Iconografia del Cristo con la spada in bocca

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MarcoSupersonic
view post Posted on 26/8/2010, 23:07




Nel museo sacro di Sant'Ambrogio, tra molte cose interessanti, si conservano alcuni affreschi, sia staccati, sia relativi ad ambienti un tempo indipendenti, come il sacello di S. Vittore in Ciel d'Oro sul quale avremo occasione di tornare. Proprio sulla lunetta di un portale che doveva probabilmente introdurre nel sacello dall'esterno (almeno se ho compreso correttamente la disposizione degli edifici) è conservato un affresco, piuttosto rovinato, in cui è comunque riconoscibile un Cristo con una spada in bocca.
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Tale iconografia mi era del tutto sconosciuta, mentre Livia Monticelli, che ringrazio, l'ha immediatamente riconosciuta come tipica della zona franco-germanica, e mi ha poi inviato tutta una serie di informazioni che provvedo a pubblicare, in quanto il tema non è diffusissimo e forse ci sarà qualcun altro (oltre me) che lo ignora.

L’origine dell’immagine della spada in bocca è nell’Apocalisse, in due punti
Apocalisse, 1, 12-17. La cosiddetta visione dei candelabri
... vidi sette candelabri d'oro e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza.

Apocalisse, 19, 13-15

È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è : il Verbo di Dio. … Dalla bocca gli esce una spada affilata, per colpire con essa le nazioni. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell’ira furiosa di Dio, l’Onnipotente

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Rosone della Sainte-Chapelle.Medaglione centrale. Fine del XV secolo.
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vetrata dell’Apocalisse della cattedrale di Bourges (XIII sec.)

Oltre a quello milanese, esistono altri esempi italiani, come quello dell’Aula della Curia di Bergamo,che dovrebbero essere di fine XIII sec.
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Questi dipinti murali dell’Aula della Curia presentano sulla parete Sud le storie della Passione e tematiche escatologiche, imperniate sul Giudizio Finale. Ci sono due mandorle con Cristo. Quella di destra rappresenta appunto il Giudizio.

Apocalisse 1, 16 è la visione introduttiva dell’Apocalisse, la Visione dei candelabri, in cui Cristo risorto appare a Giovanni per affidargli i messaggi alle sette chiese di Oriente e non l’inflessibile giudice divino, bensì la voce della Parola di Dio, che taglia come una spada, il cui doppio filo simboleggia Antico e Nuovo Testamento. Spesso rappresentata sugli intonaci medievali, la Visione dei candelabri non è mai contraddistinta da valenze escatologiche, assenti sia dal testo sia dall’esegesi. Nondimeno dalla fine del XII secolo, nel ristretto ambito dei salteri di area germanica, la spada in bocca diviene attributo di Cristo giudice. Ciò non deve stupire poiché la spada era ed è comunemente associata al concetto di giustizia. Nel contesto del Giudizio Finale essa diviene strumento con cui dividere i giusti dai reprobi, secondo un’interpretazione legittimata da San Paolo (“ Lettera agli Ebrei”, 4)
“Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell' anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.”
(Da “L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche, a cura di Antonio Cadei, Paolo Piva).

San Paolo parla altre volte della spada, assimilandola alla parola di Dio: “prendete anche…la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio” (Ef, 6, 17)

Cesare Marcheselli Casale, nella “Lettera agli ebrei” (Paoline Editoriale) dice che per “bocca” si intende “parola” e che la “spada” è “parola di vita” quando riferita a Cristo e, quando riferita a Dio, “esprime la forza del giudizio” divino.

Guenon (Simboli della Scienza Sacra, cap.26 e 27) cita i due passi dell’Apocalisse come esempio della manifestazione duale, ovvero del duplice potere (creatore: Apocalisse 1, 16 e distruttore: Apocalisse 19,13-15)), della parola di Cristo.


Io intanto direi di fare i complimenti a Livia! ;)

Saluti

Edited by MarcoSupersonic - 28/8/2010, 02:01
 
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view post Posted on 27/8/2010, 07:56

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Grazie come sempre per le belle immagini.
CITAZIONE
sulla lunetta di un portale che doveva probabilmente introdurre nel sacello dall'esterno (almeno se ho compreso correttamente la disposizione degli edifici) è conservato un affresco, piuttosto rovinato, in cui è comunque riconoscibile un Cristo con una spada in bocca.

Davvero molto interessante. Se questa era l'unica porta d'entrata, allora il sacello era evidentemente identificato simbolicamente com Gerusalemme Celeste, la quale, con pianta quadrangolare, scende dal cielo dopo il Giudizio finale.
CITAZIONE
Spesso rappresentata sugli intonaci medievali, la Visione dei candelabri non è mai contraddistinta da valenze escatologiche, assenti sia dal testo sia dall’esegesi.

Qui non ho capito. Perchè non è contraddistinta da valenze escatologiche, se si tratta di un tema legato all'Apocalisse?
Ciao.
 
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Aliénor17
view post Posted on 27/8/2010, 08:45




A dire il vero non ho capito nemmeno io questa cosa delle valenze escatologiche assenti da una visione tratta dall'Apocalisse. Purtroppo il libro da cui è stato preso il brano riportato non è in mio possesso e ho dovuto accontentarmi di un paio di pagine riportate da Google books. Forse si intendeva dire che nell'arte l'immagine della spada che esce dalla bocca di Cristo ha avuto a che fare dapprima solo col concetto in sé di Parola divina, senz'altre implicazioni. Pare che in tutta la Bibbia gli accostamenti spada-bocca-parola siano frequenti, ad esempio: -“Ha reso la mia bocca come spada affilata, freccia appuntita” (Is. 49, 2).
 
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view post Posted on 27/8/2010, 13:59
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Angelo

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CITAZIONE
Tale iconografia mi era del tutto sconosciuta

Idem! Mai vista finora!

CITAZIONE
Guenon (Simboli della Scienza Sacra, cap.26 e 27) cita i due passi dell’Apocalisse come esempio della manifestazione duale, ovvero del duplice potere (creatore: Apocalisse 1, 16 e distruttore: Apocalisse 19,13-15)), della parola di Cristo.

Cavolo .. é uno dei miei libri-culto eppure questa me la ero persa! :rolleyes:

CITAZIONE
Io intanto direi di fare i complimenti a Livia!

E DIREI !!! :D Gran bella chicca .. grazie Livia!! :wub:

CITAZIONE
Purtroppo il libro da cui è stato preso il brano riportato non è in mio possesso e ho dovuto accontentarmi di un paio di pagine riportate da Google books

Che per i più pigri .. sarebbero queste! ;)
http://books.google.it/books?id=N8YpopquP1...q=spada&f=false

CITAZIONE
Forse si intendeva dire che nell'arte l'immagine della spada che esce dalla bocca di Cristo ha avuto a che fare dapprima solo col concetto in sé di Parola divina, senz'altre implicazioni.

E' quello che direi anch'io .. comunque come chiarezza .. zero! :unsure:

Ho provato a cercare qualcos'altro sul web ma é uscito solo questo:
http://www.webalice.it/paolorodelli/Lettur...ali/CRISTO.html

Cristo come giudice che torna «sulle nubi» alla fine del tempo e del mondo, nel secondo avvento, a giudicare i vivi e i morti, è raffigurato per lo più sul modello dei testi del giudizio finale dell'Apocalisse di Giovanni, che a sua volta ha tratto molte immagini dai libri dei profeti Ezechiele e Daniele. Già l'arte protocristiana delle catacombe mostra la figura dell' orante davanti al C. giudicante; in seguito la figura e gli attributi di C. sono elaborati più distintamente. Si possono distinguere tre tipi principali: a) C. con una spada in bocca, corrispondente alla prima visione apocalittica (Ap 1,16); spesso anche ampliando la visione: la spada che scivola dalla bocca a sinistra indica i dannati, mentre un giglio verso la destra simboleggia la grazia e l'accettazione. Questo tipo si trova più di frequente su miniature (cfr. ancora le «Bibbie dei poveri») e su affreschi, più di rado nelle sculture, ma talora su timpani con raffigurazioni del giudizio finale (LI catt. Amiens);
 
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view post Posted on 27/8/2010, 15:42

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BHè, a mio parere, nell'aula di Bergamo è rappresentato il Cristo misericordioso ed il Cristo giudice. Insomma, si dovrebbe trattare della raffigurazione della Misericordia e della Giustizia divina.
Mi viene da pensare che, probabilmente, nell'aula vi si tenessero le sedute di un tribunale ecclesiastico o cose del genere.
Rimango poi sempre perplesso a proposito di quanto affermato nel libro a proposito della visione dei candelabri che, tra l'altro, nel caso dell'aula di Bergamo non sono presenti.
Tanto per dire, i candelabri si vedono benissimo anche in altre immagini postate da Marco.
Per quanto riguarda il libro in questione, ricordo di averlo consultato perché il titolo mi interessava. Ricordo però di essere rimasto un po' perplesso da alcune cose che vi ho letto. Rimane però il fatto che non ho avuto modo di leggere bene, per cui magari potrei aver frainteso.
Grazie comunque a Livia di aver sollevato la questione.
Ciao.
 
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zeroluke
view post Posted on 29/8/2010, 11:09




Non ricordavo che fosse l'immagine di Cristo quella citata nella scena dei sette candelabri dell'Apocalisse, ma ero quasi convinto si trattasse dell’immagine del Padre.
Ad ogni modo, quando ho letto della diffusione franco-germanica di tale iconografia, ho pensato subito all'Uomo del Rinascimento tedesco. Infatti, nella versione a stampa dell'Apocalisse curata da Albrecht Durer negli anni 1496-98, se non sbaglio, appare proprio tale immagine.
Sempre se i ricordi non mi ingannano - Durer è stato argomento dei miei studi qualche anno fa -, le iconografie incise per l'illustrazione del testo giovanneo avevano a modello, oltre ad altri testi a stampa, alcuni testi miniati, parte dei quali dovrebbero tornare indietro verso prototipi carolingi.
Intanto vi lascio l'immagine Dureriana, che è di una potenza unica (non sono un amante delle incisioni ma il primo Durer, soprattutto quello delle xilografie riesce a colpire la sensibilità dell'osservatore), e mi riservo di controllare il testo di Panofsky per vedere quanto la mia memoria sia stata corretta e quanto abbia distorto i miei ricordi.
Buona giornata.

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zeroluke
view post Posted on 29/8/2010, 11:36




Errata corrige: effettivamente ho leggermente distorto i ricordi. Il riferimento ai modelli carolingi sono portati solo relativamente ad una certa comunanza nella mise en page del testo, ma niente di più.
Mentre il modello iconografico vero e proprio è tratto da altri testi a stampa di pochi anni precedenti all'edizione dureriana e sono la Bibbia di Quentell, del 1479, quella di Koberger, del 1483 e infine la Bibbia di Gruniger del 1485.

cfr. E. Panofsky, La vita e l'opera di Albrecht Durer, edizione Abscondita 2006, pp. 71-83 e figg. 74 e 76 (in riferimento alla scena della Visione dei sette candelabri)
 
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view post Posted on 30/8/2010, 07:28
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Angelo

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Bellissima davvero l'incisione di Durer ... grazie zeroluke per il tuo intervento!! :)
 
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view post Posted on 30/8/2010, 14:03

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Bella immagine davvero. Anche molto legata al testo apocalittico.
Si vedono poi benissimo i candelabri e, francamente, continuo a domandarmi cosa significasse l'autore quando diceva che "Spesso rappresentata sugli intonaci medievali, la Visione dei candelabri non è mai contraddistinta da valenze escatologiche, assenti sia dal testo sia dall’esegesi.". Mha, forse si riferiva a rappresentazioni generiche di candelabri.
Ciao.
 
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view post Posted on 31/8/2010, 07:27
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Angelo

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Aggiungo altre foto (bellissime) di Livia ...

Comincio con la cripta della cattedrale di Anagni.

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Cripta della chiesa di Gargilesse dans la Creuse

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Bamberger Apokalypse Folio 3 recto, Bamberg, Staatsbibliothek, MS A. II. 42

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Che dire ... grazie mille!!! :wub:
 
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Aliénor17
view post Posted on 31/8/2010, 08:20




Non poteva mancare un esempio di scultura, la mia preferita.
Cattedrale di Amiens, Portale del Giudizio Finale, XIII sec.

[IMG]Jugement dernier Amiens XIII sec.[/IMG]

Sul registro più alto del timpano del Giudizio Finale si vede Dio che appare fra le nuvole, con due spade che escono dalla sua bocca (forse per significare il doppio taglio?). E' accompagnato da due angeli che sorreggono il sole e la luna. Fra gli angeli ci sono sette lampade, i sette spiriti davanti al trono:
"Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio" (Apocalisse, 4, 5)
 
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view post Posted on 3/1/2023, 22:38
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Servo

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In Saint-Denis c'è una vetrata in cui Cristo fra sette lampade ha una spada che sembra scendere dalla bocca
 
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