Bell'argomento questo di Castelseprio..facciamo così, risolviamo prima la datazione di questi
e poi passiamo a risolvere pure la questione di Assisi
...quindi ci ritiriamo a vita privata!!
Ok, naturalmente scherzo, solo per dire che la questione è davvero interessante ma anche scoraggiante, per la difficoltà intrinseca del problema, e per la quantità di pareri autorevoli che sono stati addotti in merito.
Da parte mia non credo di poter apportare nulla alla discussione: anche al netto del mio dilettantismo, non mi sono mai occupato nello specifico di Castelseprio per un semplice motivo, non ho mai potuto vedere l'opera dal vivo e, considerato lo stato precario (seppur non disperato, come invece in S. Maria Antiqua) della pittura, questo rappresenta un passo assolutamente necessario. Ma l'argomento è troppo ghiotto
, e ciò premesso, visto che siamo su un forum, vorrei riassumere brevemente la questione per coloro i quali non siano addentro al problema. Gli affreschi di Santa Maria foris portas, sorgono in una piccola località (credo si tratti più che altro delle rovine) del Varesotto, Castelseprio. Sono stati ritrovati fortunosamente negli anni'50, sotto un intonaco quattrocentesco ed hanno rappresentato sin da subito un terribile enigma per gli studiosi di storia dell'arte. Si tratta, a farla breve, di un'opera di qualità assolutamente eccelsa, tale da sovrastare tutto ciò che è rimasto delle creazioni altomedievali, tanto che se non si fosse obbligati da questioni oggettive a datarla tra il VI ed il X secolo, si preferirebbe di gran lunga ancorarla a periodi molto più vicini al tardo-antico, anche se a dirla tutta nessuna sistemazione cronologica risulta soddisfacente. Seguendo l'analisi della Romanini, il ciclo dell'Infanzia, proveniente come a S. Maria Maggiore da testi apocrifi diffusi soprattutto in oriente (ma non del tutto sconosciuti in Occidente), mostra una concezione dello spazio prospettica ed illusionistica assolutamente classica; ma è un'opera, d'altra parte, totalmente pervasa di quella vita spirituale ed interiore assente in quel linguaggio eloquente. Una specie di “scherzo della storia”, insomma. Impossibilitati a datarlo per via di confronto stilistico, gli storici hanno cercato appiglio in questione iconografiche o in particolari accessori. La presenza di scritte in greco, un greco “latinizzato” molto particolare, la tematica vagamente antiariana; alcuni graffiti, delle date sulle tegole del tetto, tutte questioni buone al massimo a segnare il termine ante quem o a dare degli orientamenti di massima.
Ora quello che mi chiedo io, da profano: è davvero possibile datare in maniera non aleatoria gli affreschi di Santa Maria foris portas? Perché il problema, quando si tratta di opere d'influsso bizantino è sempre il solito: i termini di confronto sono in massima parte scomparsi; allora qual'è il metodo da seguire? Ci dobbiamo accontentare di farci guidare dalla logica delle cose, seguendo l'unica traccia che abbiamo a riguardo, ovvero la storia delle opere romane? In tal caso, mi fa piacere vedere che un conoscitore delle cose romane come Nordhagen abbia preferito il periodo a cavallo del sec. VIII, perché dovendo scegliere il periodo “più adatto” per un'opera così profondamente erudita e così profondamente “greca”, non potremmo che scegliere un periodo che conosciamo come fortemente pervaso da correnti “ellenistiche” e da massicci apporti di intellettuali provenienti da quell'area culturale. Eppure, ciò che vediamo in S. Maria Antiqua è così diverso!
Allora va cercato comunque il referente stilistico più vicino, dal quale dirimere poi un “filo rosso” che riesca a portarci a questa piccola chiesetta delle colline lombarde? In tal caso ha forse ragione la Romanini a legare l'affresco alle opere più raffinate del tardo antico da S.Vittore in cielo d'oro in avanti. Un'avanti che però possiamo solo ipotizzare, perché privo di opere reali.
Non sono domande retoriche si badi, sono riflessioni di un ignorante del campo un po' scoraggiato davanti alla difficoltà della materia
e dalla scarsità di fonti
! Però non ho letto le analisi di Kitzinger, Lazarev ecc. non ho nemmeno mai studiato sistematicamente l'Arte bizantina, per cui per ora parlo per “sentito dire”: peraltro una lezione di "metodo" davanti a casi come questi sarebbe sicuramente molto utile.
CITAZIONE
troppo incasinato e troppo male al polso oggi (infortunio sul lavoro!
Spero niente di grave, naturalmente...auguri di pronta guarigione!
Saluti