Ciao a tutti! Mi porto dalle vacanze una riflessione sul simbolismo di San Cristoforo, rappresentato nell'atto di traghettare oltre il fiume il piccolo Gesù. Si tratta di un tema diffusissimo soprattutto sull'arco alpino e strettamente legato al tema del "viaggio" e delle vie di pellegrinaggio
Durante le mie recenti vacanze ho avuto modo di trovare due esempi "monumentali" di quest'iconografia ..
http://imageshack.us/g/801/dscn6956e.jpg/Nel dettaglio, il primo esempio si trova nella chiesa di
Santa Maria, frazione di Dobbiaco (BZ)
Ciò che più mi ha colpito, oltre alle monumentali dimensioni dell'affresco, é la sua collocazione: sul
campanile, nel
lato Sud della chiesa.
L'idea di associare la verticalità ascensionale del campanile con l'immagine del gigante Cristoforo mi pare più che calzante. Il campanile rappresenta la "via verso il cielo" e San Cristoforo é il pellegrino - viandante intento nel viaggio. Percorso ascensionale che é possibile solo portando con sè Cristo (come appunto fa il gigante)
Il fatto che l'associazione col simbolismo del campanile non sia casuale ma voluta é a mio avviso evidenziata dal fatto che
lo stesso tema viene rappresentato anche all'interno della chiesa, ma sempre sulla parete addossata al campanile!
In questo senso, ci sono quindi delle similitudini tra San Cristoforo ed il San Michele psicopompo con l'unica grande differenza che il nostro gigante sta percorrendo il percorso spirituale
dei vivi mentre
San Michele funge da guida (e da giudice) delle anime già defunte.
Non a caso quindi Cristoforo é il patrono dei viaggiatori: non quindi solo nel senso letterale del termine ma anche in quello metaforico e spirituale!
Uno degli attributi del santo (ben visibile nelle foto) non fa che confermare questo simbolismo: il bastone che lo aiuta durante il viaggio é un
albero di palma. Il simbolismo verticale ed ascensionale é ben rappresentato dall'immagine dell'albero ma é ulteriormente accentuato dalla scelta di una
palma, che rappresenta il
trionfo sulla morte, perseguibile solo in Cristo!
www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=9489San Cristoforo nelle antiche raffigurazioni era dipinto oltre che con testa canina, anche con un costume militare e portante una palma, tre elementi che sono presenti tutti assieme nelle raffigurazioni di Anubis (psicopompo come San Michele n.d.r) . La fronda di palma o l’albero intero era un simbolo tipico del dio egizio, e rappresentava il trionfo sulla morte, forse per la nota capacità della foglia di irradicarsi nel terreno e dare vita a un nuovo albero. A questo punto può essere utile confrontare l'esempio di Dobbiaco con quello della vicina
Chienes (BZ), risalente ai primi del '500: con ogni probabilità una delle due rappresentazione é servita da modello all'altra vista la vicinanza tra i due luoghi ..
Anche qui il simbolismo ascensionale é presente: pur non essendo così immediato come nel caso del campanile di Dobbiaco, é in questo caso evidenziato da un tondo raffigurante la medesima scena e collocato sulla volta, poco oltre l'ingresso ed in linea con l'affresco posto all'esterno!
Qui il San Cristoforo non occupa la parete del campanile: per rappresentarlo si é scelto di tamponare la finestra della prima campata della chiesa e di occupare quella porzione di muro con il grande affresco.
La domanda che mi sono sobito posto é: "perché in questo caso non si é scelto il campanile?" La risposta non é difficile .. perché esso in questa chiesa é stato eretto a Nord, mentre
anche qui (come a Dobbiaco) si é deciso di posizionare l'affresco sul lato Sud della Chiesa C'é dunque a mio avviso la precisa volontà di
orientare quest'iconografia al Mezzogiorno.
La stessa cosa, d'altra parte, é riscontrabile in altri casi come ad esempio nella chiesa di
San Maurizio a Ponte in Valtellinawww.romanicosondrio.it/ponte.htmlLa cosa é spiegabile col
simbolismo solare di cui é carica tutta questa iconografia. In genere la tradizione vuole che San Cristoforo porti (assieme a Cristo) anche il peso di tutto il Creato, come si vede qui ..
http://195.186.86.68/sebastiano2/Nuova_pagina_2_Corto_1.htmUn giorno trasportò sulle spalle un bambino che diventava sempre più pesante man mano che il santo procedeva. Cristoforo si appoggiava a un tronco d’albero che rischiava di rompersi e riuscì a raggiungere l’altra sponda e solo allora riconobbe nel piccolo passeggero Gesù Bambino, che, come segno della propria divinità, trasformò il tronco d’albero in una palma da frutti.Va anche detto però che
Cristo é universalmente associato anche al Sole e che non a caso la figura stessa di Sn Cristoforo deriva da modelli indiscutibilmente "solari" come Ercole ed il celtico Gargano/Gargantua
http://fr.wikipedia.org/wiki/Garganhttp://books.google.com/books?id=hLiDVW5lX...celtico&f=falsewww.rinascita.eu/index.php?action=news&id=9489Nella mitologia greca è nota anche la figura del gigante Ercole che porta sulle spalle il piccolo Eros: «Quest’ultimi tratti leggendari, che accomunano singolarmente Eracle a Cristoforo, non ci devono far perdere di vista l’essenziale, cioé che Eros è una specie di demiurgo e che svolge spesso un ruolo cosmogonico. L’Eracle con Eros, il buono e santo gigante che porta il generatore del mondo è dunque per davvero uno dei prototipi del Cristoforo col Gesù bambino (…)Il significato del simbolismo é dunque più o meno questo: Cristoforo porta Gesù, Sole dell'umanità attraverso il fiume, che é paragonabile al cielo attraverso cui il Sole si muove.Dunque, in questo senso, Cristoforo ha il ruolo di
"sorreggere il Sole" e di guidarlo nel suo percorso celeste. In questo, le similitudini con simbolismo solstiziale dei due San Giovanni sono evidenti ..
http://vulgo.org/index.php?option=com_cont...friuli-e-boemia
Su molte facciate di chiese disseminate lungo la strada che da Aquileia conduce al Norico il santo che attraverso il battesimo traghetta l'anima oltre il guado periglioso del peccato e quindi della morte non è più San Giovanni ma San Cristoforo: le due figure sono perfettamente sovrapponibili per il significato simbolico della loro azione, nonché per il sotteso riferimento a culti solari di sostrato di cui sono evidente espressione sincretica. Attraversare le acque significa nel mondo antico nascere o morire, quindi ri-nascere. Il battesimo è in fondo una morte rituale che preannuncia e consente una rituale rinascita.Non sempre ovviamente tale iconografia risulata allineata col Sud, però in qualche modo c'é sempre un richiamo a questo tipo di simbolismo.
Per esempio, la bellissima chiesa di
San Michele a Riva Valdobbia ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_parroc...va_Valdobbia%29www.atlantedellarteitaliana.it/artwork-4251.htmlwww.immobiliarevalsesia.it/cultura/cristoforo.htm... propone una variante molto interessante: qui i campanili sono due e su uno di essi si trova il nostro solito affresco. E' cosa nota che una facciata affiancata da due campanili é in qualche modo un richiamo ai due
"pilastri del mondo", ovvero ai punti di levata e tramonto del sole (ancora una volta il richiamo é al simbolismo dei due San Giovanni solstiziali)
Collocare San Cristoforo su uno dei due Campanile equivale ancora una volta a collocarlo in uno dei punti più significativi del viaggio del sole (non più al suo culmine nel mezzogiorno ma all'alba/tramonto). Il riferimento ai margini estremi del mondo rappresentati dalle
colonne d'Ercole, divinità solare dal simbolismo equivalente é in questo senso molto suggestiva!