Eremo di San Giorgio, Caino (BS)

« Older   Newer »
  Share  
gioppino3g
view post Posted on 25/9/2009, 20:40




Edit by Janus: discussione spostata, l'inizio é qui:
http://medioevo.forumfree.net/?t=42507348

Fra l'altro, adesso ho capito perché -nonostante siamo nello stesso corso- abbiamo queste differenze: quei geni hanno cambiato ordinamento 2 anni dopo le università d'Italia, da quest'anno da noi inizia il nuovo. Si vede che stiamo in Vietnam.

La tesi di laurea... eh ma mancano ancora 2 anni e più. Comunque la vorrei fare carina, dato che mi fermo alla triennale, quindi o la faccio sul santuario di San Costanzo [1], fondato dal santo (che ha fondato l'ordine degli Umiliati, così si dice anche se altre fonti dànno altri nomi) oppure su un eremo, denominato di "San Giorgio"[2], fove ci stanno affreschi quattrocenteschi mai studiati (che io sappia). Era una cellula benedettina, passata poi agli Umiliati, poi ai briganti. Adesso è stato in gran parte ristrutturato, ma rimangono gli affreschi.

Son due posti semisconosciuti vicini a dove abito (voglio fare qualcosa sul mio territorio, dato che da me nessuno se ne fotte della storia).

[1]
image

[2]
image

Edited by Janus (Ale) - 2/10/2009, 18:06
 
Top
view post Posted on 28/9/2009, 17:44

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
un eremo, denominato di "San Giorgio"[2], fove ci stanno affreschi quattrocenteschi mai studiati (che io sappia). Era una cellula benedettina, passata poi agli Umiliati, poi ai briganti. Adesso è stato in gran parte ristrutturato, ma rimangono gli affreschi.

Sono un po' incuriosito: cosa è rappresentato negli affreschi?
Ciao.
 
Top
violettvale
view post Posted on 30/9/2009, 00:17




CITAZIONE
Comunque la vorrei fare carina, dato che mi fermo alla triennale, quindi o la faccio sul santuario di San Costanzo [1], fondato dal santo (che ha fondato l'ordine degli Umiliati, così si dice anche se altre fonti dànno altri nomi)

Umh, non li avevo mai sentiti nominare questi Umiliati; cosa mi sai dire su di loro?
CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 28/9/2009, 18:44)
CITAZIONE
un eremo, denominato di "San Giorgio"[2], fove ci stanno affreschi quattrocenteschi mai studiati (che io sappia). Era una cellula benedettina, passata poi agli Umiliati, poi ai briganti. Adesso è stato in gran parte ristrutturato, ma rimangono gli affreschi.

Sono un po' incuriosito: cosa è rappresentato negli affreschi?
Ciao.

Anche io sono molto curiosa di saperlo:)

CITAZIONE
Son due posti semisconosciuti vicini a dove abito (voglio fare qualcosa sul mio territorio, dato che da me nessuno se ne fotte della storia).

Si, fai benissimo ad approfondire ciò che gli altri non studiano tantissimo. Anche io vorrei fare qualche particolare chiesa medievale della Sardegna, come tesi di laurea.
 
Top
gioppino3g
view post Posted on 30/9/2009, 11:43




CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 28/9/2009, 18:44)
CITAZIONE
un eremo, denominato di "San Giorgio"[2], fove ci stanno affreschi quattrocenteschi mai studiati (che io sappia). Era una cellula benedettina, passata poi agli Umiliati, poi ai briganti. Adesso è stato in gran parte ristrutturato, ma rimangono gli affreschi.

Sono un po' incuriosito: cosa è rappresentato negli affreschi?
Ciao.

Naturalmente non mi ricordavo già più nello specifico (il mio famoso 'amore' per l'arte...)
Mi sono informato: Gli Evangelisti, la Madonna con san Rocco (pensavo con san Giorgio... non mi spiego allora perché la locazione si chiami San Giorgio), Annunciazione.

Non son di ottima fattura e sono male conservati dato che per 3 secoli fu un rifugio per briganti.


CITAZIONE (violettvale @ 30/9/2009, 01:17)
Umh, non li avevo mai sentiti nominare questi Umiliati; cosa mi sai dire su di loro?

Sì, perchè la Chiesa se li inculò.

Non erano altro che un Ordine religioso laico, erano quasi del tutto simili ai francescani delle origini, fra l'altro anteriori ad essi.

Vennero dapprima scomunicati perché predicavano senza autorizzazione, poi vennero riammessi nel [1204?], anche se venivano considerati lo stesso come scomunicati per via della decretale ad abolendam (e proprio in questo forum mi linkarono gentilmente una traduzione) di Lucio III.

Ora, qual era la differenza con i Francescani? Che i Francescani, messo in un angolo Francesco, accettarono pienamente la clericalizzazione (diventando preti attivi solo nella predicazione, contrariamente a ciò che Francesco scrisse nel suo Testamentum: "dovete lavorare ed elemosinare solo quando non verrete pagati"), mentre gli Umiliati no.

Alla Chiesa non faceva e non ha mai fatto comodo un gruppo laico, un gruppo che non voleva che la Chiesa mettesse le sue mani lì dentro, quindi iniziò a complicargli la vita.

Vennero infine soppressi nel (600?) da Borromeo perché un frate tentò d'ucciderlo con un colpo di archibugio. in realtà fu solo un pretesto per segarli.

Ora: gli Umiliati hanno avuto un grandissimo peso in Lombardia e nel momento di massima espansione arrivarono in Toscana (tanto che venne commissionato a Prato un polittico, eseguito da Giovanni da Milano). Nella mia zona gli Umiliati erano il massimo ordine religioso: erano occupati nella produzione di panni di lana.

Si narra che il fondatore dell'ordine fu san Costanzo (e infatti nell'eremo di san Costanzo ci sono affreschi, anche se in là nel tempo, non medievali), anche se ho letto altre versioni.

Se ti interessano altre informazioni, avevo riassunto un saggio di Grado Merlo che parlava (anche) degli Umiliati e dei rapporti con la Chiesa.

Non l'ho utilizzato qua perché mi piace scrivere ciò che mi ricordo per confrontarlo poi.

CITAZIONE (violettvale @ 30/9/2009, 01:17)
Si, fai benissimo ad approfondire ciò che gli altri non studiano tantissimo. Anche io vorrei fare qualche particolare chiesa medievale della Sardegna, come tesi di laurea.

E' l'opzione materialmente più sensata.
1) In genere ci sono pochi lavori o zero (meglio se zero! Prenderebbero il tuo lavoro come punto di partenza in futuro! ok, ok, è 'vanità di vanità' [cit], però cacchio, ogni tanto ci vuole dai).
2) La si fa su qualcosa che realmente interessa. Se dovessi fare una tesi sulle croci dipinte di Cimabue mi cadrebbero i plutoni sferoidali.
3) Avendo poche fonti, si può fare un vero e proprio lavoro non solo da ricercatore, ma come da studioso e da teorico, oltre alla praticità di recarsi sul posto, far fotografie, etc. Mi mette tristezza chi fa una tesi su qualcosa che non ha mai visto.
 
Top
view post Posted on 30/9/2009, 12:29

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Gli Evangelisti, la Madonna con san Rocco (pensavo con san Giorgio... non mi spiego allora perché la locazione si chiami San Giorgio), Annunciazione.

Come senz'altro già sai, la Madonna con S. Rocco dovrebbe alludere alla protezione in tempi di peste (o comunque di un malattia del genere), mentre la presenza dell'Annunciazione, in questo costesto, probabilmente rimanda all'idea più generale della Grazia. Quanto alla presenza degli Evangelisti, tuttavia, faccio un po' fatica ad inquadrarla: hai per caso idea di dove essi si trovino raffigurati?
San Giorgio poi, è notoriamente un santo "bellicoso", ma anche colui che "sconfigge le tenebre" invernali rappresentate dal drago (non per nulla la sua festa è in primavera, vedi: A. Cattabiani); che al questione, nel caso del santuario, sia interpretabile dal secondo punto di vista?
Ciao.
 
Top
gioppino3g
view post Posted on 30/9/2009, 13:22




CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 30/9/2009, 13:29)
CITAZIONE
Gli Evangelisti, la Madonna con san Rocco (pensavo con san Giorgio... non mi spiego allora perché la locazione si chiami San Giorgio), Annunciazione.

Come senz'altro già sai, la Madonna con S. Rocco dovrebbe alludere alla protezione in tempi di peste (o comunque di un malattia del genere), mentre la presenza dell'Annunciazione, in questo costesto, probabilmente rimanda all'idea più generale della Grazia. Quanto alla presenza degli Evangelisti, tuttavia, faccio un po' fatica ad inquadrarla: hai per caso idea di dove essi si trovino raffigurati?
San Giorgio poi, è notoriamente un santo "bellicoso", ma anche colui che "sconfigge le tenebre" invernali rappresentate dal drago (non per nulla la sua festa è in primavera, vedi: A. Cattabiani); che al questione, nel caso del santuario, sia interpretabile dal secondo punto di vista?
Ciao.

In realtà non c'ho studiato su e gli affreschi li ho visti solo una volta quando, per caso, trovai uno che sostituiva il guardiano e mi fece il favore di aprirmi la chiesetta (che viene aperta solo 2 volte l'anno). Non mi soffermai molto anche perché non volevo approfittare troppo della sua disponibilità.

Allora, come tu dici, è altresì possibile che san Rocco sia messo lì come protezione per la pesta: questa zona fu particolarmente colpita e vennero fatti molti voti.

L'Annunciazione probabilmente copretava un ciclo d'affreschi (dato che si sono conservati solo quelli dell'abside e a ridosso di essa). Ora, in Lombardia nel XIV-XV secolo erano frequentissimi affreschi sulla vita della Madonna. Mi viene in mente Viboldone, l'oratorio di Solaro, l'oratorio di Lentate, la torre di Chiaravalle (anche se qui ci sono storie di Maria dopo la morte di Gesù). Considerando che anche attualmente Maria è moltissimo celebrata in queste zone, tanto più che nel mese mariano trovavo sempre gente che andava di sera a pregarla (però all'eremo di san Costanzo).
Gli evangelisti sono o nell'abside (ma non penso) o comunque a ridosso.

Hai centrato pienamente san Giorgio. E' pienamente in linea con la tradizione del posto. I santi guerrieri erano molto amati qua, tanto più che all'interno della chiesa dell'eremo di san Costanzo c'è una sua statua vestito con l'armatura e con la spada in una mano e il modello della chiesetta nell'altra.
Il fatto poi del drago come raffigurazione delle tenebre mi dà da pensare: come ho scritto, l'eremo è posto sopra uno spuntone di roccia e quindi da lì si vedono le zone circostanti fino lontano (si vede ad esempio la sponda veronese del lago di Garda). Apparirebbe quindi chiaro il secondo motivo per la raffigurazione di san Giorgio.
Inoltre l'eremo, dapprima una cella benedettina, venne rilevato dagli Umiliati. Il fondatore e santo patrono degli umiliati è san Costanzo. Avendo lì a ridosso (saranno 4-5 km, io partendo di lì, con un'andatura normale, arrivo in 45 minuti) l'eremo di san Costanzo non sarebbe stato sensato dedicarlo nuovamente a san Costanzo. Chi più indicato di un altro santo guerriero, quindi?


Vediamo se funzia l'opzione delle foto:

image
 
Top
view post Posted on 30/9/2009, 15:50

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
L'Annunciazione probabilmente copretava un ciclo d'affreschi (dato che si sono conservati solo quelli dell'abside e a ridosso di essa).

L'Annunciazione si trova nell'abside?
CITAZIONE
Gli evangelisti sono o nell'abside (ma non penso) o comunque a ridosso.

Si tratta quindi degli evangelisti veri e propri, non dei loro simboli, se ho inteso bene.
CITAZIONE
Il fatto poi del drago come raffigurazione delle tenebre mi dà da pensare: come ho scritto, l'eremo è posto sopra uno spuntone di roccia e quindi da lì si vedono le zone circostanti fino lontano (si vede ad esempio la sponda veronese del lago di Garda). Apparirebbe quindi chiaro il secondo motivo per la raffigurazione di san Giorgio.

Ah, certamente: se l'eremo si trova in una posizione naturale particolare, allora nella sua dedica a San Giorgio potrebbero concorrere anche significati diversi. Magari è stato posto lì "a protezione" della valle.
Se non sono troppo insistente nelle domande, hai idea a quando risale la fondazione originaria?
All'incirca, gli stipiti della porta che si vede in fotografia sembrano rinascimentali, ma la struttura, in quanto asimmetrica, dà l'idea di essere stata ampliata o comunque modificata.
Ciao.
 
Top
gioppino3g
view post Posted on 30/9/2009, 16:35




CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 30/9/2009, 16:50)
CITAZIONE
L'Annunciazione probabilmente copretava un ciclo d'affreschi (dato che si sono conservati solo quelli dell'abside e a ridosso di essa).

L'Annunciazione si trova nell'abside?

Tutto si trova nell'abside o lì vicinissimo. Non ricorso se fosse pienamente nell'abside ma lo escluderei.

CITAZIONE
Si tratta quindi degli evangelisti veri e propri, non dei loro simboli, se ho inteso bene.

In effetti degli evangelisti non ricordo nulla e cercando di rifocalizzare il tutto, mi pare di figure disegnate ce ne fossero poche.
Comunque non posso proprio dirti, non ricordo nulla riguardo gli evangelisti.
Cosa cambia se sono raffigurati come persone o busti o solo i segni? Son curioso...

La cosa che mi fotte è che nel libro che ho sul mio paese, non è accennato a questo eremo, in quanto posto sul confine ma rivendicato da anni dall'altro comune.

Inoltre non ho mai trovato fotografie in internet.

CITAZIONE
Se non sono troppo insistente nelle domande, hai idea a quando risale la fondazione originaria?
All'incirca, gli stipiti della porta che si vede in fotografia sembrano rinascimentali, ma la struttura, in quanto asimmetrica, dà l'idea di essere stata ampliata o comunque modificata.
Ciao.

Oh, finalmente posso dirti qualcosa di più preciso, seppur non sicuro. Noterai che in campo artistico faccio molta fatica perché non ho molto interesse.

Allora, inizialmente era una cella monastica.
Ho letto su una bacheca là fuori un articolo tratto da un bollettino diocesano e ricordo abbastanza bene la sua storia. All'inizio del '200 è molto probabile che esistesse da qualche decennio. Nel 1290 ca papa Niccolò IV (il papa francescano, quello che promosse la decorazione della basilica superiore di Assisi) concesse un'indulgenza. Quindi esisteva da un po' sul finire del '200.
E' probabile che in questo periodo ci fu il passaggio da cella benedettina agli Umiliati, in quanto il convento di Conche (quello di S Costanzo) era attivo.
Non ricordo per quale motivo si pensi che prima fosse una cella benedettina, ma ricordo d'averlo letto perché ci sono anche rimasto un po', dato che di benedettini qua non ne ho mai sentiti.

La chiesetta è stata SICURAMENTE ampliata, hai visto bene e penso pure in epoca recente. Adesso c'è un piccolo alloggio e una cicina, oltre a uno stanzino con camino che è sempre aperto e accoglie i vari amanti della montagna che si fermano lì di notte.

Gli affreschi sono un po' tardi. Credo siano o del Quattro o del Cinquecento.

La porta sono praticamente certo che sia stata fatta in epoca contemporanea o quasi. C'è da considerare che nel 6-700 era diventato un rifugio per i briganti e non aveva parte del tetto. Inoltre sembra moderna. In realtà presumo che tutta la facciata sia stata rifatta, tenendo però la finestrella originaria e pure l'apertura della porta.

Non pensavo fosse così interessante (anche perché, in confronto al quello di s. Costanzo, questo è piccolissimo e semisconosciuto).

Non mi farebbe alcun problema realizzare un servizio fotografico (ma non all'interno, dato che è chiuso). Oppure portei recarmi in biblioteca e cercare delle informazioni più specifiche. O ricopiare esattamente ciò che c'è scritto nella bacheca fuori, dato che si parlava anche di una pala di legno, conservata adesso nella chiesa di quel paese (Caino) e si facevano nomi e date esatte (cosa che non ricordo assolutamente perché archiviato nella mia memoria come cose 'poco interessanti').

Mi rendo conto che uno studio degli affreschi sarebbe doveroso.
 
Top
gioppino3g
view post Posted on 30/9/2009, 17:07




Buone notizie. Non trovando nulla con i motori di ricerca, sono andato sul sito del comune e lì ho trovato qualcosa. http://www.comune.caino.bs.it/index.php?mo...page&PAGE_id=41

Adesso molti tasselli vanno apposto.

CITAZIONE
Già sede di comunità monastiche anteriori alle regola Benedettina, come attestato dal culto di S.Eusebio Vescovo di Vercelli, uno dei fondatori del monachesimo occidentale, uno Xenodochium, un Hospitium per secoli fu sicuro riferimento sull’impervia via, centro di ristoro ed assistenza per viandanti e pellegrini.

OK, ecco spiegato perché dicono che probabilmente era una cella benedettina.

CITAZIONE
potente monastero benedettino di S.Pietro di Serle.

Questo non l'ho mai visto, è da tutt'altra parte e quindi dovrei andare in macchina.

CITAZIONE
All’altro capo della Valle, intorno al 1100 Conche vide la straordinaria avventura di Costanzo che, abbandonata la spada per la croce, si ritirò sulla montagna per vivere in solitudine nel silenzio e nella preghiera.
In Conche visse poveramente ed edificò una chiesetta. Alla sua morte, il 12 febbraio 1151, lassù era ormai consolidata la singolare esperienza di comunità religiose dedite al lavoro ed alla meditazione. Il piccolo convento sorto accanto alla Chiesetta di S. Maria fu sede originariamente di Canonichesse Regolari, poi di una colonia Umiliati di S. Luca, a loro volta sostituiti da Suore Domenicane di S. Caterina di Brescia che vi rimasero fino al 1797 quando gli ordini religiosi furono sciolti in seguito all'occupazione francese.

Qua parla appunto della chiesa di san Costanzo.

CITAZIONE
Strettamente collegato con le vicende di Conche è anche l'eremo rifugio di S. Giorgio la cui esistenza è già documentata prima della fine del 1200.
La chiesetta dell'eremo fu probabilmente ampliata o ristrutturata ad opera delle Domenicane di S. Caterina ed abbellita con dipinti datati 1512. Gli affreschi dell'abside, eseguiti da mano esperta svolgono secondo canoni classici il tema dell'Annunciazione; vi sono inoltre raffigurati i Santi: Rocco, Caterina, Barbara, Brigida e naturalmente San Giorgio.
Molte opere per la conservazione di S. Giorgio, sono documentate negli archivi parrocchiali

E qua c'è la storia dell'eremo di cui stavamo discutendo.

Quindi, anteriore al '200, come ricordavo.
L'ampliamento, al contrario di ciò che ho scritto, parrebbe essere di inizio '500, così come gli affreschi (peccato, speravo fossero di un secolo più antichi).
Molti interventi.

Poi, nella storia del paese c'è scritto:
CITAZIONE
Il culto di S. Rocco, che ebbe nel 1500-1600 grandissimo seguito soprattutto nelle campagne, si concretizzò nell'edificazione della chiesa al Santo dedicata, probabilmente in seguito alla tremenda peste del 1575-1577 nota come la peste di S. Carlo.

Quindi S. Rocco faceva proprio parte dei santi più venerati di quella zona.


Ma qui ho trovato la cosa più interessante:
http://www.comune.caino.bs.it/index.php?mo...page&PAGE_id=36 (fra l'altro l'immagine del mio primo post l'avevo presa da lì, solo che l'avevo cercata col motore di ricerca quindi non avevo notato la pagina).

CITAZIONE
presenta affreschi riguardanti tra l'altro "L'annunciazione", i "Simboli degli Evangelisti", una "Madonna col bambino e San Rocco" e un "Gruppo di Santi" tra i quali il titolare.

Questi gli affreschi. Quindi sono i Simboli, non gli Evangelisti.

CITAZIONE
venne decorata con un ciclo di affreschi di grande bellezza eseguiti nel 1512,

Ecco, importante questo. Io all'inizio avevo detto "gli affreschi comunque mi sembrano non molto importanti", qua invece è utilizzato 'bellissimi'. Probabilmente hanno ragione loro, dati i miei limiti in ambito artistico.

CITAZIONE
rappresentano secondo una disposizione classica Dio Creatore (in alto), il Cristo Redentore (al centro), l'Annunciazione e gli Evangelisti (ai lati) e numerosi santi e martiri (in basso) nonchè la croce di S. Bernardino e il suo monogramma.

Qua la descrizione precisa.

CITAZIONE
Forse contro di essa molto di più potè un pellegrino (S. Rocco) con il suo cane.
Da parte sua, S. Giorgio, da buon soldato continuò per tre secoli, dall'alto della montagna, a sorvegliare la valle insieme a S. Rocco, S. Brigida, S. Barbara, S. Monica, S. Caterina e alla mano di S. Costanzo ch'era in una cassetta collocata in una nicchia scavata all'interno dell'altare della chiesa.

Qua spiegato il motivo di san Rocco e poi sono descritti i nomi degli altri santi. Ora, io sono chiaramente un ignorantone, non so ad esempio cosa rappresentino S Brigida e S Barbara. Circa 2 mesi fa avrei detto "S Caterina? Ah quella da Siena?" dato che conoscevo solo quella; l'alessandrina l'ho conosciuta di recente.

Peccato non vi siano foto.
 
Top
view post Posted on 30/9/2009, 20:33

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Cosa cambia se sono raffigurati come persone o busti o solo i segni? Son curioso...

I simboli degli evangelisti sono in realtà i quattro animali del cosiddetto "tetramorfo", ovvero i quattro esseri che ruotano intorno al trono del Signore, così come riportato in Apocalisse 4:6-8.
A partire dal V - VI secolo, questi "animali", seguendo le interpretazioni patristiche, vennero rappresentati con un libro ciascuno, ad indicare che essi simboleggiano anche i quattro vangeli.
Quindi, quando sono presenti i cosiddetti simboli degli evangelisti, solitamente esiste anche un'immagine del Signore in gloria (come avviene, mi pare, anche a S. Giorgio).
Quando invece gli evangelisti sono rappresentati di persona come santi, allora la funzione delle immagini è semplicemente devozionale (o comunque tendenzialmente devozionale).
CITAZIONE
CITAZIONErappresentano secondo una disposizione classica Dio Creatore (in alto), il Cristo Redentore (al centro), l'Annunciazione e gli Evangelisti (ai lati) e numerosi santi e martiri (in basso) nonchè la croce di S. Bernardino e il suo monogramma.

Qua la descrizione precisa.

Quindi, se ho capito bene, l'Annunciazione sarebbe in un lato dell'abside, giusto?
CITAZIONE
Qua spiegato il motivo di san Rocco e poi sono descritti i nomi degli altri santi. Ora, io sono chiaramente un ignorantone, non so ad esempio cosa rappresentino S Brigida e S Barbara. Circa 2 mesi fa avrei detto "S Caterina? Ah quella da Siena?" dato che conoscevo solo quella; l'alessandrina l'ho conosciuta di recente.

La presenza di S. Brigida, in verità, mi sembra piuttosto interessante, anche se andrebbe chiarito se si tratta di S. Brigida d'Irlanda o quella di Svezia.
Anche la presenza di S. Barbara, a mio parere, è significativa. S. Barbara, in origine, era protettrice dai fulmini e dalla morte improvvisa in generale. Dal rinascimento in poi, divenne anche la protettrice degli artiglieri e, in un dipinto del 1512 come quello di cui si parla, mi pare sia interessante ritrovarla assieme al "bellicoso" san Giorgio.
Ad ogni modo, mi parrebbe che, in generale, la serie di sante raffigurate dovrebbero aver a che fare con le monache domenicane che, mi sembra di aver letto, risiedettero nell'eremo.
Ciao.
P.s. Che il San Giorgio che uccide il drago abbia vagamente a che fare con il fatto che alcune montagne lì nei pressi si chiamano il Dragone ed il Dragoncello?
 
Top
view post Posted on 1/10/2009, 08:52
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Dal rinascimento in poi, divenne anche la protettrice degli artiglieri

Da cui il nome "santabarbara" dato alle polveriere e ai depositi di armi ed esplosivi!
 
Web  Top
MarcoSupersonic
view post Posted on 1/10/2009, 10:42




CITAZIONE
Ora, qual era la differenza con i Francescani? Che i Francescani, messo in un angolo Francesco, accettarono pienamente la clericalizzazione (diventando preti attivi solo nella predicazione, contrariamente a ciò che Francesco scrisse nel suo Testamentum: "dovete lavorare ed elemosinare solo quando non verrete pagati"), mentre gli Umiliati no.

Alla Chiesa non faceva e non ha mai fatto comodo un gruppo laico, un gruppo che non voleva che la Chiesa mettesse le sue mani lì dentro, quindi iniziò a complicargli la vita.

Questo non è del tutto vero, in nessuno dei due sensi nei quali sono interpretabili le tua affermazioni. Forse bisognerebbe cominciare col dire che il termine "laico", riferendosi ad una realtà duecentesca, ha un significato molto lontano da quello attuale. Una volta compreso che la vita religiosa era inscindibile da quella civile (e per molti versi, valeva anche il contrario) si può anche comprendere la necessità di riportarla nell'alveo di un controllo e di una regola.
Comunque Francesco non ha mai desiderato, da quello che c'è stato tramandato dei suoi scritti, di sottrarsi al pieno controllo della Chiesa. E del resto, proprio per la sua volontà di vivere pienamente il Vangelo, non avrebbe potuto farlo.
Che poi l'ordine francescano abbia fatto una precisa scelta di "regolarizzazione" è un fatto, la drammatica storia degli Spirituali è lì a dimostrarlo, ed è anche emblematica per molti versi.

CITAZIONE
Ecco, importante questo. Io all'inizio avevo detto "gli affreschi comunque mi sembrano non molto importanti", qua invece è utilizzato 'bellissimi'. Probabilmente hanno ragione loro, dati i miei limiti in ambito artistico.

Il termine "bellissimi" è molto aleatorio: se eseguti da maestranze specializzate ("maestri"), sono certamente interessanti; ma in ogni caso, anche affreschi "devozionali" (in questo modo s'intendono opere fatta non da maestri ma da "mestieranti") possono essere interessanti dal punto di vista storico o iconografico, anche semplicemente per determinare l'esistenza di un culto, o le suggestioni stilistiche del tempo.

CITAZIONE
Ad ogni modo, mi parrebbe che, in generale, la serie di sante raffigurate dovrebbero aver a che fare con le monache domenicane che, mi sembra di aver letto, risiedettero nell'eremo.

Già: però si parla, se non erro, anche di un monogramma di san Bernardino, quindi di un preciso riferimento all'ordine francescano. Santa Monica poi richiamerebbe, com'è noto, gli Agostiniani.
Sarebbe da vedere il contesto, se tutti i santi appartengono alla stessa campagna decorativa, ecc. ma detto così credo che la sequela sia spiegabile anche e soprattutto con le devozioni specifiche dei committenti.

Saluti
 
Top
gioppino3g
view post Posted on 1/10/2009, 14:17




CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 30/9/2009, 21:33)
Quindi, se ho capito bene, l'Annunciazione sarebbe in un lato dell'abside, giusto?

Sì.

CITAZIONE
La presenza di S. Brigida, in verità, mi sembra piuttosto interessante, anche se andrebbe chiarito se si tratta di S. Brigida d'Irlanda o quella di Svezia.
Anche la presenza di S. Barbara, a mio parere, è significativa. S. Barbara, in origine, era protettrice dai fulmini e dalla morte improvvisa in generale. Dal rinascimento in poi, divenne anche la protettrice degli artiglieri e, in un dipinto del 1512 come quello di cui si parla, mi pare sia interessante ritrovarla assieme al "bellicoso" san Giorgio.
Ad ogni modo, mi parrebbe che, in generale, la serie di sante raffigurate dovrebbero aver a che fare con le monache domenicane che, mi sembra di aver letto, risiedettero nell'eremo.
Ciao.
P.s. Che il San Giorgio che uccide il drago abbia vagamente a che fare con il fatto che alcune montagne lì nei pressi si chiamano il Dragone ed il Dragoncello?

Questa cosa dei fulmini è sensata, dato che l'eremo sta in cima ad un costone di roccia. una volta mi son beccato anche un gran temporale e un fulmine è caduto lì vicinissimo, magari mi ha salvato S. Barbara.

ok, allora comunque la committenza fu delle suore, non degli Umiliati come pensavo.

CITAZIONE (MarcoSupersonic @ 1/10/2009, 11:42)
CITAZIONE
Ora, qual era la differenza con i Francescani? Che i Francescani, messo in un angolo Francesco, accettarono pienamente la clericalizzazione (diventando preti attivi solo nella predicazione, contrariamente a ciò che Francesco scrisse nel suo Testamentum: "dovete lavorare ed elemosinare solo quando non verrete pagati"), mentre gli Umiliati no.

Alla Chiesa non faceva e non ha mai fatto comodo un gruppo laico, un gruppo che non voleva che la Chiesa mettesse le sue mani lì dentro, quindi iniziò a complicargli la vita.

Questo non è del tutto vero, in nessuno dei due sensi nei quali sono interpretabili le tua affermazioni. Forse bisognerebbe cominciare col dire che il termine "laico", riferendosi ad una realtà duecentesca, ha un significato molto lontano da quello attuale. Una volta compreso che la vita religiosa era inscindibile da quella civile (e per molti versi, valeva anche il contrario) si può anche comprendere la necessità di riportarla nell'alveo di un controllo e di una regola.
Comunque Francesco non ha mai desiderato, da quello che c'è stato tramandato dei suoi scritti, di sottrarsi al pieno controllo della Chiesa. E del resto, proprio per la sua volontà di vivere pienamente il Vangelo, non avrebbe potuto farlo.
Che poi l'ordine francescano abbia fatto una precisa scelta di "regolarizzazione" è un fatto, la drammatica storia degli Spirituali è lì a dimostrarlo, ed è anche emblematica per molti versi.

Io naturalmente ho di molto semplificato, ma non vedo dove avrei detto balle.
E' vero che la chiesa aveva tutto l'interesse per istituzionalizzare i movimenti laici, ed è vero che il termine laico non è come quello attuale.
Ma in fin dei conti non l'ho neanche negato. Per altro è assolutamente vero che lo stesso francesco ha cercato di istituzionalizzare il proprio Ordine perché era l'unico modo per mantenerlo.
Spiegato il motivo per cui si inventò l'approvazione della regola nel 1214 mentre invece la regola è del '23, approvata da Onorio III solo perché Francesco sosteneva che gliel'avesse approvata Innocenzo un decennio prima, cosa che è difficile da credere. Innocenzo li benedisse dicendogli di tornare una volta moltiplicati.
Francesco si è sempre "piegato" alla Chiesa, lo scrive anche nel Testamentum dove dice: anche se il più immondo e misero prete mi proibisse di predicare, io non predicherò [1]. Dice cose simili, e cioè che crede comunque nei sacerdoti, quindi non contesta la Chiesa come facevano molti altri gruppi evangelico-pauperistici (secondo Francesco un sacramento decretato da un prete corrotto aveva comunque valore, in quanto vedeva gesù nei sacerdoti e nei poveri).

Mentre invece
CITAZIONE
Comunque Francesco non ha mai desiderato, da quello che c'è stato tramandato dei suoi scritti, di sottrarsi al pieno controllo della Chiesa

No, no, invece era suo volere sottrarsi al pieno controllo della chiesa.
Inoltre Francesco era visibilmente contrariato da come l'Ordine si stava trasformando, e sempre il Testamentum ce ne offre molti esempi.
La questione dell'abito (che pure era un modo per istituzionalizzare e serviva. Basti pensare ai Poveri di Loine, criticatissimi dalla Chiesa perché vestivano in modo mezzo laico) [2]
Ma la cosa più importante, cioè l'elemento che mi fa dire che Francesco aveva ferma intenzione di mantenere una sorta di autonomia nella galassia della Chiesa, in linea in tutto e per tutto con gli Umiliati, è [3]. La questione del lavoro e dell'elemosina, descritta nel Testamentum.
Il fatto di non accettare luoghi sfarzosi (come avrebbe reagito Francesco alla visione della doppia basilica?). [4]
Il fatto del divieto ai frati di chiedere documenti alla Chiesa. [5]
Poi, sempre riguardo il Testamento, scritto quando ormai non era più al comando dell'Ordine, c'è l'obbligo di seguirlo come integrazione della Regola. Solo che, come saprai, dopo pochissimi anni, il Testamento fu annullato. Mi pare chiarissimo il motivo. [6]

Detto questo, mi pare assolutamente certo che Francesco non accettò mai un completo controllo della Chiesa, tutto lo lascia presupporre. L'Ordine invece visse bruttissimi momenti, molto tesi, e sostanzialmente accettò la clericalizzazione. San'Antonio da Padova divenne importante quanto Francesco; Francesco non venne più considerato l'alter Christus, le vite di Francesco furono annullate e Bonaventura da Bagnoreccio scrisse la Legenda maior negli anni '60 (più di trent'anni dopo la morte del santo).


[1]
7. Et si haberem tantam sapientiam quantam Salomon habuit, et invenirem pauperculos sacerdotes huius saeculi, in parochiis, quibus morantur, nolo praedicare ultra voluntatem.
8. Et ipsos et omnes alios volo timere, amare et honorare, sicut meos dominos.
9. Et nolo in ipsis considerare peccatum, quia Filium Dei discerno in ipsis, et domini mei sunt.

[Indipendentemente dalla loro integrità morale]

[2]
16. Et illi qui veniebant ad recipiendam vitam, omnia quae habere poterant, dabant pauperibus; et erant contenti tunica una, intus et foris repeciata, cum cingulo et braccis.
17. Et nolebamus plus habere.

E non volevano avere di più. Un ammonimento all'ordine contemporaneo. Una sorta di "quello che facevamo all'inizio era giusto".

[3]
20. Et ego manibus meis laborabam, et volo laborare; et omnes alii fratres firmiter volo, quod laborent de laboritio, quod pertinet ad honestatem.
21. Qui nesciunt, discant, non propter cupiditatem recipiendi pretium laboris, sed propter exemplum et ad repellendam otiositatem.
22. Et quando non daretur nobis pretium laboris, recurramus ad mensam Domini, petendo elemosynam ostiatim.

Quelli che non sanno lavorare sono chiaramente i sacerdoti, e DEVONO imparare. Ergo, nella scelta francescana non doveva sussistere una clericalizzazione, non dovevano diventare sacerdoti (e infatti Francesco non lo era!). Il lavoro era importantissimo.
L'elemosina era accettata solo se non pagati.

[4]
24. Caveant sibi fratres, ut ecclesias, habitacula paupercula et omnia, quae pro ipsis construuntur, penitus non recipiant, nisi essent, sicut decet sanctam paupertatem, quam in regula promisimus, semper ibi hospitantes sicut advenae et peregrini.
e infatti lui si stabilì alla Porziuncola.

[5]
25. Praecipio firmiter per obedientiam fratribus universis, quod ubicumaue sunt, non audeant petere aliquam litteram in curia Romana per se neque per interpositam personam, neque pro ecclesia neque pro alio loco neque sub specie praedicationis neque pro persecutione suorum corporum;
26. sed ubicumque non fuerint recepti, fugiant in aliam terram ad faciendam poenitentiam cum benedictione Dei.


[6]
35. Et generalis minister et omnes alii ministri et custodes per obedientiam teneantur, in istis verbis non addere vel minuere.
36. Et semper hoc scriptum habeant secum iuxta regulam.
37. Et in omnibus capitulis, quae faciunt, quando legunt regulam, legant et ista verba.

La dovevano ripetere ad ogni capitolo.



Questo è peraltro un argomento che mi interessa moltissimo, e si capisce che la mia simpatia va alla prima fraternità minoritica. Tuttavia non cerco di giostrare le cose a mio piacimento, mi sembra chiaro che Francesco non accettò mai che la Chiesa mettesse mano nel suo Ordine più di un determinato limite. Impose rigidi paletti. Si servì della Chiesa solo per porre le basi del suo ordine (che sarebbe stato sennò ridicolizzato, vedasi le cronache del concilio lateranense dove vennero derisi e umiliati i Valdesi dalla curia di Alessandro III).

Questo solo per rimanere in tema francescano. Si potrebbe analizzare la situazione degli Umiliati e mi piacerebbe farlo, ma ho poche fonti (essendo un Ordine non sopravvissuto e più ristretto: i Francescani in 50 anni si diffusero in tutta Europa, gli Umiliati in 100 anni arrivarono al massimo in Toscana e Piemonte).

CITAZIONE
Il termine "bellissimi" è molto aleatorio: se eseguti da maestranze specializzate ("maestri"), sono certamente interessanti; ma in ogni caso, anche affreschi "devozionali" (in questo modo s'intendono opere fatta non da maestri ma da "mestieranti") possono essere interessanti dal punto di vista storico o iconografico, anche semplicemente per determinare l'esistenza di un culto, o le suggestioni stilistiche del tempo.

Già, hai ragione. Sarebbe importante scoprire i culti in queste zone, chiaramente diverse dai grandi centri.

Indubbiamente, se farò davvero la tesi su questo (anche se è la mia terza scelta), farò fotografie dettagliate.

CITAZIONE
Già: però si parla, se non erro, anche di un monogramma di san Bernardino, quindi di un preciso riferimento all'ordine francescano. Santa Monica poi richiamerebbe, com'è noto, gli Agostiniani.
Sarebbe da vedere il contesto, se tutti i santi appartengono alla stessa campagna decorativa, ecc. ma detto così credo che la sequela sia spiegabile anche e soprattutto con le devozioni specifiche dei committenti.

Probabilmente hai ragione.
I francescani non c'erano (essendoci gli Umiliati... non che l'uno escludesse l'altro, ma di attestazioni francescane non ne ho mai trovate).
Gli agostiniani forse. Mi pare difficile crederlo, ma può anche darsi.
Può darsi però che siano, come dici, santi scelti dai vari committenti. Magari la suora si chiamava Barbara, quindi ha messo santa Barbara, boh.
 
Top
view post Posted on 1/10/2009, 14:40

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Già: però si parla, se non erro, anche di un monogramma di san Bernardino, quindi di un preciso riferimento all'ordine francescano. Santa Monica poi richiamerebbe, com'è noto, gli Agostiniani.

Sì, penso anch'io che il tema proposto sia quello di un riferimento alla Regola. Per altro, anche i Domenicani (come i Serviti oltre agli Agostiniani e non so se anche altri ordini) recepirono la Regola detta "di Sant'Agostino" http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_dei_Frati_Predicatori .
Quindi il riferimento a santa Monica (che si ritrova anche nei Serviti, se ben ricordo) dovrebbe essere proprio un riferimento alla regola osservata dalle suore.
Quanto a santa Caterina d'Alessandria, sempre dando un'occhiata a vari siti sul web, essa è patrona degli studiosi ed insegnanti di teologia e, specificamente, dei Domenicani e degli Agostiniani (vedi sempre wikipedia che, per quanto sia un riferimento incerto, non credo arrivi ad inventarsi cose come queste).
A mio parere, sarebbe poi di qualche interesse riuscire a capire cosa c'entri S. Brigida (ovvero se è quella irlandese o quella svedese) perché A. Gaspani, nel suo libro sull'astronomia nelle chiese alpine, individua (nel Bergamasco, credo) diverse devozioni per S. Brigida d'Irlanda la quale recepirebbe culti originariamente celtici.
Ciao.
 
Top
MarcoSupersonic
view post Posted on 1/10/2009, 20:59




CITAZIONE
Io naturalmente ho di molto semplificato, ma non vedo dove avrei detto balle.

Difatti ho scritto che le affermazioni non erano completamente vere, non che fossere del tutto false, o delle "balle".

CITAZIONE
Per altro è assolutamente vero che lo stesso francesco ha cercato di istituzionalizzare il proprio Ordine perché era l'unico modo per mantenerlo.

Ed alla prima delle due possibili "letture" di quello che avevi scritto, ti sei già risposto da solo. Francesco fece degli inequivocabili passi per mantenere l'ordine nell'alveo regolamentare della Chiesa: richiesta di approvazione della regola, richiesta di approvazione alla predicazione, concessione delle strutture canoniche da parte del vescovo, rispetto della dogmatica patristica ecc. Quando scrivevi "messo Francesco in un angolo" sembrava che l'originale predicazione del Santo fosse in direzione opposta.

Tuttavia, anche questa secondo formulazione rimane erronea perché, in mancanza di fonti, l'idea che l'istituzionalizzazione dell'ordine fosse dettata in Francesco da considerazioni pragmatiche, è una tua conclusione. Partendo da qui si potrebbero fare un sacco di ragionamenti per assurdo: tutti i movimenti che invece non adottarono questa via, desideravano invece la scomparsa dei loro gruppi o erano semplicemente sciocchi? Poi mi pare che proprio l'ordine degli Umiliati, da quel che tu dici (ammetto nell'ambito di esser del tutto ignorante, l'avevo appena sentito nominare) sia sopravvissuto fino all'epoca controriformistica, ovvero ad un momento storico piuttosto differente da quello nel quale nacquero i Francescani e gli altri "ordini mendicanti".

In realtà, io credo un'analisi storica debba prescindere, laddove possibile, o almeno limitare, i "processi alle intenzioni". In questo caso mi pare che la gran parte dei movimento di "rinascita" spirituale del XII-XIII secolo, eretici o no, istituzionalizzati o no, fossero accomunati da un'onestà di fondo. Per cui, la scelta o meno di determinati vie istituzionali, equivale ad una precisa scelta di campo.
Nello specifico dei Francescani poi, posso darti io una fonte a sostegno delle mie affermazioni: "lo stesso Altissimo mi rivelo che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo" (Testamento di S. Francesco); "E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Matteo, 8: 18-20)
E per questo, e non per pragmatismo, che Francesco s'impegna a rispettare senza discutere tutto quello che gli viene imposto "dalla Chiesa".

Del resto tu stesso dici
CITAZIONE
Francesco si è sempre "piegato" alla Chiesa, lo scrive anche nel Testamentum dove dice: anche se il più immondo e misero prete mi proibisse di predicare, io non predicherò [1]. Dice cose simili, e cioè che crede comunque nei sacerdoti, quindi non contesta la Chiesa come facevano molti altri gruppi evangelico-pauperistici (secondo Francesco un sacramento decretato da un prete corrotto aveva comunque valore, in quanto vedeva gesù nei sacerdoti e nei poveri).

A parte che io ho "poverelli" come tradizione di pauperculos, comunque mi sembra che l'accettazione dell'autorità sia assoluta ed incondizionata. Non so a questo punto cosa tu intenda con il termine "piegato".

Dovrei pure capire il modo in cui viene intesa la parola "clericalizzazione", perché sempre il testamentum francescano dice "Noi chierici dicevano l'ufficio, conforme agli altri chierici; i laici dicevano i Pater noster; e assai volentieri ci fermavamo nelle chiese." ed ancora "E a tutti i miei frati, chierici e laici..."; non mi pare ci siano professioni di laicismo. Forse tu per chierici, intendi gli ordini maggiori, ma sarebbe meglio lo chiarissi tu.

CITAZIONE
Spiegato il motivo per cui si inventò l'approvazione della regola nel 1214 mentre invece la regola è del '23, approvata da Onorio III solo perché Francesco sosteneva che gliel'avesse approvata Innocenzo un decennio prima, cosa che è difficile da credere.

Anche che Francesco s'inventasse un'approvazione e che Onorio ci cascasse come fosse il primo boccalone di Roma, appare un pò difficile da credere, ma forse ho inteso male io il senso delle tue parole.

CITAZIONE
Innocenzo li benedisse dicendogli di tornare una volta moltiplicati.

Che significa approvare oralmente la regola.

Tra l'altro faccio notare che stiamo parlando di Innocenzo III, uno dei papi con più potente temporale nell'intera storia del Cristianesimo, che Francesco redasse la seconda regola con l'aiuto del cardinale Ugolino da Anagni, ovvero il futuro Gregorio IX, che al tempo della crociata ebbe l'autorizzazione a predicare al sultano dal legato pontificio in persona ecc. Davvero una serie di rapporti e conoscenze che non mi pare depongano a favore di un "separatismo" di Francesco dalla Chiesa.

Tutto questo, attenzione, non significa poi che Francesco non temesse la gerarchia, e "Roma" nel senso bernardiniano del termine. La corruzione delle cariche e dei beni doveva essere in cima ai suoi timori, e come Bernardo di Chiaravalle, avrebbe sperato i suoi frati ne rimanessero lontani. Ma questa è altra cosa dal dire
CITAZIONE
era suo volere sottrarsi al pieno controllo della chiesa

Almeno a mio parere.

PS Mi permetto di fare una piccola precisazione: se esco fuori dal seminato, mi scuso anticipatamente. Quando dici:
CITAZIONE
Alla Chiesa non faceva e non ha mai fatto comodo un gruppo laico, un gruppo che non voleva che la Chiesa mettesse le sue mani lì dentro, quindi iniziò a complicargli la vita.

puoi anche dire una cosa che non è propriamente "una balla", ma la tua semplificazione eccessiva produce una definizione storicamente inaccettabile. Ed è normale che io ti risponda in maniera "pedante". Qui nessuno è un professore, come dicevamo prima, però nemmeno ti sfuggirà che questo modo di argomentare è quello di un milione di altri siti che trattano gli argomenti storici con molta disinvoltura e prevalentemente per portare avanti posizioni preconcette (anticlericali ecc.). Cosa che mi pare, almeno da quando scrivo io, non sia nello stile degli interventi di questo forum.
Non ti sto accusando di niente, sia chiaro: non mi sognerei mai di farlo per una frase venuta male, e comunque, in ogni caso, ognuno rimane liberissimo di esprimere le sue opinioni: però non mi pare il modo migliore per discutere di storia, anzi piuttosto il contrario.
Saluti

 
Top
20 replies since 25/9/2009, 20:40   1124 views
  Share