Ciao a tutti! Provo a tirare un po' le somme di quanto é emerso finora, ne approfitto anche per ringraziare gli utenti della nostra pagina di facebook per i "mi piace" che ci hanno elargito!
Tutti gli allineamenti qui presi in considerazione possono essere considerati delle "
congiunzioni planetarie", vista la "vicinanza" tra i pianeti più "importanti" (in astrologia si considera come congiunzione un allineamento tra due corpi celesti purché essi siano vicini tra di loro per meno di tre gradi di azimut)
Altro requisito fondamentale é che tali pianeti occupino (magari anche con un maggiore azimut) la
stessa costellazione zodiacale, cosa che puntualmente si verifica negli esempi da noi presi in considerazione..
La disciplina astrologica della divinazione delle congiunzioni astrali, diffusissima tra medioevo e rinascimento sembra meno utilizzata nell'antichità. Nonostante questo, non credo si possa concordarte con Pico della Mirandola quando sostiene che essa fosse ignota a Greci e soprattutto (per i nostri interessi) Romani.
http://web.unife.it/cdl/castelli/rivista/c...96/bertozzi.pdfSi tratta di capire, argomenta Pico, da quale autorità abbiano tratto origine le dottrine congiunzionistiche: questo, in sostanza, è il problema fondamentale. «Infatti nessuno degli antichi ha mai fatto dipendere i grandi eventi del mondo da quelle che costoro chiamano grandi congiunzioni; non ne parla Firmico Materno, benché infaticabile indagatore di cose astrologiche... non lo stesso Tolomeo; e di tali testimonianze, a loro più o meno note, useremo contro di loro» . Infatti, Tolomeo (Tetrabiblos, Libro II) attribuisce le grandi vicende del mondo alle eclissi (congiunzioni e opposizioni) del Sole e della Luna. L’efficacia dei due luminari, afferma Pico, è universalmente ammessa in termini di rifrazione della luce solare, mentre non si può attribuire alcuna potenza causale agli altri astri. Dunque, Tolomeo non parla di grandi congiunzioni astrali. Sono stati i commentatori arabi, seguiti dai latini, che hanno voluto fraintendere alcuni luoghi del Centiloquium (attribuito a Tolomeo) male interpretando il termine synodos, riferito esclusivamente all’incontro del Sole e della Luna e non ad altre congiunzioni astrali Quanto detto é in parte vero perché in effetti non mi risulta che i Greci attribuissero particolare importanza alle congiunzioni tra pianeti, ma lo stesso non vale per Roma, come si legge qui ..
http://www.valkyrieastrology.com/Makeover/...ology.htm#_ftn6il libro di Berosso, il Babyloniaca, conteneva una sezione di astrologia che si credeva risalire circa al 280 aC, ma solo frammenti sono stati recuperati. Curiosamente, l'unico paragrafo relativo alla astrologia che è sopravvissuto è stato parafrasato dallo scrittore romano, Seneca, dove in un passaggio relativo alle teorie platoniche e stoiche, ha affermato che i grandi periodi della storia erano separati da congiunzioni planetarie. Berosso ha affermato che, quando tutti e sette i pianeti erano in Capricorno il mondo viene distrutto dall'acqua e quando sono tutti in Cancro è consumato dal fuoco. Questa dichiarazione astrologica fu associata con la storia romana da Plinio, che credeva che la profezia si stesse realizzando quando il Vesuvio è esploso nel 79 dC e dallo storico ebreo, Giuseppe Flavio, che ha sostenuto ha confermato il diluvio di Noè.Effettivamente,
questa teoria delle congiunzioni planetarie sembra arrivare a Roma non attraverso la Grecia di Tolomeo ma
dal Medio Oriente: dalla
Caldea (
Babilonia, da dove proveniva appunto Berosso
http://it.wikipedia.org/wiki/Berosso ) e dalla
Giudea di Giuseppe Flavio (come abbiamo visto, proprio agli ebrei erano attribuite le teorie sulla congiunzione "messianica" di Giove e Saturno)
Anche a livello cronologico, tutto farebbe pensare che questa disciplina astrologica delle
congiunzioni Giove-Saturno sia divenuta "di moda"
a Roma più o meno negli anni della nascita di Cristo o poco dopo .. forse proprio per opera delle prime comunità cristiane nella capitale!
Resterebbe quindi fuori da spiegare, fuori questo intervallo (ammesso ovviamente che non si tratti di un caso) l'allineamento Giove - Saturno del
1 gennaio 542 aC guarda caso appena dopo i Saturnali
http://it.wikipedia.org/wiki/Saturnali , in relazione soprattutto alla leggenda della visione del
sovrano romano-etrusco Tarquinio il Prisco e della moglie Thanaquil (l'aquila che sul colle di Giano toglie e rimette il cappello al futuro re).
Il tutto ha strane assonanze, come dicevo più sopra, con la leggenda dell'esilio del dio Saturno (spodestato da Giove) ed esiliato proprio nel Lazio presso la corte del re Giano. A mio parere qui non entra in scena l'astrologia romana classica ma quella (molto meno conosciuta) degli
etruschi che (come dicevo pochi giorni fa) avevano secondo gli antichi (e secondo parte dei moderni, anche considerando i recenti studi sul DNA
un'origine mediorientale!)
Lasciando quindi da parte l'astrologia estrusca e gli eventi più remoti, i Romani si sono in seguito "appoggiati" sull'astrologia più classica: quella dei Greci, probabilmente tralasciando lo studio delle congiunzioni planetarie almeno fino all'età imperiale.
Venendo quindi all'
allineamento del 133 dC, pochi anni dopo il "segno celeste" (una supernova) che accompagnò la
morte di Antinoo, amante dell'imperatore Adriano, mi sto convincendo che esso possa effettivamente costituire
il primo esempio "pagano" di congiunzione Giove-Saturno "astrologizzata" ( dico "pagano" perché quello precedente, con Cristo che nasce quando Giove e Saturno brillano nei Pesci, é al 100% appartenente all'astrologia giudaica) Qui invece tutto il simbolismo é "imperiale" e romano .. anche se son quasi sicuro che
i "destinatari" di questa "propaganda astrologica" fossero in ogni caso gli ebrei e non i Romani stessi (per i quali il "segno" della deificazione di Antinoo c'era già stato con l'esplosione della supernova tre anni prima!)
Come infatti avevo scritto qualche pagina addietro, in quegli anni Adriano stava per portare l'offensiva finale nella
Guerra Giudaica contro il
"nuovo (autoproclamato) Messia" Simon Bar Kokheba "figlio della stella" (quindi .. parliamo ancora della tradizione astrologica ebraica che ricercava il suo Messia nella
congiunzione celeste tra Saturno e Giove, proprio come per la
stella di Betlemme un secolo prima)
Di conseguenza, il capo della rivolta giudaica aveva approfittato di un imminente allineamento Giove - Saturno per proclamarsi vero Messia e liberare Israele!L'allineamento del 132 dC non é altro che la
contro-interpretazione di Adriano per far capire agli ebrei che non c'é nessun Messia tra i Giudei, ma che anzi
la congiunzione Saturno-Giove si riferiva ad un Messia romano: Antinoo!E non é infatti un caso che proprio
Adriano faccia consacrare a Betlemme, dove la tradizione riteneva si trovasse la grotta del primo Messia (Cristo)
un boschetto sacro dedicato ad Ammone-Antinoo!Doveva esser chiaro che né Cristo né (tanto meno) Simon Bar Kokheba erano il Messia .. e che anzi quest'ultimo era identificabile col suo amante deificato! Mi incazzerei anch'io!
Questo naturalmente spiega anche il fatto che spesso l'iconografia del dio Antinoo abbia finito spesso per avere inglobare attributi cristiani, come é evidente in questa immagine ..
A questo punto, diventa più facile capire il collegamento tra l'allineamento del 132 dC di Adriano e quelli dell'
epoca di Costantino: col tempo la figura del dio Antinoo, non solo a causa del simbolismo "messianico" che in essa era implicito, ma anche (come documentato negli antichi testi) per il paragone immorale e blasfemo tra il Messia-Cristo e lo pseudo Messia Antinoo, ritenuto (come omosessuale) un simbolo del vizio e del peccato dei pagani!
Costantino nel 312 dC quindi, alla vigilia della battaglia con il rivale Massenzio,
aveva bisogno di un "segno" celeste a lui favorevole. Ciò che però si presentava in cielo era la fotocopia di quanto aveva visto quasi duecento anni prima il pagano più blasfemo di tutti, capace di deificare il simbolo del peccato e di sovrapporne gli attributi con queli del Cristo.
Non un granché come "segno celeste"!
Ecco allora la genialata: inserire nel "segno celeste" anche la costellazione del Cigno che, vista la sua forma a croce (il cigno vene più tardi anche chiamato "Croce del Nord") o meglio "a Chi", la lettera greca "X" che originava il Chrismon, il monogramma "Chi-Ro" ("XP" in greco) che rappresentava le iniziale di Cristo ..
.. il tutto come dire:
"sopra ai viziosi dei pagani, ora c'é la Croce di Cristo"! E per questo adotta il Chrismon come nuovo simbolo delle legioni!
A questo punto, il simbolismo astrologico della
congiunzione planetaria tra Saturno e Giove é conosciuto da tutti a Roma: le fonti ormai lo citano spessissimo!
Dopo la vittoria di Costantino, questo simbolismo astronomico é stato "sdoganato": non é più né una prerogativa degli ebrei né tanto mento dei "viziosi" pagani. E' un segno celeste che ha già preannunciato una vittoria ... e durante il regno di Costantino verrà nuovamente utilizzato sempre in chiave propagandistica!
Siamo nel
332 dC e, come dicevo qualche pagina addietro, siamo negli anni in cui venne ultimanta la realizzazione (al posto del boschetto di Ammone-Antinoo, tanto per chiudere i conti arretrati) a Betlemme della
Basilica della NativitàSiamo negli anni appena successivi al consiglio di Nicea e cominciano a "cristallizzarsi" i dogmi del cristianesimo (e del cattolicesimo in particolare). Proprio pochi mesi dopo verrà ufficializzato (guarda caso negli anni successivi alla realizzazione della Basilica della Natività) lo spostamento della
festa del Natale dal 6 gennaio al 25 dicembre, guarda caso "in casa di Saturno", cioé dove un tempo i pagani celebravano i
Saturnali http://it.wikipedia.org/wiki/SaturnaliApprofittando dell'ennesima congiunzione tra Saturno e Giove, ecco un "segno celeste" che sembra fatto apposta per propagandare questi cambiamenti:
un "nuovo sole" che "nasce" da dentro alla Vergine (intesa come costellazione), con Saturno e Giove (e tanti altri pianeti, oltretutto) a confermare che stiamo parlando del Messia!