CITAZIONE
Penserei ad una svista (del resto io nel primo post avevo parlato di un’abside che non esiste!) ma non credo abbia preso un tale abbaglio, che ne pensi?
Mi verrebbe da credere che Favole abbia giudicato le finestre laterali della zona absidale come entrambi frutto di rifacimento. Oppure, semplicemente, le ha tralasciate.
Se si trattasse del primo caso, la mia opinione - per quel che vale, naturalmente - è che lui si sbagli in quanto la finestra che indichi tu mi parrebbe antica, anche se, in alcune parti, rimontata.
CITAZIONE
Queste finestre presumibilmente non c’erano al tempo della visita del Favole
Non saprei dire; mi sembra difficile pensarlo anche se, ad onor del vero, direi si noti piuttosto chiara l'impronta di quella che fu la monofora centrale che è tuttora murata. Credo almeno si tratti delle tracce di questa monofora e non della traccia del portale che, sebbene segnalato lì anche da Favole, non mi pare si riesca ad indicare nell'immagine che proponi. Oppure sbaglio?
CITAZIONE
Suppongo che la datazione della finestra sarà fondamentale in ultimo e quindi, posso chiederti in base a cosa hai pensato che sia trecentesca?
A occhio e croce, direi che mi pare che una finestra trilobata rimandi ad un gusto goticheggiante anche se non pienamente gotico. Quindi, mi parrebbe coerente con la datazione al 1285 -1315 proposta da Favole per il periodo della ricostruzione tardo medievale. Mi ricordo, tra l'altro, monofore simili, anche se più strombate, in S. Maria della Rocca ad Offida (AP).
Per quanto riguarda l'iconografia legata all'orientamento, vorrei segnalare che una sua interpretazione richiederebbe comunque la presenza degli elementi necessari all'interpretazione dei simboli in genere.
Riassumerei tali elementi in questo modo:
1) la presenza di altri simboli presenti nello stesso contesto simbolico in modo da poter essere messi in relazione tra loro. In questo senso, S. Maria di Propezzano mostra una situazione frammentaria che, inevitabilmente, crea incertezza.
2) Un'altro elemento potrebbe essere la possibilità di mettere in relazione i simboli presenti con altri che si trovano in contesti simili. Questo tuttavia, almeno per chi, come il sottoscritto, non conosce altre chiese della zona e non ha visitato neppure la chiesa in questione, non è possibile.
3) Quando i simboli si trovano presso le finestre nelle chiese medievali - e quindi si ritiene siano posti in relazione con l'orientamento delle finestre stesse - , allora si può tentare di trovare qualche spiegazione dei simboli cercando di individuare qualche significato mistico nel detto orientamento. Tuttavia, in S. Maria di Propezzano, l'orientamento appare essere piuttosto originale ed inoltre la situazione architettonica è talmente complessa ed incerta che non pare di poter individuare - almeno per ciò che si è detto sinora - elementi precisi su cui basarsi.
A questo punto, poiché si sta trattando di un edificio sacro e di una tradizione cristiana, allora mi viene in mente che qualche notizia sulla tradizione che ha portato alla costruzione dell'edificio, potrebbe fornire elementi di qualche interesse.
Per esempio: l'idea di "Porta santa" attribuita al portale deriva dalla sua ricollocazione cinquecentesca od è precedente?
In ogni caso, è possibile stabilire con qualche sicurezza dove si trovava il portale prima della sua attuale ricollocazione?
Chiedo questo perche, chiaramente, se il portale si fosse aperto in quella che è attualmente il centro della zona presbiteriale, allora, di necessità, l'altare si doveva trovare all'altra estremità della chiesa.
Sbaglio? Nel caso, dove?
Ciao.