INTRODUZIONE ALL’ARCHEOASTRONOMIA

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Janus (Ale)
view post Posted on 13/12/2011, 14:21 by: Janus (Ale)
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IL CIELO ANTICO: LE SFERE CELESTI


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A conclusione di questa presentazione dei pianeti, conviene ricordare come essi venivano collocati rispetto alla Terra nell’Antichità. Al centro di tutto era collocato il nostro pianeta (c’era anche una piccola minoranza di sostenitori dell’eliocentrismo, come ad esempio l’astrologo babilonese Seleuco, ma essa venne sostanzialmente ignorata se non boicottata.

In generale, la prima grande divisione era quella tra il mondo sublunare (imperfetto) e quello iperlunare (perfetto e divino). A sua volta quest’ultimo era suddiviso in nove “cieli” o “sfere”: una per ogni pianeta più il Cielo delle Stelle Fisse (comprendente lo Zodiaco e tutte le altre costellazioni), il Primo Mobile o Cristallino e l’Empireo (questi ultimi due sono però di origine medievale e sono ben noti perché riportati nella Divina Commedia di Dante).

I ritmi matematici con cui ciascun pianeta si muoveva ispirarono ai pitagorici il concetto di Musica delle Sfere. Secondo questa teoria le geometrie disegnate dai percorsi celesti dovevano necessariamente corrispondere ad equivalenti armonie musicali ed a variazioni cromatiche. Il cosmo visto come una gigantesca coreografia in cui ogni corpo celeste ha il suo specifico e particolare “spartito” ed il suo spettacolo da mettere in scena!
Troviamo un’altra affascinante descrizione di questo “cosmo musicale” nel platonico Mito di Er, dove il filosofo greco assegna ad ogni sfera una Sirena che emette una sola nota, diversa per ogni corpo celeste: è dalla somma di tutte le note (e di tutti i ritmi di rotazione) che nasce l’armonia del suono celeste (D’Anna, 1995, pp. 108 e segg.).

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