CITAZIONE
pur nelle linee semplificate, o forse ancor di più in esse, ha un aspetto monumentale ed una saldezza di squadro, che mi farebbero pensare quasi ad esempi d'età costantiniana. Anche il disegno delle palme è abbastanza naturale, ed il nimbo di Cristo, che mi pare non crucisignato, è altro sintomo d'antichità. Nelle narrazioni di miracoli, invece, le semplificazioni ed i caratteri espressionistici aumentano (grandi occhi, linee rigide ed espressive), anche se la mancanza di cicli narrativi negli altri esempi di questo periodo, rende difficile un confronto. Viene quasi automatico però spostarsi dall'età costantiniana verso quel momento teodosiano di cui parla anche la Andaloro, il che ci porterebbe all'ultimo decennio del IV sec., in ottimo accordo con la cronologia severiana, e con l'osservazione che facevi tu sopra.
Per quel che posso dire - come sai, il campo stilistico non è il mio forte -, mi sembra che le tue considerazioni sulla dimensione naturalistica dei mosaici napoletani siano senz'altro appropriate.
A questo naturalismo aggiungerei poi un certo sfarzo ed una certa esuberanza nei particolari dell'ambientazione per la quale, tuttavia, non saprei proporre confronti; magari tu saprai orientarti più di me in proposito.
Da questo punto di vista, mi pare si possa citare lo sviluppo e la magnificenza dei tendaggi che, volendo andare sicuramente oltre le mie capacità interpretative, oso dire che mi ricorda un gusto vagamente "ellenistico". Come dicevo, però, non saprei documentare meglio le mie affermazioni.
Piuttosto, sempre dal punto di vista del tendaggio, si può forse citare quello infinitamente più "elementare" e "rattrapito" che si trova in San Vitale a Ravenna
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...aik_ravenna.jpg .
Tanto poi per restare in tema, segnalo che solitamente il tendaggio allude a ciò che nasconde il Mistero a chi vive nella realtà terrena e quindi al cielo (velum-velare, caelum - celare).
CITAZIONE
Potrebbe essere: a Napoli però i personaggi, più che acclamare, mi pare porgano corone (si tratta dunque di martiri). Poi hai notato quel quadratino giallo ai lati del martire di sinistra? Sembra una quasi "finta" finestra, anche se nel caso me ne sarebbe ignoto il senso...
Sì, è vero: porgono corone. Ad ogni modo, almeno per la situazione di Galla Placidia a Ravenna, l'acclamazione della luce proveniente dalle finestre da parte dei santi ai due lati è frutto di un'interpretazione che direi diffusa.
Non riesco poi a capire cosa rappresenti il quadratino giallo a sinistra di uno dei martiri ed il particolare è effettivamente interessante.
CITAZIONE
che animale è quello sopra la croce?
Stai parlando dell'uccello che si trova nella corona verde intorno al cielo stellato perpendicolarmente sopra la croce?
Nel caso, effettivamente, la cosa mi parrebbe suggestiva perché l'animale sembrerebbe proprio una fenice con tanto di "nimbo" solare (es. :
www.duepassinelmistero.com/Fen-pa1.jpg ).
Ciao.