Le Corbusier

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MarcoSupersonic
view post Posted on 14/1/2009, 11:39




Stavo studiando il buon Charles Jeanneret, ed abituato a sentirlo considerato "un mito" dell'architettura, sono rimasto letteralmente basito davanti alle sue "Unità abitative"
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praticamente sul libro sono esaltati quelli che, se non avessi letto il testo, avrei pensato citati come "ecomostri" di un periodo di tremenda speculazione edilizia! Senza contare le bruttezza intrinseca (che non significa niente, però s'intende facilmente ;) ) della sua chiesa di Notre-Dame du Hat...urge qualcuno che mi illumini sulla grandezza del francese, che Argan paragona nientemeno a Picasso :blink: Ovviamente quando ho parlato di "ecomostro" facevo un iperbole, non mi sfugge che il razionalismo aveva una certa idea dell'architettura ed una certa utopia funzionalista, nonché una spinta verso il "moderno" che li portava a soluzioni di rottura estrema rispetto all'architettura "decorosa"...quel che non mi è chiaro però, è il fatto che Le Corbusier sia considerato non un mito perché d'avanguardia, ma per la straordinarietà delle sue realizzazioni: considerato anche la sensibilità ecologica odierna, mi sarei aspettato una revisione critica su queste colate di cemento indifferenti all'ambiente storico ed ecologico nonché al decoro...in fondo un quadro cubista non fa male a nessuno :B): un palazzone del genere sì :o:
Insomma da ignorante, sarei stato portato a pensare: Le Curbusier "mito" al tempo dell'eccitazione per il Movimento Moderno, una volta compresi i limiti strutturali della sua utopia, netta rivalutazione critica di figure come Frank Lloyd Wright su un fronte o degli italiani (tipo Libera, Michelucci, Pagano, ma anche al limite Terragni) sull'altro...che ne pensate?
 
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view post Posted on 14/1/2009, 15:35
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Angelo

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CITAZIONE
Senza contare le bruttezza intrinseca (che non significa niente, però s'intende facilmente ;) ) della sua chiesa di Notre-Dame du Hat...

Ti dirò ... é ancora la meno peggio secondo me! :P Nel senso che Ronchamp ha comunque un certo fascino, e l'uso delle finestre strombate (cacate un po' alla cavolo di cane ma ... senza simmetria) ricorda molto certe forme organiche delle chiese primitive, con richiami al simbolismo della grotta, della luce ecc.
Insomma, forse é l'opera che mi dispiace meno .. pur non amandola particolarmente!

CITAZIONE
urge qualcuno che mi illumini sulla grandezza del francese, che Argan paragona nientemeno a Picasso

Caschi male! Io non amo né lui né Picasso (tranne ovviamente il Picasso prima maniera .. quello da Belle Arti! :P )
Quali sono i suoi meriti? Probabilmente quello di essere un innovatore assoluto, nelle forme e nei materiali (soprattutto)
Di questo non possiamo che dargliene atto: se c'era una strada semplice per costruire .. lui la evitava! S'infilava per vie impervie su materiale "nuovi" e sperimentava selvaggiamente!
Il bello (lui poteva, i suoi emuli no) é che era conscio dei limiti dell'architettura moderna ma questo non lo fermava!
Se "il nuovo", il razionalista" aveva dei limiti strutturali .. lui faceva di tutto per risolverli (o quantomeno metterci una pezza!)
Tanto per dire .. la sua architettura (ed il razionalismo in genere) avevano un enorme difetto: il cemento armato ed il vetro erano la "morte" dell'isolamento termico: d'inverno geli e d'estate muori dal caldo!
E Le Corbusier (che a differenza di altri non era uno sperimentatore fine a se stesso) nella sua ricerca aveva ben compreso questo limite .. cercando di metterci una pezza con vari correttivi (dagli utili "brise soleil" fino all'ampio uso di tendaggi a schermare le finestre)
Questo, ovvero il continuo perfezionamento di una ricerca per sua stessa natura "rischiosa" é il maggiore pregio che mi sento di concedergli!
Per il resto, gli va riconosciuto di aver rotto i ponti col passato, col classcismo e con la tradizione (ma poi .. é davvero un merito??) creando i presupposti per linguagi completamente nuovi (sia nell'architettura che nell'urbanistica .. basti pensare alle finestre a nastro, ai pilotis, all'architettura "senza fronzoli" e tutta struttura, al "modulor" che però tanto ricorda l'homo quadratus leonardesco ecc. ecc.)

CITAZIONE
Ovviamente quando ho parlato di "ecomostro" facevo un iperbole

Iperbole che comunque condivido, anche se ammetto che ogni cosa va inquadrata nel suo contesto: ha solo anticipato il boom edilizio degli anni 60/70 ... molti decenni prima!
Certo ... non ha potuto prevedere le consequenze di impatto ambientale (problema allora forse meno pressante)

CITAZIONE
considerato anche la sensibilità ecologica odierna, mi sarei aspettato una revisione critica su queste colate di cemento indifferenti all'ambiente storico ed ecologico nonché al decoro...in fondo un quadro cubista non fa male a nessuno :B): un palazzone del genere sì

Esatto! Mi trovi completamente d'accordo!! Però ... io sono una mosca bianca tra gli architetti! Se gli tocchi "Corbù" ti mordono come cani rabbiosi: é come ad un miracolato se gli tocchi il Papa!!

Il problema é che Le Corbusier é il padre (anche se forse a parimerito con Adolf Loos) degli architetti moderni.
Rinnegare lui vuol dire ritornare indietro di 100 anni e questo .. in parte non é possibile ed in parte non conviene a nessuno!
In altre parole, il ritorno al "classicismo", alla simmetria forzata ma soprattutto ai materiali tradizionali ed alle tipologie tradizionali (che quindi direi non comprendono ecomostri! :P ) semplicemente NON CONVIENE A NESSUNO a livello economico.

Meglio costruire dei formicai in cui stipare la gente (e farti credere che é architettura) oppure (per i ricchi) costruire delle ville ipertecnologiche (ma "bacate" da difetti insiti nella mancata esperienza dei nuovi materiali) piuttosto che riscoprire le tecniche antiche del mattone e della pietra!

Certo,al giorno d'oggi gli architetti moderni hanno capito che i clienti hanno mangiato la foglia e non ci cascano più ed ora si punta (giustamente) sull'ecosostenibilità e sul recupero dell'antico ma ... di qui a "mettere in discussione" Corbù e tutta la base dell'architettura moderna .. non é così automatico. Sarebbe come dire che hanno venduto fumo per 100 anni: chi dice che non continueranno a farlo per i prossimi 100?

CITAZIONE
netta rivalutazione critica di figure come Frank Lloyd Wright

Dipende dall'area geografica: qui da noi lui e Mies sono sempre stati un po' snobbati ma .. in america la situazione credo sia capovolta! Ognuno ha i suoi eroi e .. le Corbusier ha più adepti in Europa (pur essendo "ubiquo" come un dio! :P )

Il fatto é che Wright e molti altri si sono dedicati più al committente ricco (ville, musei ecc.) piuttosto che all'edilizia di massa ed agli "ecomostri"
Questo é positivo ma ... cosa pensavano per l'edilizia di massa? Wright pensava anche per i poveri all'edilizia estesa (tipo "mito della frontiera" .. case sparse ecc.?)
Questo può andar bene per le periferie (quelle americane, con villette tutte uguali le abbiamo in mente tutti) ma ... per le grandi metropoli cosa avrebbe proposto Wright? Ci ha pensato oppure .. se ne é lavato le mani? (poi magari ci ha pensato anche e sono io che non mi ricordo .. nel caso .. illuminatemi! :P )

Tutto questo per dire che Le Corbusier (a differenza di molti altri) é stato progettista a 360° pensando sia alle ville dei Vip sia alle case degli operai immigrati. Molti altri non l'hanno fatto ...
Quindi .. lui può essere definito "il papà degli ecomostri" ma .. gli altri erano di diversa opinione? Oppure stavano zitti perché non si interessavano delle case degli operai?

(e qui poi si sconfinerebbe sui modelli urbanistici "ecologisti" nati tra 800 e 900, tipo "città giardino" ecc. .. dove l'argomento invece é stato ampiamente diffuso ma ... da urbanisti, non da architetti :P )

Ultima considerazione al volo di Wright: grandissimo artista, adoro le sue opere ma .. veramente verreste andare a vivere nella casa sulla cascata? Avete mai pensato all'umidità e sopratutto al freddo che deve investire quei pavimenti, visto il continuo movimento di una massa d'acqua (e aria) fredda sotto ai tuoi piedi?
Meno male che é per ricchi perché .. tremo a pensare al problema del riscaldamento!! :D
 
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view post Posted on 14/1/2009, 20:05

Stupor Mundi

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Mi permetto di intromettermi in questa discussione, pur senza disporre (evidentemente) di competenze adeguate per giudicare.
Inoltre, mi pare che Janus abbia già, in gran parte, anticipato quel che intendevo dire.
Ad ogni modo, mi viene da pensare che i progetti come quelli che avete segnalato sarebbero magari interessanti se fossero rimasti semplicemente sul tavolo degli architetti. Trovarseli davanti nella realtà e - soprattutto - doverci abitare dentro mi pare invece abbia un po' il sapore dell'incubo.
Comunque, come diceva Janus, ho idea che certe costruzioni - per quanto manifestamente orribili - troveranno sempre qualche estimatore ad oltranza; mi pare infatti sia sufficiente osservarle per rendersi conto quali buoni affari deve aver realizzato il costruttore (e, di conseguenza, anche il disegnatore).
Ciao.
P.s. intervento troppo populista? :mazza:
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 14/1/2009, 23:54




CITAZIONE
Questo può andar bene per le periferie (quelle americane, con villette tutte uguali le abbiamo in mente tutti) ma ... per le grandi metropoli cosa avrebbe proposto Wright? Ci ha pensato oppure .. se ne é lavato le mani? (poi magari ci ha pensato anche e sono io che non mi ricordo .. nel caso .. illuminatemi!

Siccome non voglio far assolutamente l'esperto in un campo in cui mi sto avventurando per la prima volta (complice il famoso esame di Arte Contemporanea) ti dò un paio di link dove parlano dei grattacieli di FLW (all'americana, si risparma spazio! ;) )

http://drupal02.nypl.org/blogs/subject/frank-lloyd-wright
http://architettura.supereva.com/sopralluo...41102/index.htm

Tra l'altro segnalo questo sito d'architettura che non ho avuto il tempo di "spulciare" ma sembra completissimo
http://www.greatbuildings.com/architects/F...oyd_Wright.html

Insomma, la Price Tower non sembra affatto male...
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e pare che avesse idea di riproporre il concetto anche nelle unità abitative...tra l'altro questi progetti sono del 1930...
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Beh, appena avrò un pò di tempo, cercherò di approfondire Llyod Wright perché mi affascina abbastanza: ho visto la casa sulla cascata, io non temerei tanto l'umidità :D non sarà tanto peggio che a Venezia :D sarei più che altro un pò infastidito dal rumore :perv: :lol: a parte questo era il concetto di "architettura organica", non indifferente né all'uomo, né all'ambiente che mi affascina...se fossi io architetto, aggiungere il concetto di storia (un citazionismo alla L.B. Alberti :B): ) ed avrei fatto il motto del mio studio ;) Comunque, come detto, questo è il mio primo "viaggio" nel moderno :templar: e quindi mi chiedevo se "Corbù" avesse qualcosa di "speciale" a dei livelli che io non riesco ad apprezzare (per esempio, mi è sembrato di capire che l'architettura funzionalista e razionalista dovrebbe sfruttare meglio - anzi, forse per la prima volta - gli spazi interni, introducendo un concetto di uso razionale dello spazio che in effetti nell'architettura precedente era un pò sacrificato (se ho interpretato bene) ad un concetto di decoro generale...insomma come Zidane, "più bello che utile"!
Comunque: meno male che un architetto mi ha confermato che ci vedo ;) E ci vede anche Flavius!

CITAZIONE
Tutto questo per dire che Le Corbusier (a differenza di molti altri) é stato progettista a 360° pensando sia alle ville dei Vip sia alle case degli operai immigrati. Molti altri non l'hanno fatto ...
Quindi .. lui può essere definito "il papà degli ecomostri" ma .. gli altri erano di diversa opinione? Oppure stavano zitti perché non si interessavano delle case degli operai?

CITAZIONE
Ad ogni modo, mi viene da pensare che i progetti come quelli che avete segnalato sarebbero magari interessanti se fossero rimasti semplicemente sul tavolo degli architetti. Trovarseli davanti nella realtà e - soprattutto - doverci abitare dentro mi pare invece abbia un po' il sapore dell'incubo.
Comunque, come diceva Janus, ho idea che certe costruzioni - per quanto manifestamente orribili - troveranno sempre qualche estimatore ad oltranza; mi pare infatti sia sufficiente osservarle per rendersi conto quali buoni affari deve aver realizzato il costruttore (e, di conseguenza, anche il disegnatore).
Ciao.
P.s. intervento troppo populista? :mazza:

Ho citato queste vostre frasi perché riassumono secondo me, la necessità di "attaccare un problema" da tutti i punti di vista, quando si vuole dare un giudizio storico. C'è una tendenza incredibile a giudicare i fatti storici prescindendo dal contesto...va bene che, come diceva Benedetto Croce, "Tutta la storia è storia contemporanea", però una cosa è non riuscire a liberarsi del proprio retaggio culturale, una cosa non provarci proprio! In effetti, per dare un giudizio su un movimento come quello "moderno" in architettura, dovremmo tener conto di tutti i fattori...ovvero che cosa si proponeva? Quali erano le convinzioni del tempo? Come sono state realizzate? Non direi che l'intervento di Flavius sia populista :torcia: :D però rischia di essere in effetti un pò ingeneroso...anch'io parlando di "ecomostro" ho scritto "iperbole", perché posso capire che AL TEMPO, nell'enfasi del dominio della scienza e della tecnica, nell'ansia di abbattere la tradizione, tutto questo potesse sembrare una cosa straordinaria, il sogno del futuro...solo che poi il futuro si è dimostrato un mezzo incubo, mettendo in evidenza dei problemi di degrado sociale che FORSE (dovrei conoscere i dibattiti del tempo) all'epoca non erano previsti, ed abitare tutti insieme in un palazzo moderno, gigantesco, che dominava la natura (non ancora compromessa, come oggi), poteva sembrare qualcosa di fantastico...

Però una cosa è dire "Le Curbusier è stato un grande innovatore ed un protagonista del suo tempo", una cosa continuare ad esaltare dei progetti che si sono dimostrati caduchi...

Saluti.
 
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tessera
view post Posted on 15/1/2009, 00:01




CITAZIONE (FlaviusStilicho @ 14/1/2009, 20:05)
P.s. intervento troppo populista? :mazza:

Se populista deve essere e populista sia e quindi io come parte del populo, mi unisco nella indignazione e nel condannare questo sfregio paesaggistico.
L'esperto arch. dott. Janus ha certamente voce in capitolo, posso solo dire che mi sono fermato a leggere il suo intervento al (poco) compianto Argan che mi ha procurato un attacco di orticaria pensando a quanto ho penato sui suoi libri oltre ad un sadico godimento nel ricordare la figura di m. con la beffa di Livorno.
Scusate l'OT
 
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view post Posted on 15/1/2009, 14:17

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Non direi che l'intervento di Flavius sia populista però rischia di essere in effetti un pò ingeneroso...anch'io parlando di "ecomostro" ho scritto "iperbole", perché posso capire che AL TEMPO, nell'enfasi del dominio della scienza e della tecnica, nell'ansia di abbattere la tradizione, tutto questo potesse sembrare una cosa straordinaria, il sogno del futuro...solo che poi il futuro si è dimostrato un mezzo incubo, mettendo in evidenza dei problemi di degrado sociale che FORSE (dovrei conoscere i dibattiti del tempo) all'epoca non erano previsti, ed abitare tutti insieme in un palazzo moderno, gigantesco, che dominava la natura (non ancora compromessa, come oggi), poteva sembrare qualcosa di fantastico...

Trovo questa osservazione assai pertinente, anche se, in linea di massima, ho idea che tali costruzioni non siano state concepite per ceti particolarmente benestanti, quanto per soddisfare quelle che le ideologie del XX secolo (per carità, non voglio assolutamente buttarla in politica) chiamavano "le masse".
Insomma, a mio parere, in edifici come il primo che hai mostrato lasciano trapelare, da parte dell'ideatore, un certo disprezzo per chi ci andrà ad abitare, nonché indulgenza verso il proprio ego che doveva essere un tantino sproporzionato.
Vero è anche che poi è facile, da parte mia, lanciarmi in critiche terribili (anche perché poi, alla fine, nessuno mi si fila), ignorando i problemi concreti che, a quei tempi, l'architetto dovette affrontare; magari problemi del dover far fronte ad esigenze abitative che non si erano mai avute in precedenza, oppure diponibilità di poco terreno, ecc...
Fatto sta che costruzioni come queste - che, personalmente, non trovo sgradevoli -http://www.omiworld.org/PIC/B_Album_7_3_2005-21_4_18.jpg
mi danno comunque l'idea di essere un po' "gigione" e ruffiane, senza che vi sia un reale impulso creativo da parte dell'architetto, ma solo un certo autocompiacimento.
Comunque, a pensarci bene, le mie critiche sono in fondo critiche un po' troppo facili da farsi a tanto tempo di distanza dal mondo in cui vissero gli architetti razionalisti di cui si parla. Quindi, probabilmente, sono anche ingenerose.
Ciao.
 
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view post Posted on 15/1/2009, 16:55
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Angelo

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Siccome non voglio far assolutamente l'esperto in un campo in cui mi sto avventurando per la prima volta (complice il famoso esame di Arte Contemporanea) ti dò un paio di link dove parlano dei grattacieli di FLW (all'americana, si risparma spazio! ;) )

.. e difatti vedi che ero io che non mi ricordavo!! :P
Diciamo che questa parte l'avevo anche studiata ma non mi ha interessato più di tanto: di Wright amavo le ville e poco altro .. :rolleyes:

CITAZIONE
e pare che avesse idea di riproporre il concetto anche nelle unità abitative...tra l'altro questi progetti sono del 1930..

Alla fine quindi .. gli "ecomostri" non hanno un solo padre, come temevo! Era evidentemente un'esigenza sentita quella di "accorpare a formicaio", e difatti tutti gli studi andavano nella stessa direzione ...

.. e meno male che non hai visto certi grattacieli giapponesi anni 70 o certe vaccate di Bofill: da inorridire!!! :ph34r: :woot:

In effetti le soluzioni di Wright mi sembrano più belle di quelle di Le Corbusier ma .. l'impatto ambientale c'é sempre! Poi sai ... io ragiono da provinciale: prima di bollare come ecomostro ogni singolo grattacielo, dovrei conoscere meglio la realtà americana .. come si vive a Manhattan? Cosa può essere lì definito come ecomostro? Tutto? Qualcosa? Mi mancano delle informazioni fondamentali ..
Certo che per sapere dove sono gli ecomostri italiani non ci vuole un genio: colossi "nel deserto", lontani dal centro e troppo vicini a paesaggi (naturali e storico architattonici) di pregio, senza servizi per il cittadino e "incubatrici di delinquenza".

In questo forse l'america é diversa: i suoi quartieri disagiati non sono in enormi ecomostri come Begato, lo Zen o simili .. ma in una suburbia di edilizia bassa e diffusa anonimamente per decine e decine di chilometri (tipo Los Angeles)

CITAZIONE
se fossi io architetto, aggiungere il concetto di storia

Vedi? Saresti un perfetto architetto italiano: qui quasi mai ci si dimentica (giustamente) delle proprie radici ... e difatti questo ci ha risparmiato molte scempiaggini! :rolleyes:

CITAZIONE
mi chiedevo se "Corbù" avesse qualcosa di "speciale" a dei livelli che io non riesco ad apprezzare (per esempio, mi è sembrato di capire che l'architettura funzionalista e razionalista dovrebbe sfruttare meglio - anzi, forse per la prima volta - gli spazi interni, introducendo un concetto di uso razionale dello spazio che in effetti nell'architettura precedente era un pò sacrificato (se ho interpretato bene) ad un concetto di decoro generale...i

Sì .. questo c'é, senza dubbio! E' stato uno dei primi e questo (per chi odia gli orpelli) é un merito enorme!
Tanto per farti capire, prova a confrontare certe opere di Corbu con quelle (meno recenti) del protorazionalista Adolf Loos: noterai che se gli esterni sono già razionalisti (finestre a nastro, struttura a vista ecc.) sugli interni c'é ancora una cura ed un gusto (anche di arredamento e design) ottocentesco ...

Diciamo che uno dei pregi di Le Corbusier, Wright e soci é probabilmente la relativa atemporalità delle loro opere. Nel senso che sono degli anni 30 ma .. potrebbero essere anche di oggi (agli occhi di un profano ovviamente .. perché la "moda" cambia anche nel fare case! :rolleyes: )
Sono dei classici, ed i classici non hanno età!

CITAZIONE
Però una cosa è dire "Le Curbusier è stato un grande innovatore ed un protagonista del suo tempo", una cosa continuare ad esaltare dei progetti che si sono dimostrati caduchi...

Ci sono varie ragione per spiegare un simile atteggiamento ...

Un "vero" architetto ti risponderebbe che si sono dimostrati caduchi per il continuo evolversi della società, dell'economia e non ultimo per il continuo mutare delle nostre conoscenze sui "nuovi materiali". E ti direbbe probabilmente che quindi Le Corbusier non era più caduco di un Palladio, é solo che oggi il mondo cambia molto più in fretta e .. lo fa sembrare sorpassato mentre é ancora oggi modello ispiratore (un po' come lo era la classicità romana per i rinascimentali)

Io non la penso completamente così, e non mi va di difenderlo ad oltranza. A tal proposito, giusto due domeniche fa ho visto Passepartout di Daverio: faceva vedere uno studio di "edilizia popolare" del Palladio .. non avete idea di come fosse simile all'edilizia moderna (in pianta ovviamente!!)

Le Corbusier aveva un ego smisurato (ha avuto la faccia tosta di chiedere appuntamento ad Einstein per chiedergli un parere sul suo modulor) e sapeva vendersi benissimo. Era quindi molto mediatico, comunicava con la massa ed era attento alle nuove esigenze dell'economia moderna .. chiaro che facesse un po' gli interessi di tutti!! ^_^
Cosa dire? E' vero .. é stao il primo dei moderni! Nel bene e nel male!!

Questo apre poi digressioni notevoli su "cosa" é oggetto di studio (nell'arte, nell'architattura ecc.) e cosa può essere trascurato.
In genere, ciò che é "tradizionale" non compare sui libri (come anche ciò che é molto innovativo a, come un ramo secco, non trova adepti). Ciò che merita pagine sui libri é .. ciò che porta avanti un discorso, oppure ne inizia uno nuovo che verrà poi seguito per decenni.
In questo Le Corbsier é un pilastro: anche se per criticarlo .. ancora oggi tutti devono confrontarsi con lui!


Poi, é chiaro, io vedo anche tanti lati negativi ma .. questo é perché sono un tradiziomnalista e credo che la strada intrapresa sia un po' rischisa. Va bene sperimentare nuovi materiali ma .. vale la pena di farlo per poi morire tutti a causa dell'amianto?? oppure scoprire dopo pochi anni che ciò che hai costruito crollerà prematuramente a causa di un invecchiamento imprevisto e "difettoso"? E questo solo perché abbiamo usato materiali nuovi che non conoscevamo a sufficienza? Io non amo questa architettura usa e getta ...
Lo diceva già Speer (architetto di Hitler, ma comunque un genio) a suo tempo: cosa resterà dei grattacieli di New York tra mille anni? Qualche lamiera arruginita e poco più (vedi torri gemelle).
.. i nuovi materiali non ci sopravviveranno, moriranno con noi .. e non lasceranno tracce. come, temo, buona parte della nostra civiltà! :rolleyes:

CITAZIONE
al (poco) compianto Argan

.. e pensa che Argan ha fatto il mio stesso liceo (classico ^_^ ) qui a Novi. Lunico studente illustre che abbiamo avuto! :D

CITAZIONE
mi danno comunque l'idea di essere un po' "gigione" e ruffiane, senza che vi sia un reale impulso creativo da parte dell'architetto, ma solo un certo autocompiacimento.

L'architetto e' autocompiacimento ... hai mai provato a farti fare una casa da uno di loro? Farà la casa che piace a LUI, e chissenefrega se a te fa schifo, tanto non capisci! ;)
A proposito .. ecco com'é un'architetto! :P :lol:
http://www.new.facebook.com/ext/share.php?...h=g2H_C&u=XK1GZ

CITAZIONE
magari problemi del dover far fronte ad esigenze abitative che non si erano mai avute in precedenza, oppure diponibilità di poco terreno, ecc...

Certamente hanno dei pregi e dei difetti: chi più pregi, chi più difetti ...
Diciamo che spesso i difetti sono così evidenti ad occhi non esperti che nascondono completamente tutti i pregi che potrebbe ossevare un occhio più "tecnico"! :P
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 15/1/2009, 21:27




CITAZIONE
Insomma, a mio parere, in edifici come il primo che hai mostrato lasciano trapelare, da parte dell'ideatore, un certo disprezzo per chi ci andrà ad abitare, nonché indulgenza verso il proprio ego che doveva essere un tantino sproporzionato

Io non la metterei tanto sul personale; dall'idea che mi sono fatto studiandolo (anche in letteratura) penso che il clima fosse davvero generale, e che davvero "ci credessero". Del resto, se la "butti in politica" vedrai che un pò tutte le grandi ideologie, comunque la si pensi, hanno la presunzione di sapere cos'è meglio per il singolo.
Comunque, il vedere quest'alternanza (specie negli ultimi due secoli) di ampie suggestioni collettive è l'aspetto che mi fa più "paura", perché dimostra quanto il pensiero generale ci condizioni, e come possiamo non vedere affatto cose poi evidenti solo pochi decenni dopo (il discorso vale anche al contrario).

CITAZIONE
E ti direbbe probabilmente che quindi Le Corbusier non era più caduco di un Palladio, é solo che oggi il mondo cambia molto più in fretta

Con la differenza che le soluzioni di Palladio sono tramontate perché s'è modificato il gusto (e comunque io continuo a vedere ogni tanto qualche revival) quelle di Le Corbusier, al di là d'essere tramontate o meno, si sono dimostrate sbagliate, nel senso che inscatolare esseri umani e violentare la natura con montagne di cemento (iperboli) non ha dato quei risultati di godimento e progresso che i novatori assicuravano.

Per il resto sono più o meno d'accordo con te, e direi che mi sono chiarito a sufficienza le idee...grazie! :D

CITAZIONE
al (poco) compianto Argan che mi ha procurato un attacco di orticaria pensando a quanto ho penato sui suoi libri oltre ad un sadico godimento nel ricordare la figura di m. con la beffa di Livorno.

:o: :shifty: :mazza: :mazza: :mazza: :vichi3: :-evil: :-evil: :perv:
Eh sì, Argan se le cercava un pochino con la sua filosofia dell'arte. Però poco compianto è troppo, dai! ;) Non è mica colpa sua se i manuali liceali li facevano scrivere a lui; tra l'altro continuano ad essere usati il suo e l'Adorno, e non è affatto una buona notizia :huh:
 
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view post Posted on 15/1/2009, 23:32
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Angelo

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Con la differenza che le soluzioni di Palladio sono tramontate perché s'è modificato il gusto (e comunque io continuo a vedere ogni tanto qualche revival) quelle di Le Corbusier, al di là d'essere tramontate o meno, si sono dimostrate sbagliate, nel senso che inscatolare esseri umani e violentare la natura con montagne di cemento (iperboli) non ha dato quei risultati di godimento e progresso che i novatori assicuravano.

E difatti .. mica per niente dicevo che non ero d'accordo con loro!image image
 
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Adesione
view post Posted on 1/1/2013, 22:25




Salve a tutti mi inserisco nella vostra interessante discussione Le Corbusier oltre alla sua logica meccanica,prevede nei suoi progetti una ratio legata al movimento purista ,nel movimento si evidenzia il diretto uso delle linee ortogonali ,la linea non si interrompe mai come spesso capita nell'architettura organica di Wright .Solo quando la progettualita si relaziona con il design industriale le linee curvilinee tendono a prevalere sul piano orizzontale,ricordiamo il geniale progetto per la casa automobilistica Citroen
,la progettazione della 2 cv.
Sulla progettazione architettonica la linea diretta e fredda di Le Corbusier può definirsi il padre del razionalismo europeo degli anni Trenta.
Ahimè personalmente non amo tali proposte progettuali anche perché la freddezza del complesso di Marsiglia ricorda il famoso cosidetto serpentone di Roma.
 
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view post Posted on 2/1/2013, 08:41
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Angelo

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Ahimè personalmente non amo tali proposte progettuali anche perché la freddezza del complesso di Marsiglia ricorda il famoso cosidetto serpentone di Roma.

.. e non solo quello purtroppo! :P Benvenuto tra noi!! ;)
 
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view post Posted on 6/8/2021, 15:53
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Deus

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