Le "Marcolfe" (teste apotropaiche scolpite sui muri) e i lupi mannari, Legami col simbolismo del Lupo Mannaro

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view post Posted on 6/3/2012, 17:40
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Angelo

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Rispolvero questo topic perché ho trovato un'informazione interessante ..

Premessa: in questo bellissimo saggio ( http://altoreno3.interfree.it/mummie/CATALOGO.pdf ) si dice tra l'altro (e sono d'accordo) che il simbolismo delle teste apotropaiche si é evoluto nel periodo gotico arrivando a produrre i Gargoyles delle cattedrali d'oltralpe ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Gargolla

Magari é solo una coincidenza, ma mi ha molto sorpreso il fatto che i tagliatori di pietre che li realizzarono erano appunto chiamati "loup-garous", ovvero lupi mannari

Il simbolismo sembrerebbe essere stato mediato dalla massoneria ( solo i compagnoni di Maître Jacques erano chiamati in questo modo - o compagnoni tagliapietre o compagnons passants), mentre altri gruppi erano detti "lupi" o cani"- ma non é escluso che non abbia origini antiche!
http://books.google.it/books?id=wfAUmKXktL...apietre&f=false

Visto il possibile legame delle teste apotropaiche col simbolismo dei lupi mannari .. la cosa é stimolante! :)
 
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view post Posted on 3/5/2012, 10:45
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Angelo

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Volevo segnalare quanto trovato in questo libro ..
http://books.google.it/books?id=zMVbiUAjgo...norreni&f=false

ulfw



Sarebbero state ipotizzate tracce della nostra iconografia dell'uomo lupo anche in età piuttosto tarda, come nell'esempio riportato..

Il fatto é che non sono riuscito a trovare foto credibili ..
http://flickrhivemind.net/Tags/kilpeck/Interesting

Dovrebbe essere questo ..
www.flickr.com/photos/93248985@N00/5075775109
... però più che altro sembra una belva che ingoia un uomo!
www.flickr.com/photos/32157648@N08/5564141111
www.flickr.com/photos/20987962@N03/4671586090

5075775109_96b281155b



Come anche questa ..
www.flickr.com/photos/20987962@N03/4671583546

4671583546_2ccd7010ab



Nella stessa chiesa, questo viene definito un "uomo orso" ..

5075772135_b0cc95d556



Da notare anche queste altre rappresentazioni di guerrieri ..
www.flickr.com/photos/29320962@N07/4547861623
www.flickr.com/photos/62844599@N00/251604857
www.flickr.com/photos/40922198@N00/2644783749
http://www.flickr.com/photos/84265607@N00/...in/photostream/
 
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Arkona
view post Posted on 7/5/2012, 13:52




Bravissimo, davvero interessante.

Le immagini del presunto uomo-lupo di Kilpeck non ricordano molto l'iconografia di San Cassiano, ma del resto sarebbe strano il contrario...Quello che mi pare interessante è che esista un caso documentato secondo cui su una chiesa dell'XI sec. sarebbe rappresentato un soggetto del genere...Non ho capito bene, ma si suppone si tratti della raffigurazione di un cinocefalo, cioè di un guerriero, o di uno sciamano?

CITAZIONE
... però più che altro sembra una belva che ingoia un uomo!

Si, è vero ...

Però in questo caso

www.flickr.com/photos/84265607@N00/...in/photostream/

Sembra che il guerriero indossi una specie di pelliccia che gli ricopre il torace e le braccia, simile a quella che sembra ricoprire le braccia e la testa della figura di San Cassiano...

http://img138.imageshack.us/img138/710/001hrq.jpg
 
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view post Posted on 7/5/2012, 16:02
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Angelo

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CITAZIONE
Quello che mi pare interessante è che esista un caso documentato secondo cui su una chiesa dell'XI sec. sarebbe rappresentato un soggetto del genere...

Sempre ammesso che non si tratti di un'attribuzione sbagliata .. Come ti dicevo, ci sono cose che mi lasciano perplesso .. :rolleyes:

CITAZIONE
Non ho capito bene, ma si suppone si tratti della raffigurazione di un cinocefalo, cioè di un guerriero, o di uno sciamano?

Nel libro si parla dei cinocefali ma (come dicevo anche io qui nel topic) la loro era anche una funzione sciamanica. Ecco perché nel testo si parla anche di loro! :)

CITAZIONE
Sembra che il guerriero indossi una specie di pelliccia che gli ricopre il torace e le braccia, simile a quella che sembra ricoprire le braccia e la testa della figura di San Cassiano...

Sì, é per questo che le ho postate! La somiglianza é notevole ma .. purtroppo i due soldati non sono sicuramente dei cinocefali! :unsure:
 
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Arkona
view post Posted on 9/5/2012, 08:35




CITAZIONE
Sempre ammesso che non si tratti di un'attribuzione sbagliata .. Come ti dicevo, ci sono cose che mi lasciano perplesso ..

Questo riferimento che hai trovato mi sembra proprio interessante e secondo me vale la pena di approfondirlo, vedo, tempo permettendo se riesco a trovare qualeche info in più sulla chiesa inglese :)

CITAZIONE
Sì, é per questo che le ho postate! La somiglianza é notevole ma .. purtroppo i due soldati non sono sicuramente dei cinocefali!

Si è notevole, purtroppo è vero che non sono cinocafali ma vale la pena approfondire :)
 
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view post Posted on 10/5/2012, 08:49
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Angelo

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Ne approfitto per segnalare che nel numero di questo mese della rivista Medioevo .. si parla proprio dei licantropi! ;)
http://avaxhome.ws/magazines/MedioEvo_Maggio_2012.pdf.html
 
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Arkona
view post Posted on 12/5/2012, 15:22




Grazie, interessante, vedo di trovarlo :)
 
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view post Posted on 23/5/2012, 15:29
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Angelo

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Ciao! Ho trovato molto interessante un passo di questo saggio:
http://unime.academia.edu/CarloDon%C3%A0/P...nnaro_medievale

Se vogliamo comprendere qualcosa di più del vero essere dei guerrieri belva, dobbiamo piuttosto rivolgerci alle fonti classiche: per esempio al brano in cui Tacito ci descrive il feralis exercitus degli Arii (Germ., 43: e si noti che ‘feralis’ può valere tanto ‘ferale’ che ‘ferino’)

Si tratterebbe di una popolazione germanica che in combattimento (rigorosamente notturno), soleva dipingersi il corpo di nero .. spacciandosi per un esercito di defunti!

In altre parole, nel saggio viene associata esplicitamente la figura dell'uomo lupo (Ulfedhnar e cinocefali longobardi) con con quella di un vero e proprio "esercito infernale" .. ciò da cui eravamo partiti! ^_^
 
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view post Posted on 23/5/2012, 16:52
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Angelo

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Aggiungo anche un'altra considerazione, letta su questa rivista ..
http://avaxhome.ws/magazines/MedioEvo_Ottobre_2011.pdf.html

0021a356_medium



... nel simbolismo di questo esercito infernale, troviamo anche non a caso anche la figura del cane: questo perché questa masnada era spesso raffigurata nell'atto di dedicarsi a quella che é definita la "Caccia Selvaggia".
www.latelanera.com/misteriefolclore...lore.asp?id=123

Come dicevo in almeno un caso la figura del cane oltrepassa la mera coreografia, diventando il vero e proprio simbolo del "passaggio del confine" tra mondo dei vivi e dei morti.
E' il caso del mito nordico di re Herla (da cui deriverebbe appunto il nome Harlequin)
www.aristidecaruso.it/Herla/herla.htm
http://laterradeglieternamentegiovani.foru....it/?t=46323714

erla regnava sugli antichi Britanni , e un giorno fu sfidato da un altro re ,un pigmeo non più grosso di una scimmia e alto meno della metà di un uomo. La sua cavalcatura abituale era una grossa capra , e in realtà lui stesso sarebbe potuto passare per il dio Pan , perché aveva una gran testa e il viso paonazzo , una lunga barba rossa , e il torace avvolto in una pelle di cerbiatto maculata che lo rendeva piuttosto vistoso.

La parte inferiore del suo corpo era ruvida e irsuta , e le gambe finivano in uno zoccolo caprino.

Il nano chiese a re Herla un colloquio privato , e gli disse quanto segue : " Io sono il Signore di un popolo innumerevole , e di molti principi e re . Volentieri vengo a te come loro messaggero , anche se non mi conosci . Eppure mi rallegro per la fama che ti arride e che ti eleva al di sopra di ogni altro re . Tu sei il migliore fra gli uomini , e noi siamo strettamente legati da vincoli di sangue e dalla nostra condizione regale. Tu sei degno dell'onore che ti farò intervenendo come ospite al tuo matrimonio , perché il Re di Francia ha deciso di darti sua figlia , e proprio oggi arriverà la sua ambasciata , anche se la decisione è stata presa a tua insaputa . Secondo il patto eterno che tu ed io qui stabiliamo , io sarò presente alle tue nozze , e tu lo sarai alle mie , lo stesso giorno un anno più tardi . "

Alla fine di questo bel discorso , si voltò e scomparve alla vista , rapido più della tigre .

Il Re , tornato dal luogo del colloquio grandemente stupito , ricevette l'ambasciata ed accettò le loro proposte . Il giorno delle nozze arrivò , e il Re si sedette a tavola per il consueto banchetto , ma non era ancora stata servita nemmeno la prima portata quando all'improvviso giunse il pigmeo. Era accompagnato da una moltitudine di nani come lui , talmente tanti che anche quando ebbero completamente riempito il salone delle feste c'erano più nani fuori , nelle tende che avevano istantaneamente montato , che dentro.

Da queste tende cominciarono a spuntare dei servi che portavano vasellame di pietre preziose , tutto nuovo e mirabilmente lavorato . Riempirono il palazzo e le tende con mobili fatti d'oro e di pietre preziose . Né il vino né la carne furono mai serviti in recipienti d'argento o di legno . Ovunque ci fosse bisogno di loro , i servitori erano lì pronti , e non servirono niente preso dalle provviste del Re o di chiunque altro , ma solo roba loro , che era di qualità eccelsa , superiore a ogni aspettativa . Nulla di quanto aveva fatto preparare Herla fu consumato , e i suoi servi se ne stavano seduti in ozio.

I pigmei si guadagnarono l'approvazione generale. Il loro abbigliamento era splendido ; come lampade usavano gemme scintillanti ; quando c'era bisogno di loro erano sempre a portata di mano e quando non erano desiderati non stavano mai fra i piedi . Poi il loro Re si rivolse ad Herla : " Ottimo ed eccellentissimo Re , Dio mi è testimone che sono qui al tuo matrimonio per rispettare il nostro patto . Se c'è qualsiasi altra cosa che tu desideri , ben volentieri la procurerò , a condizione che quando ti chiedrò di ricambiare , tu accetti. "

Dopodiché , senza attendere una risposta tornò nella sua tenda e al canto del gallo partì con tutto il suo seguito . Dopo un anno tornò all'improvviso da Herla e gli chiese di osservare i patti . Herla acconsentì . e seguì il nano ad un suo cenno . Entrarono in una caverna in cima ad un altissimo dirupo , e dopo aver viaggiato per qualche tempo al buio , illuminati non dal sole o dalla luna , ma da innumerevoli torce , arrivarono al palazzo del nano , una stupenda dimora .

Quando le nozze furono celebrate , e Herla ebbe pagato convenientemente il proprio debito nei confronti del nano , egli partì carico di doni , cavalli , cani , falconi e ogni sorta di cose legate alla caccia e alla falconeria . Il pigmeo li guidò lungo il buio sentiero e poi diede loro un ( piccolo ) segugio ( canem sanuinarium ) così minuscolo da poter essere tenuto in braccio ( portabilem ) , e proibì rigorosamente a tutti gli uomini del Re di scendere da cavallo finché non fosse saltato giù il cane , poi li salutò e tornò a casa sua .

Poco dopo Herla emerse alla luce del giorno , e trovandosi nuovamente nei confini del suo regno chiamò un vecchio pastore e chiese notizie della regina , di cui pronunciò il nome .

Il pastore lo fissò stupefatto e rispose : " Signore , capisco a malapena quello che dite , perché io sono un Sassone e voi un Britanno . Non ho mai sentito parlare di una regina con quel nome , tranne la sposa di Herla , regina degli antichi Britanni . Si narra che lui sia scomparso al seguito di un nano proprio dentro quel dirupo , e nessuno lo vide mai più sulla terra . Ormai sono duecento anni che i Sassoni dominano nel suo regno , e gli antichi abitanti furono tutti cacciati . "

Il Re restò di sasso , perché immaginava di essere stato via soltanto tre giorni .

Alcuni dei suoi cavalierismontarono da cavallo prima che il cane fosse saltato giù , immemori degli ordini del nano , e furono immediatamente ridotti in polvere . Allora il Re proibì a tutti gli altri di scendere finché il cane non fosse saltato giù. Secondo una leggenda , Herla vaga ininterrottamente come un folle insieme al suo seguito , senza dimora e senza riposo e molta gente afferma di averli visti passare.


* * *



La Briggs include in questa raccolta " Re Herla " , una fiaba medievale , come uno degli esempi migliori del soprannaturale trascorrere del tempo nel regno delle fate."

I motivi presenti in questa fiaba si incontrano tutti nelle saghe celtiche , per parlare di ciò che conosco meglio : la visita di un re ( bizzarro ) proveniente dalla Terra al di là del mare (o Sotto il Mare), la descrizione minuziosa dell'abbigliamento e dell'equipaggiamento dell'ospite e del suo seguito , la profezia , l'invito , lo scambio di promesse. Il resto del racconto , infine , rientra , non a caso , anche nel tipo "Invitare alle proprie nozze un amico morto"( qualcosa di molto simile alla "sposa cadavere" ). E se pensiamo che la Terra degli Immortali o degli Eternamente Giovani o Al di là del Mare o il Regno Sottomarino sono tutti sinonimi dell'Oltretomba , ovvero , secondo la concezione cristiana , il Regno dei Morti....


Dunque un Mark-Ulf, un "cane sul confine" nel perfetto stile di Cerbero! Ma anche un "animale guida" in grado di fare da tramite tra i due mondi ..
http://books.google.it/books?id=6YPsudRCut...epage&q&f=false
 
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Arkona
view post Posted on 26/5/2012, 14:49




Ciao :)
Aggiornamenti fantastici, grazie! Sia il PDF che l'Ebook di Carlo Donà sono interessantissimi :) Non vedo l'ora di leggerli :)

Ho letto proprio ieri l'articolo che avevi segnalato sul lupi mannari, nell'ultimo numero della Rivista 'Medioevo', uno spaccato molto interessante sulla figura del lupo mannaro nel Medioevo europeo :)

Mi ha colpita scoprire che la figura del lupo mannaro è stata oggetto di interesse per l'inquisizione in un periodo di tempo che copre poco più di un secolo! Intorno al XV-XVI sec.

Molto interessante anche l'articolo sulla calligrafia nel medioevo arabo, sempre nell'ultimo numero di 'Medioevo'! Ho ricollegato l'argomento ad una notizia che avevo letto tempo fa sul manuale del Chelli (I simboli nel Medioevo), dove l'autore spiega che molte delle decorazioni ad intreccio tipiche dell'iconografia romanica derivano dalla scrittura Kufica (se non ricordo male il nome!) utilizzata in Medioriente come scrittura sacra.
 
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view post Posted on 28/5/2012, 08:37
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Angelo

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Ciao! Tra l'altro l'articolo di Donà mi ha dato molti altri spunti!
http://www2.lingue.unibo.it/studi%20celtici/7-Don%E0.pdf

Ad esempio a pagina 23 si mette in evidenza il profondo legame che c'é tra i lupi (anche mannari) ed il simbolismo delle chiavi ..

Retia (evocata in un antico racconto per scacciare un licantropo, vedi articolo - n.d.r.) – usualmente identificata con Artemide Ortia – che nella sua più famosa raffigurazione, il cosiddetto disco di Montebelluna, ci appare, guarda caso, in compagnia di un lupo, con una grande chiave in mano, e circondata da una corona di fiori. La presenza della chiave, tanto nel disco che nell’inno callimacheo, mi pare soprattutto di grande importanza

... per restare nell’ambito che ci concerne, basterà rilevare
che il picchio (animale "equivalente al lupo, detto altrove nell'articolo - n.d.r.) , secondo alcune leggende popolari, conosce una radice in grado di aprire tutte le serrature, che la chiave, nel folklore, è tutt’ora considerata uno dei rimedi contro la licantropia, e che il primo inno orfico, dedicato ad Ecate, signora della magia e delle metamorfosi, descrive la dea come «notturna amica dei cani» , «simile a belva ruggente» e «signora che porta le chiavi di tutto l’universo» . Ed Ecate è naturalmente la triplice dea delle streghe, quelle streghe che, sin dalle origini stesse del Medioevo sono inestricabilmente connesse coi lupi mannari, che cavalcano ai lupi per recarsi


Cosa c'é di utile per le nostre ipotesi? Il fatto che il licantropo sia associato alle chiavi rafforza ancora di più il simbolismo della "soglia" ad esso connesso (già evidente in Cerbero)
Questo mi fa pensare ancora di più a questo passo di Plinio ..
http://kenoms3.altervista.org/mummie/CATALOGO.pdf

La testa zoomorfa era già usata, dai Romani, come motivo apotropaico. Benedetti riporta un passo di Plinio in cui si sostiene che: “Per i denti di cui era armato un muso di lupo veniva posto dai Romani nella porta di casa a difesa dei sortilegi” (B. BENEDETTI in “La drammatica popolare”, Firenze, 1976, p. 476). I battenti sulle case in forma di teste d’animali feroci potrebbero essere gli estremi epigoni di questa tradizione romana

Dunque il Mark-Ulf (il lupo sul confine) come antenato delle figure apotropaiche scolpite sulle case risulta ancora meglio spiegato direi! :)

Altro passo interessante nell'articolo di Donà lo troviamo a pagina 32, e ci conferma come appunto il "confine" su cui i mannari si trovano é quello tra la vita e la morte ..

Tanto per limitarsi alla Francia, basterà ricordare che in
Normandia i lupi mannari sono morti viventi che hanno ricevuto
dal diavolo una magica pelle di lupo


Edited by Janus (Ale) - 28/5/2012, 16:26
 
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Arkona
view post Posted on 28/5/2012, 14:54




Ciao :)
Non ho ancora avuto modo di leggere interamente l'articolo di Donà, ma spero di rimediare presto :)

Intanto volevo chiederti qualche delucidazione sul 'simbolismo della soglia'... Puoi darmi qualche informazione per approfondire?

Grazie mille :)
 
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view post Posted on 28/5/2012, 15:33
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Angelo

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CITAZIONE
Intanto volevo chiederti qualche delucidazione sul 'simbolismo della soglia'... Puoi darmi qualche informazione per approfondire?

Ciao, é un argomento enorme .. nel dettaglio mi riferivo a questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_%28immaginario%29

Nell'immaginario collettivo, la porta è stata associata a significati e simboli molto vari e complessi, secondo l'epoca e il luogo di riferimento, perlopiù legate all'idea di passaggio (anche nel senso iniziatico di "rito di passaggio"), chiusurae apertura. In particolare, può rappresentare in modo ambivalente tanto la vita quanto la morte, oppure un collegamento tra due mondi, piani, stati d'animo, epoche, o ancora uno spazio segreto. Talvolta la sua presenza è così importante da giustificare presso varie culture un guardiano, umano o mostruoso, che ne sorvegli l'ingresso o l'uscita.
Tra gli esempi più rappresentativi si ricordano le porte del tempio di Giano, quelle del Paradiso, la Sublime Porta, la porta dell'Inferno dantesco e la Porta Santa.


Senza volere approfondire troppo (nel caso interessasse, ti conviene aprire un nuovo topic), aggiungo che la porta era anche metafora del corso dell'anno. Non a caso il mese di Ianuarius (Giano) é anche il mese che "apre" l'anno!
www.eridanoschool.it/simboli/dettaglio_simbolo.asp?ID=38
 
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view post Posted on 28/5/2012, 20:11

Stupor Mundi

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Mi scuso se mi intrometto nella discussione in modo repentino.
Poiché, se ricordo bene, la discussione è partita dal personaggio cornuto del portale di una pieve toscana, segnalo che le "corna" possono essere attributo di alcuni santi.
Uno di essi (non so perché) è, per esempio, santo Stefano.
Qui ne è dipinta la nascita:
http://art.mnac.cat/fitxatecnica.html;jses...mber=015876-000
 
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view post Posted on 29/5/2012, 10:52
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Angelo

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CITAZIONE
segnalo che le "corna" possono essere attributo di alcuni santi.
Uno di essi (non so perché) è, per esempio, santo Stefano.

Grazie Flavius! In effetti non é al solo Mosé che veniva dato quest'attributo. Serebbe interessante verificare se nella chiesa c'era qualche altare dedicato a qualcuno di questi santi! :)

Volevo segnalare altri due articoli di Carlo Donà, sempre sui lupi mannari:
http://unime.academia.edu/CarloDon%C3%A0/P..._e_lupi_mannari
http://unime.academia.edu/CarloDon%C3%A0/P...nia_del_Mannaro

Soprattutto nel secondo ho trovato alcuni spunti davvero notevoli per spiegare il legame tra i lupi mannari ed il mondo infero.
Innanzitutto bisogna premettere che gli antichi vedevano anche una parte "patologica" nel mannarismo, attibuendo a certi malati di mente una sorta di "follia lupina" (trasmissibile come la rabbia col morso di un essere contagiato)
La descrizione dei malati richiama proprio una loro irresistibile attrazione per le tombe ed i cadaveri ..

La follia lupina, o canina, come viene chiamata secondo Marcello [di Side]. Coloro che sono affetti dal morbo chiamato lupino o canino, escono di casa di notte, in febbraio, e in tutto imitano i lupi o cani; fino all’alba si aggirano fra le tombe, che aprono

Se questo può aiutare a capire meglio il legame tra l'uomo/lupo ed il regno dei morti mi resta ancora da chiarire il perché nell'antichità il cane venisse associato al mondo dei morti, questo passo (stesso articolo, sempre su un malato di rabbia lupina) mi ha illuminato:

… lo conoscevo già da prima, e un certo giorno, mentre era in preda a una crisi della malattia, mi si fece incontro per la strada; avendo paura di lui, mi feci indietro, ed egli, guardandomi un poco, passò via; era con lui una moltitudine di genti, ed egli portava in spalla la coscia intera e la tibia di un cadavere; alla fine, curato, si ristabilì…” [Altomare 1563: cap. IX, De lupina insania, pp. 96-97]

In altre parole, questo folle mannaro si portava a spasso l'osso esattamente come fanno i cani che se lo rosicchiano, sotterrano e dissotterrano.
Quindi l'immagine archetipa che secondo me fece nascere l'associazione tra il cane ed i morti é proprio quella del migliore amico dell'uomo nell'atto si rosicchiarsi un osso, da sempre simbolo dei morti.

Dunque un animale che "tormenta i morti" ma che (essendo "cane da guardia") li controlla pure .. ed ecco spiegata la figura di Cerbero ma anche molti aspetti del mannarismo!
Questo spiegherebbe anche il ruolo apotropaico delle marcolfe sulle case e dei denti di lupo sugli stipiti delle porte: oggi noi per i ladri ci scriviamo "attenti al cane", loro in un certo senso per i fantasmi ci scrivevano (figurativamente) "attenti al mannaro"! :P

Dunque non solo una figura negativa ma anche una specie di "acchiappafantasmi" evocati a scopo protettivo sui muri delle case. Sull'argomento avevamo detto qualcosa qui:
#entry488201411



Ancora un'altra considerazione, tempo fa avevano parlato anche dei cinocefali longobardi ipotizzando un legame con gli Ulfedhnar norreni ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Cinocefalo

Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum afferma che i Longobardi, per intimorire degli avversari, alimentassero la diceria di avere tra loro dei feroci Cinocefali.

Mi é venuta in mente però un'altra ipotesi (la butto lì ..) che allontanerebbe questi cinocefali dai nostri lupi mannari: se non si trattasse di gente "vestita da lupo" ma davvero di gente "con la testa di cane"?
Mi spiego, si ipotizza che tra i Longobardi scesi in Italia ci fossero anche gruppi di Avari ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Cangrande_I_della_Scala

Ma sembra anche che Cangrande amasse ricondurre l'origine della famiglia ad uno dei capi militari "magici e invincibili", dalla testa di cane, "alleati dei longobardi", da individuare in qualche capo militare àvaro (turco) che, avente appunto il titolo di khan, partecipò alla conquista longobarda (partita dall'attuale Ungheria) dell'Italia

Questo popolo, retto appunto da khan (assonanza con "cani" già notata in antico) strettamente legati all'etnia Unna ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Avari

Forse questi Avari condividevano con gli unni l'usanza di allungarsi il cranio (cosi da dotarsi di una sorta di "testa di cane"?)
http://metalonmetalblog.blogspot.it/2010/0...formations.html

artificialelongationot8



MayanChildLabourersSkullsWoodenVicesMeridaYucatanMuseum



http://frontiers-of-anthropology.blogspot....-coneheads.html

ConeheadSkullHun2



Questo tipo di deformazioni era condiviso anche da altri popoli, tra cui i "nordici" ostrogoti (vedi http://bizzarrobazar.com/tag/fasciature/ ) e conferiva alla testa una forma allungata decisamente "canina"

Sembra che la possibilità di un'associazione tra Attila e la "testa di cane" sia già stata messa in relazione proprio con questa deformazione tribale:
http://books.google.it/books?id=QlhHcJb-QX...cane%22&f=false

... e questo perché Attila era nell'Antichità rappresentato proprio con orecchie e testa canine, tradizione riportata anche dal Tasso nel VII canto della Gerusalemme Liberata.
http://books.google.it/books?id=QlhHcJb-QX...%20cane&f=false

Quindi .. forse i cinocefali longobardi potevano non essere dei soldati sciamani travestiti da lupo ma .. guerrieri asiatici resi deformi? Chi lo sa .. ma volevo segnalare la cosa! :rolleyes: :P
 
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61 replies since 27/1/2012, 15:43   10865 views
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