CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 30/9/2009, 21:33)
Quindi, se ho capito bene, l'Annunciazione sarebbe in un lato dell'abside, giusto?
Sì.
CITAZIONE
La presenza di S. Brigida, in verità, mi sembra piuttosto interessante, anche se andrebbe chiarito se si tratta di S. Brigida d'Irlanda o quella di Svezia.
Anche la presenza di S. Barbara, a mio parere, è significativa. S. Barbara, in origine, era protettrice dai fulmini e dalla morte improvvisa in generale. Dal rinascimento in poi, divenne anche la protettrice degli artiglieri e, in un dipinto del 1512 come quello di cui si parla, mi pare sia interessante ritrovarla assieme al "bellicoso" san Giorgio.
Ad ogni modo, mi parrebbe che, in generale, la serie di sante raffigurate dovrebbero aver a che fare con le monache domenicane che, mi sembra di aver letto, risiedettero nell'eremo.
Ciao.
P.s. Che il San Giorgio che uccide il drago abbia vagamente a che fare con il fatto che alcune montagne lì nei pressi si chiamano il Dragone ed il Dragoncello?
Questa cosa dei fulmini è sensata, dato che l'eremo sta in cima ad un costone di roccia. una volta mi son beccato anche un gran temporale e un fulmine è caduto lì vicinissimo, magari mi ha salvato S. Barbara.
ok, allora comunque la committenza fu delle suore, non degli Umiliati come pensavo.
CITAZIONE (MarcoSupersonic @ 1/10/2009, 11:42)
CITAZIONE
Ora, qual era la differenza con i Francescani? Che i Francescani, messo in un angolo Francesco, accettarono pienamente la clericalizzazione (diventando preti attivi solo nella predicazione, contrariamente a ciò che Francesco scrisse nel suo Testamentum: "dovete lavorare ed elemosinare solo quando non verrete pagati"), mentre gli Umiliati no.
Alla Chiesa non faceva e non ha mai fatto comodo un gruppo laico, un gruppo che non voleva che la Chiesa mettesse le sue mani lì dentro, quindi iniziò a complicargli la vita.
Questo non è del tutto vero, in nessuno dei due sensi nei quali sono interpretabili le tua affermazioni. Forse bisognerebbe cominciare col dire che il termine "laico", riferendosi ad una realtà duecentesca, ha un significato molto lontano da quello attuale. Una volta compreso che la vita religiosa era inscindibile da quella civile (e per molti versi, valeva anche il contrario) si può anche comprendere la necessità di riportarla nell'alveo di un controllo e di una regola.
Comunque Francesco non ha mai desiderato, da quello che c'è stato tramandato dei suoi scritti, di sottrarsi al pieno controllo della Chiesa. E del resto, proprio per la sua volontà di vivere pienamente il Vangelo, non avrebbe potuto farlo.
Che poi l'ordine francescano abbia fatto una precisa scelta di "regolarizzazione" è un fatto, la drammatica storia degli Spirituali è lì a dimostrarlo, ed è anche emblematica per molti versi.
Io naturalmente ho di molto semplificato, ma non vedo dove avrei detto balle.
E' vero che la chiesa aveva tutto l'interesse per istituzionalizzare i movimenti laici, ed è vero che il termine laico non è come quello attuale.
Ma in fin dei conti non l'ho neanche negato. Per altro è assolutamente vero che lo stesso francesco ha cercato di istituzionalizzare il proprio Ordine perché era l'unico modo per mantenerlo.
Spiegato il motivo per cui si inventò l'approvazione della regola nel 1214 mentre invece la regola è del '23, approvata da Onorio III solo perché Francesco sosteneva che gliel'avesse approvata Innocenzo un decennio prima, cosa che è difficile da credere. Innocenzo li benedisse dicendogli di tornare una volta moltiplicati.
Francesco si è sempre "piegato" alla Chiesa, lo scrive anche nel
Testamentum dove dice: anche se il più immondo e misero prete mi proibisse di predicare, io non predicherò [1]. Dice cose simili, e cioè che crede comunque nei sacerdoti, quindi non contesta la Chiesa come facevano molti altri gruppi evangelico-pauperistici (secondo Francesco un sacramento decretato da un prete corrotto aveva comunque valore, in quanto vedeva gesù nei sacerdoti e nei poveri).
Mentre invece
CITAZIONE
Comunque Francesco non ha mai desiderato, da quello che c'è stato tramandato dei suoi scritti, di sottrarsi al pieno controllo della Chiesa
No, no, invece era suo volere sottrarsi al
pieno controllo della chiesa.
Inoltre Francesco era visibilmente contrariato da come l'Ordine si stava trasformando, e sempre il Testamentum ce ne offre molti esempi.
La questione dell'abito (che pure era un modo per istituzionalizzare e serviva. Basti pensare ai Poveri di Loine, criticatissimi dalla Chiesa perché vestivano in modo mezzo laico) [2]
Ma la cosa più importante, cioè l'elemento che mi fa dire che Francesco aveva ferma intenzione di mantenere una sorta di autonomia nella galassia della Chiesa, in linea in tutto e per tutto con gli Umiliati, è [3]. La questione del lavoro e dell'elemosina, descritta nel
Testamentum.
Il fatto di non accettare luoghi sfarzosi (come avrebbe reagito Francesco alla visione della doppia basilica?). [4]
Il fatto del divieto ai frati di chiedere documenti alla Chiesa. [5]
Poi, sempre riguardo il Testamento, scritto quando ormai non era più al comando dell'Ordine, c'è l'obbligo di seguirlo come integrazione della Regola. Solo che, come saprai, dopo pochissimi anni, il Testamento fu annullato. Mi pare chiarissimo il motivo. [6]
Detto questo, mi pare assolutamente certo che Francesco non accettò mai un completo controllo della Chiesa, tutto lo lascia presupporre. L'Ordine invece visse bruttissimi momenti, molto tesi, e sostanzialmente accettò la clericalizzazione. San'Antonio da Padova divenne importante quanto Francesco; Francesco non venne più considerato l'
alter Christus, le vite di Francesco furono annullate e Bonaventura da Bagnoreccio scrisse la Legenda maior negli anni '60 (più di trent'anni dopo la morte del santo).
[1]
7. Et si haberem tantam sapientiam quantam Salomon habuit, et invenirem pauperculos sacerdotes huius saeculi, in parochiis, quibus morantur, nolo praedicare ultra voluntatem.
8. Et ipsos et omnes alios volo timere, amare et honorare, sicut meos dominos.
9. Et nolo in ipsis considerare peccatum, quia Filium Dei discerno in ipsis, et domini mei sunt.[Indipendentemente dalla loro integrità morale]
[2]
16. Et illi qui veniebant ad recipiendam vitam, omnia quae habere poterant, dabant pauperibus; et erant contenti tunica una, intus et foris repeciata, cum cingulo et braccis.
17. Et nolebamus plus habere.E non volevano avere di più. Un ammonimento all'ordine contemporaneo. Una sorta di "quello che facevamo all'inizio era giusto".
[3]
20. Et ego manibus meis laborabam, et volo laborare; et omnes alii fratres firmiter volo, quod laborent de laboritio, quod pertinet ad honestatem.
21. Qui nesciunt, discant, non propter cupiditatem recipiendi pretium laboris, sed propter exemplum et ad repellendam otiositatem.
22. Et quando non daretur nobis pretium laboris, recurramus ad mensam Domini, petendo elemosynam ostiatim.Quelli che non sanno lavorare sono chiaramente i sacerdoti, e DEVONO imparare. Ergo, nella scelta francescana non doveva sussistere una clericalizzazione, non dovevano diventare sacerdoti (e infatti Francesco non lo era!). Il lavoro era importantissimo.
L'elemosina era accettata solo se non pagati.
[4]
24. Caveant sibi fratres, ut ecclesias, habitacula paupercula et omnia, quae pro ipsis construuntur, penitus non recipiant, nisi essent, sicut decet sanctam paupertatem, quam in regula promisimus, semper ibi hospitantes sicut advenae et peregrini.e infatti lui si stabilì alla Porziuncola.
[5]
25. Praecipio firmiter per obedientiam fratribus universis, quod ubicumaue sunt, non audeant petere aliquam litteram in curia Romana per se neque per interpositam personam, neque pro ecclesia neque pro alio loco neque sub specie praedicationis neque pro persecutione suorum corporum;
26. sed ubicumque non fuerint recepti, fugiant in aliam terram ad faciendam poenitentiam cum benedictione Dei.[6]
35. Et generalis minister et omnes alii ministri et custodes per obedientiam teneantur, in istis verbis non addere vel minuere.
36. Et semper hoc scriptum habeant secum iuxta regulam.
37. Et in omnibus capitulis, quae faciunt, quando legunt regulam, legant et ista verba.La dovevano ripetere ad ogni capitolo.
Questo è peraltro un argomento che mi interessa moltissimo, e si capisce che la mia simpatia va alla prima fraternità minoritica. Tuttavia non cerco di giostrare le cose a mio piacimento, mi sembra chiaro che Francesco non accettò mai che la Chiesa mettesse mano nel suo Ordine più di un determinato limite. Impose rigidi paletti. Si servì della Chiesa solo per porre le basi del suo ordine (che sarebbe stato sennò ridicolizzato, vedasi le cronache del concilio lateranense dove vennero derisi e umiliati i Valdesi dalla curia di Alessandro III).
Questo solo per rimanere in tema francescano. Si potrebbe analizzare la situazione degli Umiliati e mi piacerebbe farlo, ma ho poche fonti (essendo un Ordine non sopravvissuto e più ristretto: i Francescani in 50 anni si diffusero in tutta Europa, gli Umiliati in 100 anni arrivarono al massimo in Toscana e Piemonte).
CITAZIONE
Il termine "bellissimi" è molto aleatorio: se eseguti da maestranze specializzate ("maestri"), sono certamente interessanti; ma in ogni caso, anche affreschi "devozionali" (in questo modo s'intendono opere fatta non da maestri ma da "mestieranti") possono essere interessanti dal punto di vista storico o iconografico, anche semplicemente per determinare l'esistenza di un culto, o le suggestioni stilistiche del tempo.
Già, hai ragione. Sarebbe importante scoprire i culti in queste zone, chiaramente diverse dai grandi centri.
Indubbiamente, se farò davvero la tesi su questo (anche se è la mia terza scelta), farò fotografie dettagliate.
CITAZIONE
Già: però si parla, se non erro, anche di un monogramma di san Bernardino, quindi di un preciso riferimento all'ordine francescano. Santa Monica poi richiamerebbe, com'è noto, gli Agostiniani.
Sarebbe da vedere il contesto, se tutti i santi appartengono alla stessa campagna decorativa, ecc. ma detto così credo che la sequela sia spiegabile anche e soprattutto con le devozioni specifiche dei committenti.
Probabilmente hai ragione.
I francescani non c'erano (essendoci gli Umiliati... non che l'uno escludesse l'altro, ma di attestazioni francescane non ne ho mai trovate).
Gli agostiniani forse. Mi pare difficile crederlo, ma può anche darsi.
Può darsi però che siano, come dici, santi scelti dai vari committenti. Magari la suora si chiamava Barbara, quindi ha messo santa Barbara, boh.