CITAZIONE
Esiste anche un libro "apposito", come per il caso di Piero della Francesca, e si chiama "La terrazza del misteoi", uscito recentemente in ristampa arricchito di novità, da farlo rinominare "la terrazza del mistero 2" (nemmeno fosse un b-movie qualunque!).
Ho trovato il titolo completo del testo che citi:
"La terrazza del mistero. La allegoria sacra di Giovanni Bellini. Analisi storico-filologica e interpretazione psicoanalitica"
di Magherini Graziella - Paolucci Antonio - Tempestini Anchise.
Posso dirti che, per quanto ho letto - e soprattutto ascoltato - di Antonio Paolucci, mi pare che come studioso sia rigoroso ed affidabile; per altro, l'interpretazione "psicanalitica", francamente, mi lascia molto (ma proprio molto) dubbioso.
CITAZIONE
Hai qualche esempio in mente? In effetti io dubitavo quasi della "lievitazione" della Santa, anche se avevo letto anch'io la frase in questione sul catalogo. Però, se il tuo spunto è corretto, potrebbe essere questo "l'attributo" iconografico mancante.
Per la verità, ho cercato un po' sul web e, tra le varie possibilità, mi è emersa s. Caterina da Siena, la cui iconografia ricorrente è però chiaramente quella della santa domenicana.
In ogni caso, se ci si volesse spingere ad interpretare la questione, mi verrebbe da dire che, nel caso, il tema della levitazione è essenziale nell'identificazione della santa in quanto, per il resto dell'iconografia, mi pare che gli elementi siano del tutto generici.
Quindi, aggiungerei anche che il significato logico- simbolico attribuito alla levitazione dovrebbe avere a che fare con il senso stesso del dipinto nel suo insieme.
CITAZIONE
Mah, in verità ho pensato solo alle prime due sante che mi venivano in mente con la caratteristica di essere state regine. La rappresentazione poi di S.Elisabetta d'Ungheria è molto frequente in contesti francescani, ma normalmente è vestita da clarissa con uno scettro o una corona. Qui l'unico legame che potrei timidamente proporre è qualcosa a riguardo della rappresentazione della "carità" o dell'umiltà.
Se dovessi, diciamo così, lanciare un'idea sul significato complessivo dell'allegoria, a mio parere la cosa ha a che fare con l'immagine della Chiesa militante e della Chiesa gloriosa della Gerusalemme celeste.
Per ciò che concerne s. Sebastiano e s. Giobbe, mi viene in mente che il senso del dipinto potrebbe davvero aver a che fare un'epidemia e con l'accettazione dei dolore.
Magari, tra qualche tempo, riflettendo su quanto sto per scrivere, mi pentirò per essermi inoltrato in ipotesi tanto audaci.
Tuttavia, là per là, mi verrebbe da chiedermi se qualche teologo o mistico abbia dato ad episodi di levitazione qualche significato teologico o simbolico.
Infatti la levitazione riguarda il corpo, così come lo riguardano le ferite delle malattie (s. Sebastiano e s. Giobbe).
Quanto poi alla Gerusalemme celeste stilizzata dalla pianta quadrata e dall'albero al centro, lì gli eletti si riuniranno appunto dopo la Resurrezione dei corpi ed il Giudizio finale.
Non vorrei essermi lanciato troppo in là con l'interpretazione, ma, rileggendo il tutto, non mi sembra di aver scritto cose particolarmente "gravi"
CITAZIONE
Mah, in verità ho pensato solo alle prime due sante che mi venivano in mente con la caratteristica di essere state regine. La rappresentazione poi di S.Elisabetta d'Ungheria è molto frequente in contesti francescani, ma normalmente è vestita da clarissa con uno scettro o una corona.
Per caso hai in mente qualche esempio di s. Elisabetta d'Ungheria e s. Margherita d'Ungheria raffigurate assieme?
Nel caso, potresti indicarmelo?
Te lo chiedo perché, a mio personalissimo parere, s. Elisabbetta d'Ungheria e s. Margherita d'Ungheria sono raffigurate in questo dipinto:
da:
http://medioevo.forumfree.net/?t=7234478Aehm, è un'immagine un po' piccolina, ma se credi posso mostrarne una più grande.
Ciao.