Nuove ipotesi sul ciclo dell'Infanzia a Santa Maria foris portas a Castelseprio, Una discussione eterna

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Ermelinda
view post Posted on 13/12/2009, 20:06




Invito tutti a partecipare all'interessantissimo dibattito che da anni si svolge intorno al ciclo di Castelseprio: a che punto siamo della ricerca?

https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260730841.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260730972.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260731109.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260731111.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260731112.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260730971.jpg

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Edited by Ermelinda - 18/12/2009, 11:49

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Ermelinda
view post Posted on 13/12/2009, 21:51




Ecco la principale bibliografia, tratta dalla voce d'Enciclopedia scritta dalla Andaloro (mi scuso per le sottolineature)

https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260735093.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260735147.jpg

Riassumendo le proposte cronologiche sono:
entro la metà del VII secolo (Capitani D'Arzago) o terzo quarto dello stesso secolo (Bognetti);
tra la fine del VI e l'inizio del successivo (Toesca e De Francovich);
tra il VII e l'VIII secolo (Lazarev e Tselos); inizio VIII secolo (Peroni);
tra il IX e il X secolo (Grabar);
tardo VIII secolo (Schapiro), mentre anticipa alla seconda metà Giacomelli;
700 ca. (Morey e Nordhagen); 720 ca. (Wright); 750 ca. (Belting); 756-774 (Gioseffi); 800 ca. (Kitzinger, Leveto, Arslan);
al secondo quarto del X secolo (Weitzmann).

Se qualcuno che nel corso dei propri studi ha studiato in modo più approfondito questo straordinario ciclo pittorico ha voglia di prendere una posizione e argomentarla farà sicuramente cosa gradita.

Un saluto!
Ermelinda



 
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view post Posted on 14/12/2009, 19:38
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Angelo

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A questa ti rispondo nel week end .. troppo incasinato e troppo male al polso oggi (infortunio sul lavoro! :rolleyes: :wallbash.gif: )
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 14/12/2009, 23:43




Bell'argomento questo di Castelseprio..facciamo così, risolviamo prima la datazione di questi :templar: e poi passiamo a risolvere pure la questione di Assisi :woot: ...quindi ci ritiriamo a vita privata!! :perv: :perv: Ok, naturalmente scherzo, solo per dire che la questione è davvero interessante ma anche scoraggiante, per la difficoltà intrinseca del problema, e per la quantità di pareri autorevoli che sono stati addotti in merito.
Da parte mia non credo di poter apportare nulla alla discussione: anche al netto del mio dilettantismo, non mi sono mai occupato nello specifico di Castelseprio per un semplice motivo, non ho mai potuto vedere l'opera dal vivo e, considerato lo stato precario (seppur non disperato, come invece in S. Maria Antiqua) della pittura, questo rappresenta un passo assolutamente necessario. Ma l'argomento è troppo ghiotto :shifty: , e ciò premesso, visto che siamo su un forum, vorrei riassumere brevemente la questione per coloro i quali non siano addentro al problema. Gli affreschi di Santa Maria foris portas, sorgono in una piccola località (credo si tratti più che altro delle rovine) del Varesotto, Castelseprio. Sono stati ritrovati fortunosamente negli anni'50, sotto un intonaco quattrocentesco ed hanno rappresentato sin da subito un terribile enigma per gli studiosi di storia dell'arte. Si tratta, a farla breve, di un'opera di qualità assolutamente eccelsa, tale da sovrastare tutto ciò che è rimasto delle creazioni altomedievali, tanto che se non si fosse obbligati da questioni oggettive a datarla tra il VI ed il X secolo, si preferirebbe di gran lunga ancorarla a periodi molto più vicini al tardo-antico, anche se a dirla tutta nessuna sistemazione cronologica risulta soddisfacente. Seguendo l'analisi della Romanini, il ciclo dell'Infanzia, proveniente come a S. Maria Maggiore da testi apocrifi diffusi soprattutto in oriente (ma non del tutto sconosciuti in Occidente), mostra una concezione dello spazio prospettica ed illusionistica assolutamente classica; ma è un'opera, d'altra parte, totalmente pervasa di quella vita spirituale ed interiore assente in quel linguaggio eloquente. Una specie di “scherzo della storia”, insomma. Impossibilitati a datarlo per via di confronto stilistico, gli storici hanno cercato appiglio in questione iconografiche o in particolari accessori. La presenza di scritte in greco, un greco “latinizzato” molto particolare, la tematica vagamente antiariana; alcuni graffiti, delle date sulle tegole del tetto, tutte questioni buone al massimo a segnare il termine ante quem o a dare degli orientamenti di massima.
Ora quello che mi chiedo io, da profano: è davvero possibile datare in maniera non aleatoria gli affreschi di Santa Maria foris portas? Perché il problema, quando si tratta di opere d'influsso bizantino è sempre il solito: i termini di confronto sono in massima parte scomparsi; allora qual'è il metodo da seguire? Ci dobbiamo accontentare di farci guidare dalla logica delle cose, seguendo l'unica traccia che abbiamo a riguardo, ovvero la storia delle opere romane? In tal caso, mi fa piacere vedere che un conoscitore delle cose romane come Nordhagen abbia preferito il periodo a cavallo del sec. VIII, perché dovendo scegliere il periodo “più adatto” per un'opera così profondamente erudita e così profondamente “greca”, non potremmo che scegliere un periodo che conosciamo come fortemente pervaso da correnti “ellenistiche” e da massicci apporti di intellettuali provenienti da quell'area culturale. Eppure, ciò che vediamo in S. Maria Antiqua è così diverso! :huh: Allora va cercato comunque il referente stilistico più vicino, dal quale dirimere poi un “filo rosso” che riesca a portarci a questa piccola chiesetta delle colline lombarde? In tal caso ha forse ragione la Romanini a legare l'affresco alle opere più raffinate del tardo antico da S.Vittore in cielo d'oro in avanti. Un'avanti che però possiamo solo ipotizzare, perché privo di opere reali.
Non sono domande retoriche si badi, sono riflessioni di un ignorante del campo un po' scoraggiato davanti alla difficoltà della materia :wacko: e dalla scarsità di fonti :sick: ! Però non ho letto le analisi di Kitzinger, Lazarev ecc. non ho nemmeno mai studiato sistematicamente l'Arte bizantina, per cui per ora parlo per “sentito dire”: peraltro una lezione di "metodo" davanti a casi come questi sarebbe sicuramente molto utile.

CITAZIONE
troppo incasinato e troppo male al polso oggi (infortunio sul lavoro!

Spero niente di grave, naturalmente...auguri di pronta guarigione!

Saluti
 
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Ermelinda
view post Posted on 15/12/2009, 11:57




Mi unisco subito anch'io agli auguri di pronta guarigione per Ale.

Grazie poi a Marco per il compendio, che io mi scuso di non aver fatto.
Se vi può interessare, ed essere utile, riporto brevemente le principali ipotesi.

Partiamo dalla miccia che ha fatto propagare l'incendio:

Weitzmann (1951): propone una datazione entro la prima metà del X secolo, espressamente primo quarto. Si tratterebbe di un artista costantinopolitano della Rinascenza Macedone, infatti propone confronti con il panneggio delle figure della Bibbia di Leone (prima metà X secolo) e con il cosiddetto "contorno a punta di lancia" delle pieghe degli abiti che si vede anche nelle Omelie di san Gregorio Nazianzeno (ottavo decennio IX secolo); a ciò si aggiungono i motivi "inseriti" (citazioni dalle opere pagane antiche: es. il gesto del dubbio) di cui l'arte d'età macedone è piena e i fraintendimenti spaziali e prospettici, ripresi in modo inconsapevole dai modelli antichi (vedi l'ambientazione architettonica dell'Annunciazione).

Capitani D'Arzago (1948): il programma iconografico viene considerato un riflesso diretto di uno dei cicli narrativi monumentali creati per i martyria della Palestina in epoca paleocristiana con parentele significative nei confronti del ciclo cristologico raffigurato negli avori della cattedra di Massimiano, della metà del VI secolo.

De Francovich (1951, 1954): le pitture lombarde sarebbero un esempio dello stile siriaco-narrativo dei vangeli provenienti dalla Siria, stile ripreso dall'arte monastica del VI e VII secolo. Trova poi confronti con i piatti argentei d'epoca eracliana e con gli affreschi di quel secolo di Santa Maria Antiqua.

Lazarev (1953): propone l'attribuzione a un artista costantinopolitano operante tra la fine del VII secolo e i primi anni del successivo. Vede confronti col Salterio di Parigi e con il Rotolo di Giosuè, che sarebbero per lui copie del VII secolo (ovviamente è un'ipotesi molto discutibile); oltreché con i mosaici pavimentali del Gran Palazzo di Costantinopoli e i piatti argentei degli ateliers metropolitani.

Morey (1952): contrasta con la datazione di Weitzmann al X secolo, per lui l'impressionismo libero di Castelseprio testimonierebbe l'ipotesi cronologica al tardo VII secolo, si appoggia alla scena dell'Annunciazione di Santa Maria Antiqua (quella della navata centrale). Sposta poi l'attenzione in Egitto, come Bognetti e Capitani D'Arzago vi vede uno stile alessandrino.

Kitzinger (1962): Kitzinger non scriverà mai un articolo su Castelseprio, mai prenderà una posizione, si limita solo a dire che potrebbe essere esponente della cultura greca dell'inizio del IX secolo, ma in tal caso bisognerebbe ricostruirne l'originario per interpolazione, cioè immaginandoselo in base all'evoluzione che avrà l'arte bizantina appena dopo la fine della crisi iconoclastica.

De Spirito (1998): ipotizza un artista costantinopolitano aggiornato allo stile carolingio (contatti col Salterio di Utrecht e con i mosaici del catino absidale e dell'arco del bema di Santa Sofia a Istanbul. Per questo ultimo confronto si veda anche Bertelli 1988).

Peroni (1983): propone un interessante confronto con le sinopie della chiesa di san Salvatore a Brescia (Viaggio a Betlemme); mentre la Davis-Weyer (1987) con i fregi della decorazione di San Giovanni a Mustair, che la studiosa data all'829.

Grabar (1954): chiama in causa il nimbo crociato di Cristo (i cui bracci oltrepassano il perimetro del cerchio) e la singolare ubicazione di un ciclo dell'Infanzia nell'abside, sostenendo che sarebbero tratti caratteristici della figuratività carolingia e ottoniana (discorso lungo, ma verosimilmente non utile).

Romanini (1988): l'esempio più prossimo sarebbero gli affreschi con scene idilliache che decorano l'interno di una tomba a inumazione in San Giovanni in Conca a Milano, propone quindi una datazione al tardo VI o inizio VII secolo.

Leveto (1985): importante lavoro, si tratta di una tesi di laurea. Rimango a disposizione per approfondimenti; mi limito a dire qui che propone una datazione nei primi anni del IX secolo attraverso lo studio principalmente del panneggio (che appare singolarmente costruito tramite la giustapposizione di segmenti triangolari, come l'encausto sinaitico con san Pietro, anche qui di datazione controversa); si occupa poi dello studio iconografico delle scene mancanti.

Aggiungo che recentemente Petoletti ha proposto come terminus ante quem per tutti i graffiti l'869 (si fa riferimento a Tadone, vescovo di Milano tra l'860 e l'868).


Ovviamente se i grandi nomi che qui sono stati menzionati (ma ve ne sono tanti altri) non sono riusciti a dare una risposta che si possa poggiare su salde basi, non sarà in questa sede che sconvolgeremo la ricerca. Penso però che possa essere utile a tutti una visione più specifica dello straordinario ciclo pittorico di Santa Maria foris portas, perciò resto a disposizione per qualsiasi domanda, nella speranza ovviamente che sia alla mia altezza, cioè bassezza.

Se siete interessati a vedere le opere citate, soprattutto della Rinascenza Macedone, fatemelo sapere che le riporto.

Un saluto!

Edited by Ermelinda - 18/12/2009, 10:47
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 15/12/2009, 18:14




CITAZIONE
Grazie poi a Marco per il compendio, che io mi scuso di non aver fatto.
Se vi può interessare, ed essere utile, riporto brevemente le principali ipotesi.

Figurati, grazie a te dell'utilissimo compendio delle ipotesi, hai il dono della sintesi!! ^_^

CITAZIONE
Se siete interessati a vedere le opere citate, soprattutto della Rinascenza Macedone, fatemelo sapere che le riporto.

Magari, è stata un'esperienza traumatica cercare in passato opere di questo genere in rete!! Tanto per dire, di opere capitali come la Trasfigurazione di Santa Caterina al monte Sion, o dei pannelli di San Demetrio a Salonicco ho trovato solo foto a risoluzione inutile per le analisi stilistiche. Dunque, qualunque foto tu abbia, sarà più che gradita!!

Se è ti è seccatura postarle tutte con imageshack puoi pure fare un file zip e spedirmelo/spedircelo via email (se non supera i 500k puoi persino allegarlo tramite il file hosting).


CITAZIONE
Aggiungo che recentemente Petoletti ha proposto come terminus ante quem per tutti i graffiti l'869 (si fa riferimento a Tadone, vescovo di Milano tra l'860 e l'868).

Ma è confermato? Perché io avevo letto del graffito del tempo di Arderico vescovo (936-948)

Saluti
 
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Ermelinda
view post Posted on 15/12/2009, 18:36




I graffiti sono diversi, vedi la tesi (di dottorato, non l'avevo precisato) della Leveto:
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260898286.jpg
https://image.forumfree.it/5/1/0/4/3/1/3/1260898309.jpg

Marco Petoletti è un autorevole prof. della Cattolica del Sacro Cuore di Milano, non so, io non mi sento di smentirlo. Resta comunque l'ultima ipotesi proposta è per questo l'ho riportata ;) .

Ora scusami ma devo scappare, farò il file promesso!
Ciao!
 
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view post Posted on 15/12/2009, 19:03
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Angelo

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CITAZIONE
Spero niente di grave, naturalmente...auguri di pronta guarigione!

Sì .. in via di guarigione: grazie ad entrambi! Avete presente le pinzatrici grosse (quelle per rilegare i piccoli libri e le tesine)? Ebbene, nella fretta .. mi sono pinzato una mano!! .. e pure a fondo: la puntina é entrata per almeno un centimetro nella carne! :ph34r:
Me la son dovuta togliere dalla mano con le forbici da solo (tipo Rambo) perché ero solo in ufficio, dopodiché son caduto a terra svenuto .. per fortuna senza grosse ammaccature. Ora va meglio, anche se i muscoli sono ancora indolenziti! Ovviamente ho il segnettino del "morso di una vipera" che fa bella mostra sul palmo della mia mano .. una bella esperienza! ;)

Tornando alla discussione, una curiosità: é stata fatta anche un'analisi stilistica del tessuto murario che ospita gli affreschi? Magari anche da questo si potrebbe capire qualcosa ... ^_^

CITAZIONE
Ora scusami ma devo scappare, farò il file promesso!

Se é MOLTOMOLTO grosso, ti consiglio di uploadare tutto su Rapidshare o Megaupload .. é comodissimo! :B):
 
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Ermelinda
view post Posted on 15/12/2009, 19:12




cavolo mi dispiace per la brutta vicenda...

Velocemente: riguardo alle iscrizioni, detta come l'ho detta non ha senso, a meno che Tadone non fosse un veggente, chiedo delucidazioni al mio Prof, perchè confesso che quella lezione l'avevo persa.
Poi, almeno i ms. della BNF sono tutti su Mandragore (http://mandragore.bnf.fr/jsp/rechercheExperte.jsp), quindi potete vedervi l'Omeliario di Gregorio Nazianzeno (gr. 510) e il Salterio (gr. 139), entrambi molto importanti.

Per il resto ci aggiorniamo!

Ah gli studi sull'architettura, tessuto murario, stratificazione degli intonaci, etc, sono moltissimi... è però un discorso che io personalmente non sono in grado di affrontare (e non mi interessa). Se volete vi informo sulla bibliografia degli studi.

Ancora buona serata!
E.
 
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view post Posted on 15/12/2009, 19:17
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Angelo

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Ah gli studi sull'architettura, tessuto murario, stratificazione degli intonaci, etc, sono moltissimi... è però un discorso che io personalmente non sono in grado di affrontare (e non mi interessa). Se volete vi informo sulla bibliografia degli studi.

Volentieri! E' sempre un argomento interessante!
Buona serata anche a te! ;)
 
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Ermelinda
view post Posted on 16/12/2009, 16:12




Ho crato gli archivi con le immagini, solo che sono piuttosto grossi e non so come inviarli... tenete presente che io ho Linux ma che non lo so usare di fatto, me l'ha messo mio fratello ma non so scaricarmi i programmi e lui tornerà solo per Natale. Se volete ve li invio via mail, ma non so gli indirizzi.
Fatemi sapere,
Ermelinda
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 16/12/2009, 16:42




Anche se non mi occupo direttamente di linux sono un tecnico dei computer, di mestiere... Se ti serve qualcosa posso provare ad aiutarti. Intanto ti ho mandato l'email!!
 
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Ermelinda
view post Posted on 16/12/2009, 17:20




Grazie, lo terrò presente ;)

Intanto ti sto inviando il materiale sulla casella di gmail.
Ciao!
 
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Ermelinda
view post Posted on 16/12/2009, 17:39




Fammi sapere se ti sono arrivati...

Non sono tutte, ma per ora sono riuscita a mettere insieme queste.
Spero di possano essere d'aiuto, non so quale sia il tuo specifico ambito di competenza, ma so che tranne gli storici dell'arte che si occupano di Medioevo, gli altri studiosi tendono a volte a snobbare la miniatura, invece bisognerebbe sempre considerarla un punto di partenza perchè è spesso il principale veicolo di trasmissione delle nuove tendenze artistiche. Ma lo saprai già, quindi buoni manoscritti!

Ciao!
E.
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 16/12/2009, 19:58




Colgo l'occasione per ripeterti il ringraziamento, davvero una serie d'immagini interessantissime :woot: , la maggior parte per me inedite. Ahimé, come gli altri del forum sanno, non ho ambiti specifici di competenza, in quanto sono uno studente di Lettere, quindi ho affrontato la storia dell'arte (medievale e moderna) solo a livello generale. In compenso ho una forte passione per l'argomento (si :rolleyes: , direi che è proprio una grande passione)!!
Per questo ti dicevo che non ho mai dato esami di Bizantina, o come sarebbe utile adesso, di storia della Miniatura. D'accordissimo sull'importanza della stessa, i codici viaggiavano molto più facilmente degli artisti, e spesso erano direttamente i modelli delle opere. Tuttavia sono un pò a malpartito su come confrontare stilisticamente due media così diversi, anche come stato di conservazione (alcune miniature sono perfette...magari avessimo i cicli in questo stato!). Dunque ti dovrai accontentare di un'opinione un pò...da bar (da parte mia almeno!) :unsure: .
 
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79 replies since 13/12/2009, 20:06   5389 views
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