Ciao a tutti! Ringrazio anche qui damadelcielo, sul cui forum ho avuto l' "illuminazione" ...
http://ilcastellomedievale.forumfree.net/?t=14206654Mi rivolgo soprattutto a Flavius, visto che é stato lui a segnalarmi quello stupendo libro del De Santillana: "Il Mulino di Amleto"
Allora ... piccolo riassunto: secondo il De Santillana negli antichi miti di civilta di ogni parte del mondo sono rimaste le "tracce" dei mutamenti della volta celeste ...
Per la gente primitiva, il Cielo era Dio ( non a caso i sette pianeti, ed i giorni della settimana, portavano il nome di sette divinità) e, secondo il De Santillana, tutte le mitologie (compresa quella a noi nota degli antichi greci) cercavano di spiegare "con delle favolette" la storia dei fenomeni celesti ...
Nel suo libro, si va a scavare nelle mitologie (dalle nordiche fino a quelle degli Indù, passando per l'Odissea di Ulisse e la figura di Amleto) e si scova un'inquietante radice comune: una leggenda comune, in cui si parla di una gigantesca macina da mulino che gira in continuazione ...
... solo un super-uomo può romperla, se lo farà ... farà cominciare una nuova era!
Santillana dimostra che la macina é la volta celeste, che continua a girare (come la ruota di un mulino) intorno al suo fulcro, che OGGI é la stella polare (notare infatti che le due costellazioni nei pressi della polare sono chiamati Grande e Piccolo Carro ... ed é risaputo che gli antichi mulini erano a trazione animale ...)
Beh ... se il Mulino é il Cielo, cosa lo può fermare? Per il De Santillana gli antichi stavano descrivendo il fenomeno della PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI (per la quale nel corso dei millenni "il centro del Cielo" (il Nord) cambia di posizione e si colloca in un diverso punto della volta celeste (oggi appunto la stella polare)
La cosa era avvertita dagli antichi soprattutto perché officiavano i loro riti nei giorni di solstizi ed equiniozi (e soprattutto all'alba dell'equinozio di primavera): ebbene ... ad ogni "rottura del Mulino" il sole non sorgeva più nella costellazione in cui si trovava da millenni ma ... in quella prima!
Per loro, quindi, finiva un'era (si rompeva un Mulino ed un altro iniziava a "macinare")
Questo é documentato già più volte, da quando é stata inventata la scrittura:
- ai tempi degli Indù e fino agli Assiri eravamo nell'
Età del Toro (il sole all'equinozio di primavera, sorgeva nel Toro)
- nell'antico testamento eravamo nell'
età dell'Ariete ( la primavera iniziava nella costellazione dell'Ariete: ne rimane memoria nei segni zodiacali, che iniziano proprio con Marzo-Ariete)
- nell'età dell'Imperatore Augusto entriamo (come disse il famoso presagio di Virgilio) nell'
Età dei Pesci nella quale (ancora per 100 anni) siamo tutt'ora
- prossimamente su questi schermi ... l'
età dell'Acquario!
Dopo questa lunghissima digressione: ecco cosa ho scoperto grazie a damadelcielo (un nome decisamente appropriato visto l'argomento!
): nel medioevo sopra le mura di castelli e soprattutto chiese erano spesso raffigurati dei "Giochi" (tipo gli scacchi, il labirinto o appunto il Filetto)
http://www.duepassinelmistero.com/La%20Triplice%20Cinta.htmOgnuno di essi aveva un suo significato simbolico, e per esempio il filetto (secondo il Guenon) rappresentava i tre stati dell'iniziazione, ovvero i "tre mondi": terrestre, sotterraneo e celeste ...
Ora: se però il filetto era (in quasi tutte le lingue!!) anche chiamato Mulino: non é che invece si tratta di una metafora cosmologica?http://it.wikipedia.org/wiki/Mulino_(gioco)
http://www2.polito.it/didattica/polymath/h...tto/Filetto.htmUna variante un po' più complessa del filetto è il Mulino le cui origini risalgono sempre a più di duemila anni fa. Due giocatori hanno a disposizione 9 pedine e, nella prima fase del gioco, a turno, collocano sulla scacchiera vuota le loro pedine, una alla volta, in un qualsiasi punto vuoto. Quando un giocatore forma una fila di 3 pedine in linea retta, cioè un mulino, ha diritto a togliere dalla scacchiera una pedina dell'avversario. Soltanto le pedine che formano mulino non si possono più toccare.
Quando tutte le pedine sono state sistemate sulla scacchiera i giocatori proseguono spostando a turno una qualsiasi delle loro pedine in un punto vuoto adiacente a quello in cui si trova, cercando sempre di fare mulino e quindi di togliere una pedina all'avversario. Si tenga presente che un mulino si può fare e disfare tante volte quante si vuole e ogni volta che si riforma si può togliere una pedina all'avversario, evitando sempre di toccare quelle che formano i suoi mulini. Si vince quando l'avversario rimane con due pedine oppure tutte le sue pedine sono bloccate e non può più muoversi.Quindi ... un mulino che continua a girare (perché questo dovrebbe essere l'effetto del gioco) fino a quando uno dei giocatori non vince!
Ora ... la cosa carina é la forma del cosiddetto
"doppio mulino" ("double moulin")
http://fr.wikipedia.org/wiki/Jeu_du_moulinDans la configuration ci-contre, la position des rouges est très avantageuse. On y observe la situation du « double-moulin » puisque l'ouverture par le bas du moulin de droite ferme aussitôt un autre moulin, mouvement qui peut se répéter et offre à chaque fois un pion bleu aux rouges ...
Les pions bleus de gauche auraient besoin de deux temps pour constituer un moulin : monter l'un puis glisser un autre à sa place. Certes, les pions bleus de droite sont intouchables car alignés, mais, au moindre mouvement de ce côté, le moulin sera détruit.
... si tratta di una posizione di "scacco" che é molto vicina alla vittoria: spostando una delle pedine rosse, s'innesca un movimento rotatorio che (creando nuovi mulini) distrugge l'avversario.
Ebbene: la posizione delle pedine rosse é davvero molto simile a quella del Grande e del Piccolo Carro (quello della Stella Polare): da sempre custodi della rotazione del cielo e "macine" del mulino!