendente é che, essendo interessata all'allineamento anche Venere che in quel periodo si trovava appena alla destra del Sole, questo fenomeno era osservabile solo all'alba o meglio poco prima di essa .. proprio l'orario rappresentato nell'affresco di Piero della Francesca!

E .. guardate sotto quale costellazione avviene il fenomeno? Sempre sotto il Cigno come ai tempi di Costantino! ^_^
Non si tratterebbe quindi soltanto di una rappresentazione teorica del cielo all'epoca della battaglia di Ponte Milvio, ma di una attualizzazione di un fenomeno simile che Piero della Francesca potè osservare senza problemi con i suoi occhi!

Rimane comunque il dubbio principale: qui Piero sta ipotizzando una congiunzione simile a quella da lui vista anche per il Sogno di Costantino? Oppure é solo un caso ... un modo per aggiungere dei riferimenti a lui contemporanei ad un'iconografia antica?
Non sarebbe poi strano .. anche il Giorgione pochissimi anni dopo sceglie una soluzione simile rappresentando l'eclissi lunare del 1504 all'interno del suo "I tre filosofi" in riferimento alle congiunzioni planetarie dell' "oroscopo delle religioni"
http://it.wikipedia.org/wiki/Tre_filosofi

L'antico quindi .. mescolato all'attualità .. ma senza necessariamente un legame tra i due! O forse il legame c'era? Non credo ci possa essere una risposta! :P ;)
 
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view post Posted on 27/7/2011, 14:35
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Angelo

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Ho finalmente finito di leggere il libro: l'ultimo paragrafo si occupa di un altro "indizio" che legherebbe Costantino, la Croce e le costellazioni .. il mosaico di San Giovanni in Fonte a Napoli, dui cui già avevamo parlato in un altro topic grazie al contributo di Marco ..
https://medioevo.forumfree.it/?t=46167172

Nel libro si mette in evidenza la singolarità dell'iconografia raffigurante un Cristogramma ( a croce latina, con innestata una Ro greca), come nell'immagine qui sotto a sinistra ..

Staurogram+Crucifixion+to+Divus+Iulius


... che risulta piuttosto inconsueto se sovrapposto ad un cielo stellato. Ci sono altri esempi simili ad Albenga e Ravenna ma con la sola croce latina.

jpg



42488041.th



Ciò che si evidenzia nel libro é soprattutto il fatto che il mosaico é coevo o di poco posteriore al regno di Costantino, come si può vedere qui ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Battistero_di...ovanni_in_Fonte

La costruzione del battistero viene attribuita all'imperatore Costantino, contemporaneamente alla Basilica di Santa Restituta dalla leggendaria Cronaca di Santa Maria del Principio. L'epigrafe moderna, in lingua volgare, collocata nelle vicinanze dell'antico ingresso deriva da questa cronaca: "QUESTA CAPPELLA LA EDIFICAI LO IMPERATORE COSTANTINO ALI ANI CCCXXXXIII POY LA NATIVI DE XPO ET LA CONSECRAI S. SILVESTRO ET AVE NOME S. JOANNE AD FONTE ET AVE INDULGENTIE INFINITE".

Il battistero dovrebbe invece la sua edificazione al vescovo Severo, il dodicesimo della cronotassi episcopale partenopea, che rivestì il ruolo di primate per ben quarantasei anni, dal 362 al 408.


La domanda che si pongono gli autori é quindi se in qualche modo la scelta di rappresentare un staurogramma costantiniano all'interno di un cielo stellato può in qualche modo essere una conferma indiretta dell'origine astronomica del "segno" di Costantino.

Anche in questo caso non saprei dire nulla di definitivo .. mi limito a sottolineare come ci siano alcuni dettagli del mosaico che potrebbero FORSE avere un significato astronomico.

Come si legge nel sito qui sotto, la Fenice rappresentata sopra alla croce aveva il suo alter ego in cielo nella costellazione dell'Orsa Maggiore
www.sapere.it/enciclopedia/%C3%93rsa+Maggi%C3%B3re.html

Presso gli antichi Ebrei la plaga celeste era denominata Mezarim; Dubhè presso i Fenici; Callisto (la bella), Fenice (la risorgente), Elica (l'avvolgentesi) per i popoli del bacino mediterraneo.

jpg



Se confrontiamo quindi l'iconografia del mosaico con le costellazioni celesti potremmo dunque trovare qualche similitudine significativa.
Tra la Crice del Cigno e l'Orsa Maggiore si trova infatti qualcosa di molto simile ad una "mano" .. la Stella Polare che simbolicamente "tiene" tutte le altre stelle che ruotano intorno ad essa!

orsa



Nulla di dimostrabile comunque! :P Ma sarebbe inretessante verificare se il mosaico della Fenice punta per caso verso il Nord!
 
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view post Posted on 27/7/2011, 18:47

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Mha, il richiamo che indichi francamente fa pensare.
Sull'Enciclopedia dell'arte medievale, se ricordo bene, viene messo in relazione il segno visto in cielo da Costantino con il "segno", solitamente considerato quello di una croce, che apparirà in cielo alla Fine dei tempi. Solitamente, sempre se ricordo bene quanto riportava l'Enciclopedia, tale segno apocalittico (riferimento nel Vangelo di Matteo, se non sbaglio) è rappresentato come una croce gemmata.
Ciao.
 
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view post Posted on 28/7/2011, 09:24
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Angelo

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CITAZIONE
Sull'Enciclopedia dell'arte medievale

Ti riferisci a questa?
www.libreriamedievale.com/enciclope...-medievale.html

CITAZIONE
se ricordo bene, viene messo in relazione il segno visto in cielo da Costantino con il "segno", solitamente considerato quello di una croce, che apparirà in cielo alla Fine dei tempi.

Bel colpo Flavius! In effetti l'associazione, nella sua semplicità, é quasi intuitiva .. a conoscere le scritture ovviamente!! :P

www.chiesadimilano.it/or/ADMI/esy/o...MONTANARI_1.pdf

Nasce così la croce gemmata, vista anzitutto come signum victoriae, rapportata non tanto al crocifisso ma alla venuta gloriosa del Signore. È il segno che apparirà nel cielo per annunciare il ritorno (parousia) di Cristo. Talvolta, la croce gemmata è raffigurata sull'arco trionfale e sovrasta l’Etimasia (hetimasía toû thrónou = preparazione del trono), cioè il trono vuoto, come nel Battistero degli Ariani di Ravenna, un mosaico che risale agli inizi del V secolo.

(...)

La croce gemmata talvolta si erge sullo sfondo di un cielo stellato, come
nel Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, dove richiama il mistero cosmico, così come lo definisce ad esempio Firmico Materno: «Il segno di un legno di Croce sostiene la mole del cielo, rafforza le fondamenta della terra, adduce alla vita gli uomini che in esso si affissano»


CITAZIONE
tale segno apocalittico (riferimento nel Vangelo di Matteo, se non sbaglio)

Esatto ... Il riferimento é questo:

Mt 24,30: «Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.»

Molto interessante anche questo articolo, da leggere tutto ma .. qui ne riporto solo un passo:
www.antropologiaartesacra.it/scritt...20LOCONSOLE.pdf

Quali relazioni possono esserci tra la croce e il segno indicato da Gesù nel discorso escatologico? Questa pericope messianica viene spesso collegata al passo di Isaia 10,33: “Ecco il Signore, Dio degli eserciti, che strappa i rami con fracasso; le punte più alte sono troncate, le cime più alte abbattute”; e al primo versetto dell’undicesimo capitolo, dove il profeta descrive il discendente di Davide: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici”. Anche Daniele annunciava così l’installazione del regno messianico, “per mezzo di un Figlio dell’Uomo che veniva sulle nubi” (Dan 7, 13-14). E
Zaccaria, identificando ulteriormente il misterioso segno, afferma: “Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto” (12,10 a). Ezechiele 9,4, invece, cita espressamente che il segno messianico è un tau, lettera greca il cui grafema assomiglia alla croce commissa, cioè a forma di “T”. In Apocalisse 7, 1-10 si confermerebbe quanto annunciato da Ezechiele relativamente al segno del Salvatore: i flagelli che stanno per scatenarsi sono arrestati dagli angeli che segnano gli eletti.
Molti sono i testimonia biblici che preannunciano la croce come strumento di sofferenza del Messia, alcuni dei quali verranno commentati più ampiamente nel capitolo successivo: diversi, infatti, sono i racconti veterotestamentari che riferiscono dell’uso della crocifissione


Resta però una differenza significativa: il mosaico di napoli non rappresenta una croce gemmata .. la croce c'é ma di gemme non ce n'é traccia, cosa invece evidente nei esempi classici di crux gemmata, come quello di Sant'Apollinare a Ravenna.

3428281989_a6911fb1b5



Siamo comunque nei primi decenni di utilizzo per questa nuova iconografia e quindi é anche accettabile una certa "variabilità" nelle rappresentazioni. In ogni caso, una croce d'oro come quella di San Giovanni in Fonte dal punto di vista simbolico non differisce più di tanto da una croce rivestita di gemme!

CITAZIONE
Ma sarebbe inretessante verificare se il mosaico della Fenice punta per caso verso il Nord!

In via privata, mi ha contattato uno degli autori di "In Hoc Vinces" che ci sta seguendo anche qui sul forum.
La questione dell'orientamento é verificata (come si può vedere nell'immagine qui sotto): non punta a Nord .. ma ad Ovest!

battisterocupola.th



Trovo l'allineamento comunque significativo: magari sarà casuale ma ... é proprio la direzione in cui Costantino avrebbe dovuto guardare al tramonto della vigilia della battaglia di Ponte Milvio per osservare il "segno celeste" da noi ipotizzato.

cignotram2qp7



Nulla di probante comunque, visto che (come si vede nell'immagine sopra) é solamente il Sole a tramontare quasi esattamente ad Ovest quella sera, mentre l'allineamento di pianeti va a tramontare un po' prima .. diciamo verso Sud-Ovest!
Anche così la cosa é comunque significativa vista l'associazione simbolica tra il Sole, Cristo, il Sol Invictus e Costantino stesso!
 
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view post Posted on 30/7/2011, 17:50
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Angelo

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Questo topic non finisce mai, anche a libro concluso, di regalarmi nuove ispirazioni..

Ieri riflettevo sulle ultime considerazioni ed in particolare sulla "croce gemmata" vista in chiave apocalittica.
Nekl simbolismo paleocristiano avremmo quindi due Croci di Cristo: quella della Passione e quella del "signum" dell'Apocalisse, l'una semplice e cruda nella sua funzione di strumento di tortura, l'altra finemente decorata ad indicare l'avvenuta vittoria.

Abbiamo però un altro simbolismo cha accomuna la Pasqua con l'Apocalisse: l'Agnello.

http://it.wikipedia.org/wiki/Apocalisse_di....2C_l.27agnello

Il simbolo più tipico con cui l'Apocalisse descrive Gesù Cristo è quello di agnello (questo titolo compare ventotto volte, cioè un numero perfetto di volte[12]). Al cap. 5 vi è la seguente descrizione: "Vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi" (5,6). Porta i segni del supplizio, ma è in piedi, vincitore della morte. La sua posizione centrale "in mezzo al trono" lo associa a Dio

http://it.wikipedia.org/wiki/Agnello_pasqu...o_Testamento%29

Due Croci, due Agnelli .. e su quest'ultimo simbolismo appare piuttosto intuitivo un legame tra i due momenti, la Pasqua con la Resurrezione di Cristo ed il Giudizio Universale con il suo definitivo ritorno. Sul rapporto tra questi due momenti, ho trovato questo interessante libro: La passione di Cristo nell'Apocalisse di Kamal Fahim Awad Hanna
Interessante in particolare il capitolo IX e soprattutto pagina 339, dove (dopo aver sottolineato l'origine del simbolismo dei "due agnelli") si sostiene che l'associazione tra il Cristo della Resurrezione e quello dell'Apocalisse (attraverso l'immagine dell'Agnello) non é originaria dei sacri testi ma appartiene ad una "sintesi" della chiesa primitiva.

http://books.google.com/books?id=8LrKhJrfV...littico&f=false

Ritornando a noi, mi é venuuta spontanea la curiosità di verificare se (partendo dall'ipotesi che la croce gemmata apocalittica fosse in relazione al segno celeste della croce-cigno di Costantino) ci potesse essere un legame tra questa costellazione e la Pasqua. La verifica ha stupito (e molto) anche me ...

Questo é il cielo all'alba della Pasqua (ante litteram, visto che venne istituita solo una decina di anni dopo) nell'anno del "segno" di Costantino, il 312 ..

pasqua312



.. e questa é la prima pasqua "ufficiale" della storia: l'anno cioé in cui questa festa venne creata anche da Costantino stesso al concilio di Nicea del 325 dC:
http://it.wikipedia.org/wiki/Concilio_di_N...ta_della_Pasqua

pasqua325



Come potete notare .. é la situazione esattamente SPECULARE a quella del 27 ottobre, giorno del "segno Celeste" apparso a Costantino! Il cielo é esattamente lo stesso ed IDENTICO é l'orientamento verso Ovest. L'unica ovvia differenza é che qui il sole sta sorgendo invece che tramontare!

Questo mi ricorda fortemente uno dei concetti fondamentali del simbolismo delle chiese cristiane: l'orientazione "ad solem orientem" delle chiese medievali.
In breve, si orientava l'abside verso l'Est, ovvero verso l'alba degli equinozi (e Pasqua cade al plenilunio successivo all'equinozio di primavera). Questo era dichiaratamento voluto per "marcare" il percorso del fedele che (entrando in chiesa) iniziava il suo cammino verso la "luce", verso il Crocifisso dell'altare e verso Cristo.
Il percorso opposto avveniva quando il fedele usciva dalla chiesa per rientrare "nel peccato" girando le spalle a Cristo. Sulla controfacciata (ad Ovest quindi) delle chiese del medioevo veniva rappresentato un bel "monito" per che usciva .. il Giudizio Universale dell'Apocalisse appunto!

Quello che appunto mi stupisce é .. che il cielo rappresentasse esattamente questo simbolismo! A est il sole nascente (Cristo) (percorso equivalente a quello verso l'abside), mentre "girando le spalle", verso Ovest troviamo lo stesso simbolismo delle Controfacciate: ovvero il simbolismo apocalittico della "croce gemmata" .. perfettamente rappresentata dalla costellazione del Cigno e dal "cielo" esattamente identico a quello della visione di Costantino!
 
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view post Posted on 30/7/2011, 19:30

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CITAZIONE
si sostiene che l'associazione tra il Cristo della Resurrezione e quello dell'Apocalisse (attraverso l'immagine dell'Agnello) non é originaria dei sacri testi ma appartiene ad una "sintesi" della chiesa primitiva.

Se non sbaglio - e potrei sbagliare - il testo dell'Apocalisse di Giovanni è entrato ufficialmente a far parte dei testi sacri cristiani solo nel quinto secolo. Tuttavia, esso doveva essere probabilmente ben noto anche in precedenza, tant'è che una studiosa - l'Orselli - segnala che un autore - Eusebio di Cesarea (?)- descrive un affresco nel quale appariva Costantino che uccideva il drago apocalittico in una posa "michaelitica".
Con cosa Costantino fosse rappresentato mentre uccideva il drago non è chiaro; il testo di Eusebio, originariamente in greco, è stato variamente interpretato.
A me viene in mente che potesse essere una croce come si vede qui (moneta di Valentiniano III):
28125q00
Ciao.

Edited by FlaviusStilicho - 30/7/2011, 21:11
 
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view post Posted on 31/7/2011, 01:46
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Angelo

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Nei prossimi giorni risponderò con più calma, nel frattempo volevo precisare una cosa importante: all'alba della Pasqua il Cigno non é allineato con l'Ovest .. é allo zenit, proprio sopra le nostre teste! Se questo ce lo avvicina come posizionamento alla situazione del mosaico di Napoli .. non coincide però con il "segno" di Ponte Milvio. In ogni caso nei prossimi giorni verificherò meglio e vi saprò dire!
 
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view post Posted on 2/8/2011, 09:31
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Angelo

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Rieccomi! Falso allarme .. direi che alla fine le verifiche sono state incoraggianti!

CITAZIONE
all'alba della Pasqua il Cigno non é allineato con l'Ovest .. é allo zenit

Confermo .. ma vale la stessa identica cosa anche per il giorno del "segno" costantiniano del 312dC: il Cigno é praticamente sopra le nostre teste!

CITAZIONE
Se questo ce lo avvicina come posizionamento alla situazione del mosaico di Napoli .. non coincide però con il "segno" di Ponte Milvio.

Non é esatto: come dicevo in entrambi i casi il Cigno é allo zenit. Ho verificato la data esatta in cui il cielo occidentale (all'alba) corrisonde esattamente a quello del tramonto del sole del 27 ottobre 312. Lo stesso identico cielo si può osservare il 29 aprile 312, siamo vicinissimi alla Pasqua (quindici giorni rispetto al 13 aprile)
Un'imprecisione accettabilissima viste le imprecisioni calendariali di quel periodo e visto che non sappiamo con certezza in che giorno cadeva la domenica ..

CITAZIONE
Questo mi ricorda fortemente uno dei concetti fondamentali del simbolismo delle chiese cristiane: l'orientazione "ad solem orientem" delle chiese medievali.
In breve, si orientava l'abside verso l'Est, ovvero verso l'alba degli equinozi (e Pasqua cade al plenilunio successivo all'equinozio di primavera). Questo era dichiaratamento voluto per "marcare" il percorso del fedele che (entrando in chiesa) iniziava il suo cammino verso la "luce", verso il Crocifisso dell'altare e verso Cristo.

Rispetto a questo simbolismo, confermo quanto anticipato la scorsa volta: la similitudine con il simbolismo delle controfacciate é meno automatico (la croce del Cigno non é ad Ovest ma sulle nostre teste) ma in ogni caso l'asse Est-Ovest é comunque ben marcato dal sorgere e tramontare del Sole (visto che siamo, sia ad ottobre che ad aprile in prossimità degli equinozi)

In ogni caso, come dicevo, la croce del cigno si trova allo zenit esattamente come lo staurogramma di San Giovanni in Fonte a Napoli.
http://img52.imageshack.us/img52/9297/45768034.jpg

CITAZIONE
tant'è che una studiosa - l'Orselli - segnala che un autore - Eusebio di Cesarea (?)- descrive un affresco nel quale appariva Costantino che uccideva il drago apocalittico in una posa "michaelitica".

Interessante questa osservazione! In effetti la figura apocalittica di San Michele sembra avere un ruolo importante nell'apparizione di Ponte Milvio ..

Successivamente secondo la leggenda in un sogno fatto da Costantino, l’Arcangelo Michele si manifestò come il “Signore delle milizie celesti” ed il “Campione della dottrina della Chiesa attribuendo a se stesso il merito del trionfo”. Da quel momento Costantino fu molto legato all’immagine dell’Archistratega, tanto che il tempio in onore di Vesta da lui fatto costruire nella città di Costantinopoli venne da lui stesso chiamato con il nome di “Michaelium” perché si credeva che lì si fosse mostrato San Michele.

Tra l'altro é significativo che proprio in coincidenza dell'equinozio d'autunno ci sia la festività dedicata a San Michele (il 29 settembre, nel segno della Bilancia, suo attributo, per giunta)
Siamo a meno di un mese dal giorno del "segno" di Costantino .. anche questo potrebbe non essere casuale!
 
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view post Posted on 2/8/2011, 11:03

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In una tradizione riportata per la prima volta da uno storico bizantino del XII secolo, si dice che fu lo stesso Arcangelo Michele a mostrare a Costantino il segno della croce. Questo sarebbe avvenuto durante l'apparizione di S. Michele a Costantino nell'antico tempio pagano che fu sostituito (o riconsacrato?) dal "Michaelion".
Ciao.
 
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view post Posted on 2/8/2011, 16:56
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Angelo

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Questo collega questa discussione con quella da noi fatta in precedenza sui Panthei ..
#entry192090492

Rileggendo quandto avevamo trovato sul web, ci sono molti elementi interessanti ..

Costantino Flavio Valerio Aurelio Claudio consacrò due Templi a Bisanzio sulle rive del Bosforo. Uno era nel sito chiamato Anaplous, e, l’altro, in quello che era conosciuto col nome di Hestiai, e, prima ancora, con il nome di Sosthenium, nel quale vi era una statua che egli, “dicono” identificò con l’Arcangelo Michæle.

Costantino, secondo alcune fonti tradizionali, si limitò a far restaurare l’antichissimo Tempio che gli Argonauti avevano edificato nel luogo in cui avevano visto apparire una grande figura alata che ritennero di buon auspicio ed a cui ascrissero la vittoria che riportarono sul signore del luogo il quale, impediva loro di attraversare il Ponto Eusino per la Colchide.

Essi, gli Argonauti, avevano dedicato il Tempio alla Déa Madre di Dio e lo avevano chiamato Sostherium nel quale Costantino, molti secoli dopo, vi trascorse la notte secondo l’antica usanza. Questa usanza, antichissima, fu continuata in tutti i Templi d’Oriente dedicati a S. Michæle. Il rito di incubazione veniva praticato in coincidenza dell’inizio e della fine della transumanza (8 maggio e 29 settembre).


Qui la "figura alata" apparsa agli argonauti sembrerebbe effettivamente un angelo con delle "ali d'aquila sulle spalle"
http://books.google.com/books?id=ZTjQp9hG_...epage&q&f=false

Una figura alata che annunciava agli Argonauti la vittoria .. é notevole che Costantino avesse colto subito le analogie tra il proprio "signum" e quello degli argonauti.
Facile poi l'accostamento tra la figura alata e l'arcangelo. In origine probabilmente la figura alata era una Nike (appunto una vittoria alata), o comunque una divinità (maschile equivalente)
http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_%28mitologia%29

I riferimenti con la discussione dei Panthei a questo punto si intrecciano profondamente, per esempio dove riporto delle considerazioni sempre tratte dal Mulino di Amleto di De Santillana:

Riflettendo meglio sul simbolismo di San Michele, non credo ci si debba limitare all'apparizione della figura alata per trovare un legame tra Pantheon e San Michele.
Gli Argonauti simboleggiavano il "viaggio dell'anima" dopo la morte ed erano gli eroi che hanno reso possibile il ritorno in Paradiso dei morti.
Riflettendo sul ruono di "Psicopompo" attribuito a san Michele ... mi pare abbastanza naturale l'associazione!


Spiegando meglio, la Via Lattea era una lunga scia di Anime in viaggio verso il cielo o una nuova incarnazione. Come dicevo lungo la Via lattea o nei dintorni ci sono molte costellazioni che richiamano ai volatili (anime morte): il Cigno é la maggiore ed é proprio in mezzo ad essa. Il ruolo di "guida" della anime é intuitivo!

In questo senso viene subito in mente il Cigno sopra cui vola l'Apollo iperboreo a mio avviso assimilabile a quello delle gru ..
www.albertogianquinto.it/index.php?m=poesia&item=magiaieri

E la gru in Grecia era legata alla poesia ed associata ai nomi di Apollo e di Ibico; conferme ce ne vengono da Svetonio, sovrintendente della Biblioteca Palatina. Le gru, che migrano due volte l’anno, son legate al culto iperboreo, quali messaggere dell’Oltretomba, che si trova oltre il Vento del Nord.

Ancora una volta avremmo quindi un accostamento tra un dio solare, Apollo, il Cigno psicopompo e San Michele, come affremi anche tu nel topic sui Panthei ..

Ho chiesto ad un amico: Velleio Patercolo riporta, al posto di un tempio ad un dio sconosciuto, un tempio dedicato ad Apollo.
Questo mi sembra interessante poiché, se non sbaglio, esiste anche uno studio che confronta l'iconografia di Apollo con quella di san Michele.


Tornando agli Argonauti, il simbolismo del viaggio delle anime trova con essi il suo compimento, visto che la costellazione della Nave Argo é posta nel punto più meridionale della via Lattea, nel pieno di quello che era definito il "regno dei morti" in cielo. Addirittura secondo il De Santillana in questa costellazione, nella stella Canopo si trovava il "polo sud" celeste, l'esatto opposto del polo nord!
http://it.wikipedia.org/wiki/Nave_Argo_%28costellazione%29

Quindi .. in cielo a metà via lattea abbiamo il Cigno, all'arrivo nel regno dei morti abbiamo la Nave Argo.
Trovare gli argonauti associati a San Michele (e soprattutto a Costantino) aggiunge un ulteriore indizio all'ipotesi di associare il Cigno al "segno" di Ponte Milvio!
 
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view post Posted on 2/8/2011, 17:29

Stupor Mundi

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Questo collega questa discussione con quella da noi fatta in precedenza sui Panthei ..
#entry192090492

Rileggendo quandto avevamo trovato sul web, ci sono molti elementi interessanti ..

Costantino Flavio Valerio Aurelio Claudio consacrò due Templi a Bisanzio sulle rive del Bosforo. Uno era nel sito chiamato Anaplous, e, l’altro, in quello che era conosciuto col nome di Hestiai, e, prima ancora, con il nome di Sosthenium, nel quale vi era una statua che egli, “dicono” identificò con l’Arcangelo Michæle.

Costantino, secondo alcune fonti tradizionali, si limitò a far restaurare l’antichissimo Tempio che gli Argonauti avevano edificato nel luogo in cui avevano visto apparire una grande figura alata che ritennero di buon auspicio ed a cui ascrissero la vittoria che riportarono sul signore del luogo il quale, impediva loro di attraversare il Ponto Eusino per la Colchide.

Essi, gli Argonauti, avevano dedicato il Tempio alla Déa Madre di Dio e lo avevano chiamato Sostherium nel quale Costantino, molti secoli dopo, vi trascorse la notte secondo l’antica usanza. Questa usanza, antichissima, fu continuata in tutti i Templi d’Oriente dedicati a S. Michæle. Il rito di incubazione veniva praticato in coincidenza dell’inizio e della fine della transumanza (8 maggio e 29 settembre).

Qui la "figura alata" apparsa agli argonauti sembrerebbe effettivamente un angelo con delle "ali d'aquila sulle spalle"
http://books.google.com/books?id=ZTjQp9hG_...epage&q&f=false

Davvero molto interessante il riferimento che hai trovato sul libro di Google libri. Tra l'altro, il testo sembra credibile, peccato che gli autori non indichino le fonti.
CITAZIONE
Una figura alata che annunciava agli Argonauti la vittoria .. é notevole che Costantino avesse colto subito le analogie tra il proprio "signum" e quello degli argonauti.
Facile poi l'accostamento tra la figura alata e l'arcangelo. In origine probabilmente la figura alata era una Nike (appunto una vittoria alata), o comunque una divinità (maschile equivalente)
http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_%28mitologia%29

Chissà: in altri testi si parla di "divinità sconosciuta". La mia personalissima idea è che proprio perché si è chiamata in causa una divinità non identificata, che, poi, venne attribuita agli Argonauti l'erezione del primo tempio dedicato a tutti gli dei.
Ciao.
 
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view post Posted on 3/8/2011, 11:12
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Angelo

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Chissà: in altri testi si parla di "divinità sconosciuta". La mia personalissima idea è che proprio perché si è chiamata in causa una divinità non identificata, che, poi, venne attribuita agli Argonauti l'erezione del primo tempio dedicato a tutti gli dei.

In che senso? Un po' come dire "al dio ignoto"?

Ho notato un'altra cosa interessante: l'eposodio é avvenuto ancora una volta in Bitinia! Il popolo dei Bebrici ( il cui re Amico era appunto in guerra con gli Argonauti) era appunto stanziato in quella che più tardi diventò la Bitinia!
http://it.wikipedia.org/wiki/Amico_%28Poseidone%29
www.treccani.it/enciclopedia/bebrici/

Stavo riflettendo meglio sulle costellazioni del Cigno e della Nave Argo: hanno in comune alcuni aspetti importanti ..

- sono sulla Via Lattea
- sono costellazioni enormi
- sono all'incirca l'una agli antipodi dell'altra

.. é probabile quindi che all'interno del simbolismo della Via Lattea come "strada delle anime" queste due costellazioni potessero rappresentare in qualche modo due momenti cruciali (anche se non quelli di inizio e fine, che abbiamo visto coincidere con i punti di congiunzione tra la via Lattea e lo Zodiaco: Sagittario-Scorpione da un lato e Toro-Gemelli dall'altro!)

A proposito di Gemelli, un'altro aspetto significativo legato all'episodio della figura alata apparsa presso il Sosthenium in Bitinia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Amico_%28Poseidone%29

Quando gli Argonauti approdarono sulla sua terra Amico, con tono arrogante, vantandosi di essere un ottimo pugile, sfidò il migliore fra loro, Polluce. All’inizio il dioscuro procedeva con cautela, ma quando capì i punti deboli dell’avversario iniziò a combattere sul serio, rompendo la sua guardia, uncinando la mascella e rompendogli il naso con un potente sinistro.

Amico, reso furioso dal dolore, agguantò l’avversario e stava per colpirlo con un montante destro quando fu anticipato dall'avversario che gli fracassò la tempia uccidendolo.


Chi dunque concretizzò la vittoria annunciata dall'apparizione della figura alata? Uno dei due Dioscuri effigiati nella costellazione dei Gemelli!
E chi erano i Dioscuri .. i "figli del Cigno" generati dall'unione di Zeus (nelle forme di un cigno appunto) e Leda!

http://it.wikipedia.org/wiki/Leda

Da un uovo sarebbero usciti i Dioscuri, Castore e Polluce, mentre dall'altro Elena e Clitennestra.
 
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view post Posted on 3/8/2011, 17:33
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Angelo

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Comincio un po' a trovare il "fil rouge" di questa discussione, o almeno di queste ultime novità ..

Tutte le costellazioni fin qui citate fanno parte del mito degli Argonauti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Argonauti

- Sagittario, talvolta identificato col centauro Chirone, maestro di molti degli Argonauti e loro consigliere prima della partenza

www.g-briotti.com/usnb/Magia/A02.htm
Sagittarius.

E' il centauro Chirone, maestro tra gli altri di Esculapio, Ercole, Teseo, Giasone, Castore e Polluce, Enea, Ulisse, Achille e molti altri eroi dell'antichità. Fu ucciso per errore dallo stesso Ercole.


http://it.wikipedia.org/wiki/Giasone_%28mitologia%29
Chirone aveva raccontato a Giasone che, senza l’aiuto di Orfeo, gli Argonauti non sarebbero riusciti a superare il luogo abitato dalle Sirene, le stesse incontrate da Ulisse nel poema omerico dell’Odissea.

- Cigno, identificato come già detto con un altro degli Argonauti, Orfeo

Gemelli, ovvero i Dioscuri Castore e Polluce, quest'ultimo annoverato tra gli Argonauti

Nave Argo, ad immortalare l'intero gruppo al completo

Il simbolismo come dicevo é quello del viaggio delle anime lungo la via lattea, mito remotissimo del quale troviamo qualche eco anche nel Somnium Scipionis
http://it.wikipedia.org/wiki/Somnium_Scipionis

In questo sogno, racconta l'Emiliano, costui gli aveva predetto le sue glorie future e la sua morte prematura, mostrandogli però successivamente una visione delle sfere celesti e spiegando che il premio riservato dagli dei alle anime degli uomini politici virtuosi sarebbe stato l'immortalità dell'anima e una dimora eterna nella Via Lattea.

Affermando l'immortalità dell'anima e l'esistenza di un premio celeste per le buone azioni degli uomini, così come di un aldilà, Cicerone espone pertanto la sua visione del cosmo, in cui nella Via Lattea trovano pace le anime che hanno in vita operato per il bene dello stato.


Abbiamo dunque visualizzato in cielo il periplo degli argonauti, nonché i più famosi tra i protagonisti. Oltre a quelli già citati troviamo, sempre nelle vicinanze dalla Via Lattea, anche il Vello d'Oro (l'Ariete) ed Eracle (costellazione di Ercole http://it.wikipedia.org/wiki/Ercole_%28costellazione%29 )

argop



Resta effettivamente da capire il reale bisogno che spinse Costantino a "cristianizzare" il mito degli Argonauti andando a sovrapporvi la figura di San Michele. Sull'argomento ho trovato anche questo libro ..
http://books.google.com/books?id=7daB0ZeVM...gonauti&f=false

Da notare che il viaggio degli Argonauti sembra (secondo alcune versioni) ricalcare la "storia di famiglia" di Costantino: dalla Bitinia della madre Elena alle terre danubiane del padre passando per l'illiria dove é cresciuto. Credo comunque che questo sia un aspetto secondario rispetto ad un simbolismo "imperiale" in qualche modo ereditato dai suoi predecessori ..
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/t...o_argonauti.JPG

Volendo infatti ritornare alla discussione sui Pantei ( https://medioevo.forumfree.it/?t=22035328 ) e sul fatto che nell'antichità gli antichi panthei dedicati a tutti gli dei vennero ridedicati al culto di San Michele, le spiegazioni sono quelle riportate di là ed in particolare ..

... trovo a questo punto molto più comprensibile la scelta di san Michele, primo perché coi suoi attributi "marziali" assomiglia moltissimo all'iconografia di re, imperatori e condottieri dell'antichità e secondo perché lui stesso viene definito "principe": il Principe degli Angeli appunto!

Trovo poi particolare quest'altra similitudine tra Adriano e Costantino: il primo che ricostruisce il Pantheon a Roma ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Pantheon_%28Roma%29
.. ed il secondo che ne "cristianizza" un altro in Bitinia
 
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view post Posted on 3/8/2011, 18:16

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Tutte le costellazioni fin qui citate fanno parte del mito degli Argonauti:

Bhè, magari questa potrebbe essere un'ipotesi che potrebbe essere approfondita. Forse, qualche testo di Cattabiani potrebbe suggerire qualcosa.
CITAZIONE
Il simbolismo come dicevo é quello del viaggio delle anime lungo la via lattea, mito remotissimo del quale troviamo qualche eco anche nel Somnium Scipionis
http://it.wikipedia.org/wiki/Somnium_Scipionis

Grazie per il riferimento. In effetti, il Somnium Scipionis ed i commentari su di esso di Macrobio sono testi importanti per conoscere la cosmologia medievale. C'è la fortuna di trovarli anche su internet.
CITAZIONE
Resta effettivamente da capire il reale bisogno che spinse Costantino a "cristianizzare" il mito degli Argonauti andando a sovrapporvi la figura di San Michele. Sull'argomento ho trovato anche questo libro ..
http://books.google.com/books?id=7daB0ZeVM...gonauti&f=false

Posseggo il libro e concordo con coloro che hanno detto che si tratta di un'occasione mancata. Per quel che ne so, di studi su san Michele, in Italia, se ne sono fatti parecchi. Credo che manchi tuttavia ancora un testo organico e credibile, che non sia superficiale e fantasioso.
CITAZIONE
Trovo poi particolare quest'altra similitudine tra Adriano e Costantino: il primo che ricostruisce il Pantheon a Roma ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Pantheon_%28Roma%29
.. ed il secondo che ne "cristianizza" un altro in Bitinia

Bhè, Adriano, in realtà - e con qualche motivo preciso sicuramente - restaurò il Pantheon già realizzato da Agrippa.
Interessante il fatto che lo stessa Agrippa realizzò - credo non distante dal Pantheon - il cosiddetto Portico degli Argonauti.
Ciao.
 
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