Salve.
CITAZIONE
Ho controllato: i due libri affrontano le costellazioni da un punto di vista prima mitologico (libro II) e poi "tecnico" (Libro III): quindi qui Cetus e Pistrix sono sinonimi per indicare (in libri diversi) la stessa costellazione
Non lo avevo notato e mi pare interessante; anche se la traccia di Onorio mi pare più diretta in quanto, soprattutto, chiama in causa la nave Argo.
Mi sembra anche importante richiamare il fatto, per altro ben noto, che il nome "Argo" non si trova nelle iscrizioni presso le immagini della costellazione della Sacra.
CITAZIONE
Il problema é ... come mai la cosa non é segnalata in nessun testo? Sarà solo un sogno ma sarebbe bellissimo se fossimo i primi a sollevare la cosa!
Certo che poi, per provarla é un altro paio di maniche
Mi pare che, in realtà, la cosa si possa provare.
Ad aiutarmi nella ricerca è stato questo sito dedicato interamente alla Chimera
(tenendo conto, appunto, di
CITAZIONE
Pistrix sive Kimera
).
http://www3.unifi.it/surfchem/solid/bardi/chimera/E' stato realizzato in inglese da un professore italiano.
In questa pagina:
http://www3.unifi.it/surfchem/solid/bardi/...ra/origins.htmlsi trova scritto che:
CITAZIONE
Other authors, such as Plutarch, said that Chimaera was the name of a ship
Traduco: "
Altri autori, come Plutarco, dicono che Chimera fu il nome di una nave".
Il riferimento a Plutarco dovrebbe essere al De mulierum virtutibus,
http://www.uni-mannheim.de/mateo/camena/mu...mulieres_1.htmldove si dice che:
CITAZIONE
QVod autem in Lycia contigisse ferunt, quamquam fabulae similius quam veri esse videatur, multorum tamen et sermonibus, et in unum consentiente fama, celebratum esse constat. Amisodarus enim qui et Isaras dictus est, a Zaelia Licyorum colonia veniens, Pyratarum non exiguam multitudinem secum deduxit, cui Chimarrus praeerat, vit quidem bellicae artis peritissimus, ceterum immani quadam praeditus crudelitate. Hunc navis vehebat, cuius prora leonem, puppis vero draconem gestabat insigne, multisque cladibus Lycios vexans, effecerat, ut neque navigare tuto, nec maritimas civitates incolere posset.
In pratica, descrive un vascello che lascia chiaramente intendere la forma della Chimera.
(la deduzione, oltre che evidente, si ritrova, ad esempio, nei commenti di
William Smith, D.C.L., LL.D.:
A Dictionary of Greek and Roman Antiquities, John Murray, London, 1875. Vedi:
http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roma...A*/Insigne.html ).
Ovviamente sarebbe interessante conoscere anche quali altri autori, oltre a Plutarco, individuano la Chimera con una nave. Tuttavia, non ho trovato altro.
Ad ogni modo, direi che a questo punto la tradizione interpretativa sia attestata e, semmai, occorrerebbe rilevare la sua evoluzione ed interpretazione nei testi medievali . Detta interpretazione necessariamente deve esistere, come si nota mettendo appunto in relazione ciò che riporta Onorio con l'iconografia dello stipite della Sacra che stiamo trattando.
Che poi esista anche un'evoluzione potrebbe essere testimoniato dal fatto che l'immagine della Sacra mostra solo la testa del mostro solo sulla prua (ed, in verità, anche dall'accostamento della Chimera al Pistrix).
Comunque sia, il caso Pistrix - Chimera -
Argo (?) mi parrebbe abbastanza avviato a soluzione,.
CITAZIONE
non penso si possa vedere "il male" nel simbolismo degli animali del tralcio abitato ...
Mha! Non saprei.
Forse si potrebbe provare a considerare i tralci come la sequenza di un percorso dove, ad esempio, il cane arrotolato su se stesso, potrebbe avere connotazioni non necessariamente positive. Quindi, tanto per dire, si potrebbe pensare ad un percorso con "alti e bassi". Ma (casomai la cosa non fosse già evidente di per sé) preciso che questo sono solo di mie generiche illazioni
. Niente di più.
Ciao.
Edited by FlaviusStilicho - 27/6/2006, 17:28