Fiore a 6 petali, un simbolo antico ampiamente diffuso nell'arte romanica

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tessera
view post Posted on 12/5/2006, 10:32




Una vecchia discussione attualizzata sul nuovo forum.

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i è capitato spesso di trovare, accanto a rappresentazioni di vario genere, un fiore a 6 petali inscritto solitamente in un cerchio.
L'orientamento dei petali (nella maggior parte dei casi a punta) è variabile.
A volte due petali hanno le punte rivolte una verso l'alto e l'altra verso il basso, altre volte una rivolta a destra e una a sinistra altre ancora inclinate.
Mi chiedevo se ciò potesse indicare fenomeni astronomici precisi, magari la posizione di una costellazione nel giorno della ricorrenza del Santo oppure servisse per il computo del tempo.
La cosa interessante è che molto spesso questo simbolo viene inserito in un contesto narrativo che apparentemente non c'entra nulla.

Edited by Janus (Ale) - 28/5/2006, 19:16
 
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view post Posted on 13/5/2006, 19:14

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Salve.
Personalmente trovo la tua domanda di estremo interesse.
Per quel che posso dire, la rosa a 6 petali detiene certamente originari significati cosmologici (legati -in origine - naturalmente ai culti pagani)ai quali nel medioevo si aggiungono quelli cristiani (che però non eliminano i precedenti, ma li "cristianizzano").
I rimandi cosmologici si perdono poi alla fine del medioevo, quando ai simboli rimane il significato, diciamo così, "morale".
Per quanto riguarda la rosetta in questione, essa è - in linea di massima, legata al tema delle "porte celesti" soltiziali e, per questa ragione questo simbolo sovente appare vicino a porte e finestre che diventano quindi, a loro volta, identificate simbolicamente come "porte del cielo".
Il simbolismo della rosetta è naturalmente legato al numero 6 (= "sesta ora" = mezzogiorno; = sesto mese, cioè Giugno, mese soltiziale; ecc...).
In termini cristiani la rosetta a 6 petali ha poi significati vicini a quelli del "chrisma" a 6 braccia, che è anch'esso un antico simbolo solare poi cristianizzato.
Ecco perchè la rosetta, in termini medievali, ha sovente relazioni con il Cristo "sole di Giustizia" nelle sue varie accezioni.
Per trovare qualche riferimento su questo tema vedi le opere di Titus Burckhardt, di Renè Guenon, e di Jan Hani.
Spero di essere stato, almeno in minima parte, utile.
Ciao.

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 01:41
 
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tessera
view post Posted on 14/5/2006, 12:09




Ciao FlaviusStilicho, quello che scrivi è molto interessante e condivisibile, ho fatto una piccola ricerca e sono molti i rimandi simbolici del soggetto; alcuni lo associano al sigillo di Salomone altri come giustamente dici tu lo fanno risalire al culto solare dei Celti ecc.
Io ci vedo anche il monogramma di Cristo, ma non è questo il punto. Mi sarebbe interessato conoscere le differenti associazioni di questo simbolo nelle sue due forme più frequenti e cioè due petali contrapposti
alto-basso e destra-sinistra.

QUOTE
... = sesto mese, cioè Giugno...

Questo è forse l'unico punto che non condivido e ti spiego il motivo.
Il computo del tempo nel medioevo non è un argomento semplice da riassumere in poche righe, quello che è certo è che in base alla tradizione e al periodo storico che si prende in considerazione, l'inizio dell'anno poteva cadere in mesi diversi.
I calendari adottati più comunemente erano 4
Inizio col mese di gennaio
inizio col mese di marzo (1 o 25 del mese)
inizio il 1° novembre.
Salto il discorso sulle indizioni e sui metodi di anticipazione o posticipazione che sono un vero rompicapo.
Da un calcolo sommario se vogliamo dare delle percentuali direi che solo un 30-40% dei calendari adottava come inizio anno il mese di gennaio (parlo del XII secolo) e solo in questi casi il sesto mese corrispondeva a giugno, il mese dell'equinozio d'estate, il mese della raccolta del grano.

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 15:11
 
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view post Posted on 14/5/2006, 12:53

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ti chiedo scusa, ma il computo del tempo nel medioevo è una cosa della quale mi sono occupato, per quel che mi è stato possibile, con una certa, diciamo così, continuità.
Dal punto di vista dei simboli, soprattutto quelli presenti su edifici, il fatto "calendariale", diciamo così,"ufficialie" conta assai poco, in quanto questi simboli fanno sempre riferimento ai cicli cosmici naturali. E' in fondo ovvio che sia così, in quanto sono appunto simboli antichissimi che non possono che indicare significati stabili (o "relativamente stabili", considerando le lentissime ma reali modifiche subite anche dai cicli cosmici) nel tempo.
Per quanto riguarda l'inizio, diciamo così, "ufficiale" dell'anno, esso poteva variare da città a città ma, se non sbaglio, anche nella stessa città da un certo periodo storico all'altro.
A questo si aggiunge un'ulteriore considerazione, cioè quella che nel medioevo si era creata una sempre più evidente discrasia tra l'anno calcolato secondo il calendario giuliano in vigore e quello naturale.
Questa discrasia, che portò alla riforma del calendario gregoriano, era comunque perfettamente nota nel medioevo ed il computo del tempo, pur adeguandosi naturalmente alle scadenze delle festività liturgiche, teneva conto anche di questo fattore.
Ti consiglio in proposito i testi di Adriano Gaspani e Manuela Incerti.
Per quanto riguarda la i due generi di rosetta di cui parli, forse è il caso che tu inserisca in linea (se ti è possibile) qualche disegno.
Ciao.
P.S. Il fatto dell'inizio del calendario ufficiale nei diversi cosiddetti "stili" (Annunciazione = 25 Marzo, Natività = 25 Dicembre, ecc...), secondo alcune ipotesi, parrebbe avere comunque una certa rilevanza nell'organizzazione dell'iconografia (anche scolpita)in portali ecc... (a questo proposito vedi i testi di Camilian Demetrescu). Tuttavia questa, a parer mio, sarebbe comunque una cosa piuttosto difficile da far rientrare in un "qualsiasi schema" e non credo che sia minimamente possibile immaginare una relazione "automatica" tra dato iconografico e dato"storico" riguardante l'inizio calendariale in un determinato luogo e tempo.

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 15:12
 
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tessera
view post Posted on 14/5/2006, 13:46




Grazie per le segnalazioni, ho materiale in abbondanza per approfondire l'argomento. Soprattutto sugli studi di Adriano Gaspani sull'archeoastronomia.

Non ho modo di postare dei disegni, ma ho trovato questa breve nota.
"Casola, borgata di Prada.
Simbolo arcaico presente in quasi tutte le culture indoeuropee e in particolare nell’Italia settentrionale già soggetta ai Longobardi. Se ne trovano tracce fin dall’età del bronzo e veniva utilizzata da Etruschi, Celti, Romani, Bizantini e Franchi. C’è chi sostiene che possa rappresentare un simbolo cosmogonico con i punti solstiziali ed equinoziali (frequentemente sono infatti orientate in modo anomalo) e chi sostiene invece possa trattarsi di un simbolo apotropaico. Forse proprio per questa ultima ipotesi si trovava spesso su porte, finestre e camini, ma anche su carri e culle da bambino. Lo si trova ancora laddove avviene una “trasformazione”: nei forni per la cottura del pane, sugli stampi delle tigelle e persino sugli scaldini dove la rosetta è traforata."
E' presente anche un'immagine; questo è il link:
http://www.luna-nuova.it/ValDragone/Luoghi...Rosa6Petali.htm

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 15:12
 
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view post Posted on 14/5/2006, 14:21
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Angelo

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Inserisco ora due interventi di MVC!

QUOTE
Mi è capitato spesso di trovare, accanto a rappresentazioni di vario genere, un fiore a 6 petali inscritto solitamente in un cerchio.
L'orientamento dei petali (nella maggior parte dei casi a punta) è variabile.
A volte due petali hanno le punte rivolte una verso l'alto e l'altra verso il basso, altre volte una rivolta a destra e una a sinistra altre ancora inclinate.
Mi chiedevo se ciò potesse indicare fenomeni astronomici precisi, magari la posizione di una costellazione nel giorno della ricorrenza del Santo oppure servisse per il computo del tempo.
La cosa interessante è che molto spesso questo simbolo viene inserito in un contesto narrativo che apparentemente non c'entra nulla.

Urca, questo mi era sfuggito... :-[

Io ti posso dire qual'è il significato esoterico massonico
( ma che poi, se togli i riferimenti ai gradi massonici, hai il significato puro e assoluto).

Il fiore che ha un petalo in alto, uno in basso e due laterali per parte,
altro non è che il sigillo di Salomone, detto anche Scudo di Davide o Esagramma....

Cioè la stella a sei punte ( che esisteva dai tempi più remoti e che solo in seguito gli ebrei se ne impossessarono arbitrariamente).

In questo caso, comunque, nella sua trasposizione floreale
bisogna prendere in considerazione NON solo il petalo in alto e quello in basso, ma anche gli altri petali laterali.
I quali, a due a due, altro non sono che le due BASI di quei vertici dati dal petalo superiore e da quello inferiore.

Prendere in considerazione SOLO i due vertici sarebbe incomopleta come analisi.

E il significato mi pare sia noto:
il triangolo con la base in basso e il vertice in alto
rappresenta:

la femmina,
la personalità animica di tipo medianico,
la terra,
la materia,
la parte che viene penetrata ecc ecc.

Il triangolo con base in alto e vertice in basso invece:

il maschio,
la personalità animica di tipo magnetico,
il cielo,
la spiritualità,
la parte che penetra, ecc. ecc.


Insieme si completano e racchiudono tutto il ciclo del macrocosmo

Il fiore che, invece, ha due petali in alto e due in basso, più due laterali uno per parte,
è la sovrapposizione dei due triangoli del Levante e del Ponente.

E, allo stesso modo, anche qui, bisogna tener conto, oltre che dei due petali laterali come vertici, anche di quelli superiori e inferiori come BASI...
Solo in tal modo la simbologia deidue triangoli si completa.

Il triangolo con vertice a Levante ( Oriente) rappresenta l'inizio della vita. Intesa come rinascita spirituale completata.
(E infatti è il triangolo riservato al Venerabile Gran Mestro e ai due suoi due Luogotenenti).

Il triangolo con vertice rivolto a Ponente (Occidente), indica la morte intesa come abbandono della vecchia via in favore di un abbraccio di quella spirituale.
(E di solito è riservato ai gradi leggermente inferiori).

Praticamente si tratta di una seconda versione del primo e più noto Esagramma.
Con un significato simile, ma più rivolto alla sfera della iniziazione ed evoluzione interiore.

Occhio, però... Questi due Esagrammi NON hanno nulla a che vedere col Sole ( come invece spesso si pensa),
e solo il PRIMO può anche racchiudere, volendo, un senso ciclico delle stagioni e temporale. Ma si tratta solo di un aspetto, pittosto limitato in verità, di quello che invece è il senso assoluto di tutto il divenire cosmico.


Ah, scordavo ....

quello che vedi dentro questi fiori in realtà non conta moltissimo.

Può esserci un richiamo al pane come pane della vita, o al fiore ( specie la rosa) come elemento che indica la Madonna ( divinità ctonia, femminile e terrestre)... Oppure a volte il Cristogramma , o una X greca o una J dell'alfabeto latinoi ( indicanti il nome di Cristo o di Gesù)... ecc ecc.

A volte possono esserci anche dei semplicissimi segni di ornamentazione e basta...

Insomma sono tutte simbologie.. come dire... "accessorie" (passammi il termine)...Spesso nemmeno tanto criptiche.

Insomma, il vero "quid" è sempre nell'orientamento delle 6 punte.

Ciao

MVC


 
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view post Posted on 14/5/2006, 14:36
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Angelo

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Per quanto riguarda la rosetta in questione, essa è - in linea di massima, legata al tema delle "porte celesti" soltiziali e, per questa ragione questo simbolo sovente appare vicino a porte e finestre che diventano quindi, a loro volta, identificate simbolicamente come "porte del cielo".

Ultimamente, via i.m. ho discusso con Ildebranda (che saluto ... ho trovato anche una tua pagina web! ) riguardo a questa simbologia ... ho pensato di mettere a disposizione di tutti le novità.

Sull'argomento, tanto per iniziare:

http://angolohermes.interfree.it/Simbolismi/fiore_vita.html

Il tema che mi segnalava Ildebranda era quello (per me inedito) di un'achitrave con inciso il nostro "fiore a 6 petali" tra il sole e la luna. Ho trovato in internet un'immagine:

http://www.pievedicusignano.it/fotovarie/p...0di%20Pieve.jpg

Ildebranda ha trovato la stessa raffigurazione su un edificio medioevale e al British Museum su una stele assira e mi chiedeva se fosse possibile in questa particolare occasione identificare il fiore con il pianeta Venere ...

Concordo pienamente con Flavius (vedere quote sopra ...) quando evidenzia come la nostra rosetta (detta anche Fiore della vita) sia in realtà legata al tema delle porte celesti, ovvero al passaggio dal mondo terreno a quello ultraterreno ... la disposizione dei fiori sembrerebbe confermarcelo: oltre che sulle aperture (porte e finestre) essi sono collocati "in alto" in punti significativi dell'edificio come chiavi di volta, vicino o sui capitelli delle colonne o sui rosoni delle chiese, ecco alcuni esempi:

http://angolohermes.interfree.it/Simbolism...eria_fiore.html

Quindi appare evidente, in tutti questi casi,la metafora dell'ascesa verso le porte del cielo

Ritornando ad Ildebranda ed alla sua rosetta "tra sole e luna" in realtà io non ho prove che la rosetta possa essere identificata con Venere (qualcuno ne sa qualcosa? ??? ) ma devo dire che SE FOSSE la metafora reggerebbe!

Mi spiego ... ho incontrato una simbologia analoga proprio grazie a Flavius Stilicho:

http://spazioinwind.libero.it/iconografia/...adelPassato.htm

dove si parla della simbologia del Giano bifronte nel Medioevo ... come metafora della PORTA DEL CIELO

Devo essere breve (scusatemi le inesattezze ...) come la porta del cielo è un varco che separa la vita mortale dalla vita eterna così IL PRESENTE E' UN VARCO TRA IL PASSATO ED IL FUTURO ( passato e futuro vengono raffigurati dalle 2 facce del GIANO o dai 2 san Giovanni)

quindi:

VITA TERRENA - PORTA CIELO - VITA ETERNA
PASSATO - PRESENTE - FUTURO

ma anche ... e qui chiedo consiglio a chi se sa più di me:

SOLE - VENERE - LUNA

visto che il pianeta Venere si riesce solo a vedere all'ALBA ED AL TRAMONTO è in un certo senso una specie di PASSAGGIO DAL GIORNO ALLA NOTTE ...

Sembrerebbe appartenere alla stessa famiglia di simboli ma ... non ho trovato nulla sull'argomento, se non in un quadro ottocentesco di Dante Gabriel Rossetti ( colto conoscitore di simbolismi antichi) raffigurante Astarte ( la Venere babilonese) tra Sole e Luna ... ed in cima al dipinto una stella rossa tra i 2 corpi celesti!

http://privat.ub.uib.no/bubsy/rossetti.gif

anche in una poesia, Rossetti affronta quest'argomento ...

http://blugoa.surjaring.it/index.php?id_selezionata=1197

scusate la logorrea!! :-/

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 19:25
 
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tessera
view post Posted on 14/5/2006, 18:18




Come spesso ho potuto verificare un simbolo assume significati diversi a seconda del contesto nel quale è inserito.
Personalmente non sono per decontestualizzare un simbolo dandogli valori assoluti.
Il caso di pieve di Cusignano è molto interessante, sia l'attribuzione di "venere" che di "porta celeste" sembrerebbero poter convivere in un'unica raffigurazione.

A proposito di venere: nei calendari ho trovato spesso rappresentata a fianco del mese di aprile una stella o un fiore, ho potuto notare che in questo mese la visibilità del pianeta è particolarmente evidente. Avete riscontri?

Edited by Janus (Ale) - 14/5/2006, 19:21
 
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view post Posted on 14/5/2006, 18:24
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Angelo

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Personalmente non sono per decontestualizzare un simbolo dandogli valori assoluti.
....A proposito di venere: nei calendari ho trovato spesso rappresentata a fianco del mese di aprile una stella o un fiore, ho potuto notare che in questo mese la visibilità del pianeta è particolarmente evidente. Avete riscontri?

Pienamente daccordo sulla necessità di non attribuire significati assoluti ai vari simboli, si rischia di cadere nei preconcetti e giudicare le cose sotto un'ottica deformata o parziale :-/
Anche da quello che mi hai scritto, sembrerebbe che il simbolismo di Venere in qualche modo vada quantomeno considerato: ho fatto una ricerchina in rete ... aprile è proprio il MESE DEDICATO A VENERE (almeno ... per i romani)

http://www.maat.it/livello2/aprile-01.htm

Ma l' idea di accostare Venere a questo mese è presente anche (da quei pochi minuti in cui ho potuto curiosare in internet) anche in età recente: vedi a Palazzo Schifanoia, Ferrara il Ciclo dei Mesi (1469-70) con in Aprile un bel "Trionfo di Venere"!

http://www.italica.rai.it/rinascimento/ico...a/prot_1100.htm
http://www.italica.rai.it/rinascimento/ico...a/prot_1100.pdf

Oltretutto, nella raffigurazione dei 2 San Giovanni solstiziali ( Evangelista-Dicembre e Battista-Giugno) ... mi riferisco a quel discorso su PASSATO-PRESENTE-FUTURO del post precedente ... in mezzo spesso viene messo anche SAN GIORGIO (la cui festa è in aprile !)

vale la pena di approfondire!! ;D

Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 09:40
 
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view post Posted on 14/5/2006, 19:27

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Salve.
Non ho fatto in tempo a leggere la pagina sul fiore a sei punte, tuttavia mi pare interessante.
Mi parrebbe che il fiore a sei punte nelle balaustre di San Clemente, come in quelle di altre chiese, possa essere messo in relazione con la porta dell’iconostasi che è appunto importante immagine della “porta del cielo” nell’organizzazione dell’iconografia della chiesa.
Poi, per quel che ne so, il tema della rappresentazione di Venere, o meglio, della sua stella, è anch’esso connesso a quello delle porte celesti.
Solo che, sempre per quella che è stata la mia ricerca, la questione presenta le complicazioni che spesso si ritrovano con i segni “astrali”.
Mi risulta comunque che la stella di Venere sia tradizionalmente quella a otto punte (vedere eventualmente i lavori di Pettinato sull’origine mesopotamica dei segni zodiacali, ecc…, ma la cosa si trova anche al tempo dei Romani, ecc…). Questo naturalmente è connesso con il fatto che il numero otto ricorre in diversi modi a proposito dei cicli astronomici di Venere.
Poiché allora Venere appare nel cielo al mattino ed alla sera, la sua presenza è riferibile al tema delle “porte del cielo” ovvero ai momenti dell’ingresso del sole nel cielo.
La stella a otto punte, poi, nel medioevo diventa la stella di Maria che è appunto “stella mattutina”, “ianua coeli”, ecc…
Ma c’è anche dell'altro.
Il fatto è che la rappresentazione della stella a otto punte - compresa in un cerchio, però - è, ancora in epoca medievale, (vedi “Simboli del Medioevo”, mi pare) un simbolo equinoziale (numero otto = Rinascita della vita, = La Grazia = Annunciazione).
Tuttavia, , per discutere del tema equinoziale e quindi di un altro genere di porta celeste, rimanderei semmai ad un prossimo intervento (sempre che questo sia di qualche interesse, naturalmente).
Ciao.
P.s.Però non ho afferrato bene la questione dei due San Giovanni con San Giorgio. Potrei avere ulteriori delucidazioni? Grazie sin da ora.

Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 09:35
 
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view post Posted on 14/5/2006, 22:12

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Mi è capitato di trovare questi due esempi. Non sono un gran ché, ma non ho trovato altro.

http://www.flybynews.com/bartjordan/venus.html
http://www.bico.com.au/gallery/categories/...ed/B7DETAIL.php

Ciao


Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 09:35
 
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view post Posted on 15/5/2006, 08:38
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Angelo

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P.s.Però non ho afferrato bene la questione dei due San Giovanni con San Giorgio. Potrei avere ulteriori delucidazioni? Grazie sin da ora.

Si tratta della ricerca che sto portando avanti, e questi sono gli ultimi sviluppi ... quindi prendili "con beneficio di inventario" devo ancora chiarirmi alcune cose ...

Sto facendo un inventario delle raffigurazioni dei due San Giovanni con particolare attenzione a quelli che vengono collocati sui portali e su finestre (per ovvi motivi che puoi intuire ... ;) )

In linea di massima in mezzo (come dicevi tu) c'è Cristo ... oppure un'immagine con significato equivalente, tipo:

1) l'agnello
2) una croce
3) IHS
4) Madonna con Bambino

tutte queste rappresentazioni hanno un significato ben preciso che, come dicevamo prima, si ricollega alla metafora PASSATO-PRESENTE-FUTURO, laddove Cristo è il presente
... ed in seconda istanza alla PORTA DEL CIELO

Mi è capitato però abbastanza spesso di trovare tra i due Giovanni il SAN GIORGIO DRAGOCTONO: sotto all'agnello o proprio da solo ...

Siccome la cosa, fatti i dovuti controlli capita abbastanza spesso ed in più parti d'Italia sto, in questo periodo, cercando di capire se c'è un nesso ???

In effetti, come il Sansone o l'Ercole, anche San Giorgio è figura cristologica (metafora del Cristo ...) ma c'è qualcosa che ancora non mi convince...


Ho una mezza idea ma ancora ci sto lavorando però ... e qui ritorno all'argomento del topic, San Giorgio potrebbe avere a che fare con il simbolismo di Venere e con aprile...

QUOTE
Tuttavia, , per discutere del tema equinoziale e quindi di un altro genere di porta celeste, rimanderei semmai ad un prossimo intervento (sempre che questo sia di qualche interesse, naturalmente).

Direi che potrebbe essere il momento opportuno per introdurre l'argomento! ;)
Mi spiego: San Giorgio POTREBBE simboleggiare ANCHE (e sottolineo l'anche perchè ho un'altra idea che mi frulla in testa ...) l'equinozio di primavera IN MEZZO AI 2 SOLSTIZI

Mi spiego meglio perchè sennò chi non se ne intende comincia a collassare :wacko:

San Giovanni Evangelista si festeggia in dicembre ed è senza dubbio metafora del SOLSTIZIO D'INVERNO

San Giovanni Battista si festeggia in giugno ed è il SOLSTIZIO D'ESTATE

San Giorgio (sarà un caso ???) si festeggia in APRILE ... a poca distanza dall'EQUINOZIO

E L'EQUINOZIO (MEGLIO ...LA PRIMAVERA) E' IL PASSAGGIO, LA PORTA TRA L'INVERNO E L'ESTATE

che tutti questi simboli non si ricolleghino allo stesso significato? ???



Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 15:01
 
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view post Posted on 15/5/2006, 13:07

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Mi sembra che la figura di San Giorgio abbia caratteristiche "solari" segnalate da diversi autori. Ho dato un'occhiata molto sommaria: ne parla (più o meno) Hani nel "Simbolismo del tempio cristiano" e ne parla anche Cattabiani nel suo libro sui "Santi d'Italia".
D'altra parte mi è capitato diverse volte di trovare chiamato in causa il dio Horus a proposito dell'iconografia di San Giorgio e il drago.
Considerando poi che si sta parlando di simboli, ti segnalo il portale di San Giorgio ad Argenta con il martirio del Santo sulla "ruota".
http://www.trigallia.com/grafica/pieve2.JPG

Non si vede gran ché ma ai due stipiti sono rappresentati i lavori dei mesi. Purtroppo non ricordo quali sono i due mesi in alto.
Ciao.

Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 14:58
 
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view post Posted on 15/5/2006, 14:01
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Angelo

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Ecco un intervento di sercostanzo ..


QUOTE
Si tratta della ricerca che sto portando avanti, e questi sono gli ultimi sviluppi ... quindi prendili "con beneficio di inventario" devo ancora chiarirmi alcune cose ...
Sto facendo un inventario delle raffigurazioni dei due San Giovanni con particolare attenzione a quelli che vengono collocati sui portali e su finestre (per ovvi motivi che puoi intuire ... )


Interessante interessante, c'è anche la commemorazione della decollatura di San Giovanni da tener presente se non erro il 29 agosto......

Rrileggerò io vostri post con calma, ritornando però al simbolo in origine trattato, oltre ad essere una costruzione geometrica di semplicità estrema e quindi facilmente riproducibile e assimilabile, ho trovato nelle mie ricerche che possa rappresentare il quadrilatero solstiziale del luogo ove si rinviene.
Mi spiego, per quanto siano tutti simili, le figure in questione, non hanno la suddivisione della circonferenza in 6 parti identiche.
I punti di intersezione variano e unendoli non si ottiene sempre la stessa figura geometrica.
In particolare orientando la figura con uno dei petali in alto, unendo i quattro punti a desta e sinistra del diametro verticale, si ottiene un rettangolo.
Le coordinate di tale rettangolo, ovvero SEN alfa ( angolo determinato dall'aver tracciato una diagonale ) varia in funzione della latitudine e con esso variano poi le dimensioni della chiesa o del tempio sul quale la figura spesso si trova.
Ad un occhio attento ( il discorso è complicato ma voi mi capite ) l'angolazione dei petali danno con precisione matematica la longitudine e la latitudine del posto e non si pensi che erano nozioni non conosciute dai nostri padri prima del 1700 ( soprattutto per la longitudine ) perchè da Eratostene in poi i saggi le hanno sempre masticate.

Riprenderò il discorso con calma


Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 15:37
 
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tessera
view post Posted on 15/5/2006, 14:05




QUOTE
Non si vede gran ché ma ai due stipiti sono rappresentati i lavori dei mesi. Purtroppo non ricordo quali sono i due mesi in alto.Ciao.

Lo stipite di destra inizia dall'alto col mese di Gennaio, seduto, piedi scalzi vestito con la solita palandrana.
Quello di sinistra inizia con Luglio che arrota la falce fienaia.
Interessanti per sviluppare il tema di San Giorgio sono anche:
- l'architrave con i due grifoni affrontati (vedi simbologia dei grifoni)
- le formelle ai lati dell'architrave che presentano due personaggi nudi con un copricapo molto particolare.
- inoltre il prolungamento dell'architrave a destra vede tre figure femminili (sulla falsa riga delle pie donne al tempio), a sinistra due telamoni uno a braccia alzate, l'altro segge il peso sulle spalle con il capi reclinato a destra.
Dovrei avere anche il testo dell'epigrafe incisa, ma mi serve più tempo per ritrovarla ;D
Interessante come si sta sviluppando il discorso, non importa se esce dal tema originale del post, potrebbero uscirne sviluppi allettanti.

Edited by Janus (Ale) - 15/5/2006, 15:37
 
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