Le "Marcolfe" (teste apotropaiche scolpite sui muri) e i lupi mannari, Legami col simbolismo del Lupo Mannaro

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/1/2012, 15:43
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Ciao a tutti! Inserisco alcune considerazioni fatte su un altro forum .. Tutto é nato scoprendo che le teste antropomorfe (visibili un po' in tutta italia sulle case rurali) vengono in Emilia chiamate le "marcolfe" ..

MOLTO interessante l'etimologia del nome "marcolfa"!
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcolfa

Marcolfa-Doccia-rif-Cap-cel



È il femminile dell'antico nome germanic Markulf, composto da mark, "confine", e wolf, "lupo". Significa "colei che custodisce i confini"

.. ed in effetti le teste apotropaiche avevano proprio la funzione di "proteggere i confini" della casa dai pericoli esterni!

Innanzitutto ho trovato un ebook decisamente interessante:
http://altoreno3.interfree.it/mummie/CATALOGO.pdf

.. magari si tratta di una coincidenza (Marcolfo era un nome molto diffuso .. e "Marcolfa" era anche il nome delle moglio del famoso Bertoldo (quello di Bertoldino e Cacasenno..)
... però ci sono alcuni elementi che mi fanno pensare che il nome non sia casuale e costituisca un retaggio di tradizioni antichissime (legate alle invasioni barbariche?)

Tradurre "Marcolfa" come "colei che custodisce i confini" é un po' generico, visto che il termine é composto da mark, "confine", e wolf, "lupo".
Direi che più precisamente il termine potrebbe essere tradotto come "lupo a guardia del confine"
In che senso? Il richiamo più immediato sarebbe col "cane da guardia" .. come se le teste delle Marcolfe fossero lì a "far la guardia" alle case.

In realtà probabilmente ci può essere dietro un simbolismo più complesso, legato al ruolo attribuito in tutte le civiltà indoeuropee al cane ed al lupo: i custodi dell'ingresso nell'orltretomba ..
http://books.google.it/books?id=CZccAQAAIA...zCA&redir_esc=y

.. basti pensare al mitico Cerbero, custode dell'Ade..
http://it.wikipedia.org/wiki/Cerbero
.. ma anche al mostruoso lupo Fenrir della mitologia norrena
http://it.wikipedia.org/wiki/Fenrir

Questo mostro divoratore dalla bocca enorme ..

la mascella inferiore toccherà il suolo e quella superiore il cielo: ma se ci fosse altro spazio, la spalancherebbe ancora di più.

.. e con le fauci sempre aperte ..

Durante questa operazione Fenrir tentò a più riprese di azzannare i suoi carcerieri, tanto che gli infilarono una spada tra le due mascelle, in modo che non riuscì più a chiuderle. Da allora Fenrir rimane incatenato sull'isola, e così dovrà rimanere sino alla fine del mondo

... sembra avere delle similitudini con l'iconografia medievale del Leviatano, un mostro dalla bocca smisurata che ingoia le anime dei dannati.

lev



Questa é un'iconografia che troviamo spesso nelle chiese medievali (soprattutto sulle colonne d'ingresso) e rappresenterebbe "la porta dell'inferno"
http://books.google.it/books?id=zQjqJXZrmD...nime%22&f=false


xpuente



Ma cosa c'entrerebbero le nostre Marcolfe? Esse non sarebbero da identificarsi col cane infernale ma con le anime nella sua bocca! Come si vede nel pdf elencato all'inizio in altre zone dell'emilia le marcolfe hanno un altro nome ...



Nell'ambito di queste rappresentazioni è non di rado usato, per identificare questi volti di pietra, il termine lizzanese "mummie", vocabolo peraltro testimoniato per la prima volta, in forma scritta, solo nel numero 4 (anno 1968) della rivista lizzanese "la Musola" e senza riferimento all'Antico Egitto: "Il termine mummie non ha nessuna corrispondenza, naturalmente, con l'antico Egitto, se non forse perché la fissità di questi volti di pietra può ricordare quelli ieratici e impassibili raffigurati sui sarcofagi dei faraoni" (A. BIAGI, op. cit., p. 19).
Assai meno da escludere, anche se decisamente si tratta di un’ipotesi più macabra, è una derivazione dal termine "mummia" utilizzato per indicare i corpi dei morti i cui tessuti molli sono riusciti a conservarsi per essiccamento. Comune a molte maschere di pietra e al volto di questi morti è, infatti, una mimica bloccata e non di rado preoccupante...


... in altre parole le mummie e le marcolfe sarebbero delle rappresentazioni in pietra dei volti dei morti (da allontanare apotropaicamente dalla casa) ed entrambi questi nomi ne conferemerebero l'origine infernale! :)

CITAZIONE
Tradurre "Marcolfa" come "colei che custodisce i confini" é un po' generico, visto che il termine é composto da mark, "confine", e wolf, "lupo".
Direi che più precisamente il termine potrebbe essere tradotto come "lupo a guardia del confine"

Sempre nel pdf qui sopra ho trovato questo passo ..

nei sarcofaghi romani il cane è posto a vigilare il riposo del morto e nelle case romane non era difficile osservare riproduzioni del cane da guardia

.. vista la somiglianza simbolica tra cane e lupo, viene davvero da pensare che il "confine" fosse quello con l'oltretomba!
Volevo però fare una precisazione: Ieri ho parlato del mostro Leviatano , rappresentato nel medioevo nell'atto di ingoiare le anime. La sua iconografia si confonderebbe con quella (come dicevo ieri) del mostro delle Porte dell'inferno, sempre "psicofago" ..
Che si tratti di una "contaminazione" tra vari miti é evidente: il Leviatano era un pesce, mentre il mostro "ghiottone" aveva le fattezze di un leone o al massimo di un drago!!

civauxDragon


A bicorporeal dragon (symbolising Hell ) swallowing a damned soul at Civaux (Vienne)
da www.beyond-the-pale.org.uk/column.htm




Si tratta dello stesso simbolismo che troviamo nei capitelli "mangiatori di colonne" romanici ..

xcunault



.. iconografia che troviamo significativamente anche con un lupo al posto del leone, a conferma dell'equivalenza dei due simbolismi ..


xpuente



Detail of mediæval house in Chinon (Indre-et-Loire)



.. ma perché un LEONE? Non é un simbolo SOLARE?
.. perché il demonio stesso era anche descritto come un "leone ruggente" che divora le anime .. come vedete qui!
http://books.google.it/books?id=J76iT4WyBr...2divora&f=false

Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. (1 Pt 5,8)


D'altra parte (almeno nel mediterraneo) il lupo ed il leone sembrano condividere insieme sia un simbolismo solare che uno ctonio, infero (Cattabiani - Bestiario: dialoghi sugli animali simbolici p.12)
Mi viene da pensare che la cosa sia legata al simbolismo del sole ed al suo "viaggio nell'oltretomba" invernale ..
D'altra parte, entrambi questi animali sono stati rappresentati proprio nell'atto di "mangiare il sole" in miti antichi .. germanici nel caso del lupo ..
http://books.google.it/books?id=dnB4MzzAXO...2divora&f=false
.. alchemici nel caso del cosiddetto "leone verde"!

SONETTO2



Viene da pensare quindi a quello che scrive Réné Guénon nel suo "Simboli della Scienza Sacra" a proposito del mostro "ghiottone" divoratore di colonne...
http://lamelagrana.net/wp-content/uploads/...ienza-sacra.pdf

Il simbolismo, secondo il Guenon sarebbe quindi legato alle Porte ed alla Janua Coeli ... e non a caso le nostre Marcolfe si trovano spesso su architravi e aperture!

CITAZIONE
Ma cosa c'entra una figura mostruosa con la Porta del Cielo? Il fatto é che (pur essendo un mostro) non avrebbe (solo) valenze negative: il "mostro ghiottone" rappresenterebbe l' "Identità Suprema" ... il Dio che tutto assorbe e tutto ributta fuori: il Creatore ed il Distruttore di tutte le cose! ... o meglio il "Trasformatore"! :P

Sempre secondo il Guenon, tale simbolismo é appunto accostabile anche a quello del Sole (che ci dona la vita .. e verso cui voliamo da morti) ... ed infatti non a caso il Leone rappresenta la "nostra stella" ma anche questo strano mostro fagocitatore!



Edited by Janus (Ale) - 1/2/2012, 20:08
 
Web  Top
view post Posted on 1/2/2012, 17:46
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Ciao a tutti! Sono ritornato su questo argomento perché ho trovato un altro elemento interessante ...

CITAZIONE
Tradurre "Marcolfa" come "colei che custodisce i confini" é un po' generico, visto che il termine é composto da mark, "confine", e wolf, "lupo".
Direi che più precisamente il termine potrebbe essere tradotto come "lupo a guardia del confine"

Le stesse identiche parole, ugualmente associate compaiono (in una versione italianizzata) nel termine "Marcalupo". Si tratta di un termino utilizzato per indicare in Calabria il Lupo Mannaro. Putroppo ho trovato solo questa breve definizione ..
http://tearsofangel.forumfree.it/?t=32876883

Creatura molto pelosa con testa di orso o gorilla e delle lunghe e grosse unghie. Si dice che viva nelle campagne del Sud Italia. Di notte vaga per le campagne graffiando i portoni delle case dei cacciatori per vendicarsi, in seguito si odono delle urla...I marcalupo si nutrono di umani e mammiferi di grossa taglia ed è proprio grazie a quest'alimentazione che si devono le loro sembianze umane.
Quando la gente cammina durante la notte il marcalupo li segue, si nasconde nelle loro ombre per poi aggredirli di sorpresa.


Ci sono molti elementi interessanti in questo passo. Innanzitutto il termine "Marcalupo" non sembra essere una semplice traduzione del nome Mark-Ulf .. il significato é lo stesso. La parola "marca" in effetti aveva in età medievale proprio il significato di "confine" (d'altra parte il nome della regione Marche indicava in origine proprio una terra di confine)
www.etimo.it/?term=marca

Anche la frase "si nutrono di umani e mammiferi di grossa taglia ed è proprio grazie a quest'alimentazione che si devono le loro sembianze umane" sembra molto evocativa, perché ci riporta alla mente un altro rituale primitivo, quello di divorare qualcuno per assumerne ed ereditarne la "forza"
Questo mi evoca subito un'usanza simile, immediatamente derivata da quest'ultima: quella di utilizzare parti del corpo del nemico/animale sconfitto per ereditarne il potere. Un esempio ad esempio era quello (sia celtico che germanico) di conservare la testa degli avversari uccisi (e magari di trasformarla in una coppa in cui bere, come per i Longobardi): questa abitudine é stata da molti accostata proprio alle teste antropomorfe come le nostre Marcolfe .. ma c'é un altro esempio che subito ci accosta queste usanze con gli uomini lupo!
E' l'abitudine di indossare le pelli di animali uccisi per "ereditarne" le proprietà .. in ambito scandinavo questo aveva dato origine proprio al prototipo dei lupi mannari .. gli Úlfheðnar, i guerrieri-lupo!
http://it.m.wikipedia.org/wiki/%C3%9Alfhe%C3%B0inn

Notate che essi erano sacri ad Odino ...
http://en.wikipedia.org/wiki/Werewolf

Ulfhednar and berserkers are closely associated with the Norse god Odin.

.. magari é solo una contaminazione/sovrapposizione ma guardate cosa si dice qui a proposito del nome Marcolfo:
http://cronologia.leonardo.it/nomi/nomi01.htm

MARCOLFO, MARCOLFA - Dall' antico tedesco markulf=il lupo che guarda i confini - Simbolicamente denota Odino, compagno di Wodan, il dio della forza teutonica

Riassumendo, sembra esserci un qualche legame tra le Marcolfe (teste di pietra) ed i Marcalupi (Lupi Mannari)
... ma allora come mai queste teste scolpite vengono da quasi tutti gli studiosi accostate non a questi mostri ma alle anime dei defunti (le si associa talvolta al ruolo svolto a Roma dei Mani, spiriti della casa http://it.wikipedia.org/wiki/Mani_%28religione_romana%29 ), cui viene chiesto di tenere lontano i pericoli dalla casa?
.. perché in origine i lupi mannari erano proprio le anime dei morti! Il termine "mannaro" (almeno secondo una delle ipotesi) deriverebbe dal latino maniarus, e cioé "dei Mani", dei trapassati!
www.etimo.it/?term=mannaro

In altri termini, in origine i lupi mannari erano "a guardia" delle aminime dei defunti .. o anime morte essi stessi!



http://books.google.it/books?id=KZ3jF0xGM9...20anime&f=false

noruc



Un'origine germanica per questa tradizione? Non necessariamente, visto che spesso questi simbolismi si ripetono molto simili in civiltà anche molto lontane. In particolare, l'usanza di utilizzare la testa di un lupo a protezione delle case risulta già attestata dai Romani ..
http://altoreno3.interfree.it/mummie/CATALOGO.pdf

La testa zoomorfa era già usata, dai Romani, come motivo apotropaico. Benedetti riporta un passo di Plinio in cui si sostiene che: “Per i denti di cui era armato un muso di lupo veniva posto dai Romani nella porta di casa a difesa dei sortilegi” (B. BENEDETTI in “La drammatica popolare”, Firenze, 1976, p. 476)

.. e questo, oltre a poter spiegare l'origine del termine "marcolfa" può ben chiarire il simbolismo originario di battenti "a testa di lupo" come questo, su un portone di Lodi
http://www.ilcittadino.it/rw/IlCittadinodi...tembre_2009.pdf

lodiv

 
Web  Top
view post Posted on 2/2/2012, 16:11
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Per completezza, volevo però segnalare anche una possibilità più semplice: il termine "marcolfe" FORSE inizialmente non stava ad indicare le teste umane apotropaiche del modenese e dell'appennino.

Nel cuore della zona delle "marcolfe" é infatti presente anche questa scultura:

nuovo1c



.. si tratta di una scultura di epoca imprecisata che rappresenta un cane accovacciato, collocata (reimpiego?) sul tetto di una casa ..
http://altoreno3.interfree.it/mummie/CATALOGO.pdf

All’opposto un manufatto apotropaico completamente diverso dalle maschere è rappresentato dal cane scolpito accucciato sul tetto di Casa Petroni, in Rocca Corneta, a fedele protezione (cfr. F. RAFFAELLI – F. RAFFAELLI, “Passeggiate bolognesei”, Roma, 2004, pp. 400, 405 -406).

L'autore ritiene che il simbolismo sia completamente diverso da quello delle Marcolfe e che sia legato al tema del "cane guardiano, il protettore"
C'é però da dire che dall'immagine é ben difficile stabilire se si tratta di un cane o piuttosto di un lupo: un lupo "protettore" posto al "confine della casa", proprio come risulta dall'etimologia del termine Mark-Ulf!
Quello che voglio dire é che FORSE il termine "marcolfe" era in origine associato solo a sculture come questa, e che solo in seguito (per estensione) il termine sia stato riservato anche ai volti apotropaici!
Per confermare quest'ipotesi, occorrerebbe trovare però qualche altro esempio di cane o lupo tra le sculture litiche della zona. Per quel che ho visto, c'é solo un altro "candidato" (peraltro dubbio): un ipotetico lupo sulla porta della chiesa di San Bartolomeo a Spedaletto (PI), sempre nella zona ..
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San...eo_a_Spedaletto

nuovo2z



jpg



.. come si nota meglio in questa foto ( http://static.panoramio.com/photos/original/21064747.jpg ) la scultura può rappresentare un lupo come mille altre cose ..
In ogni caso, le due principali interpretazioni sono appunto quella di un lupo oppure di un "uomo loricato" (vorrei capire in che senso! :ph34r: )
http://altoreno3.interfree.it/mummie/CATALOGO.pdf

L’esemplare è talvolta identificato come la teste di un uomo loricato mentre in altri casi è identificato come il capo di un lupo. Nel secondo caso potrebbe trattarsi di una sopravvivenza romana. Benedetti, riporta un passo di Plinio in cui si sostiene che: “Per i denti di cui era armato un muso di lupo veniva posto dai
Romani nella porta di casa a difesa dei sortilegi” (B. BENEDETTI in “La drammatica popolare”, Firenze, 1976, p. 476). Gli esemplari P3 e P4 ricordano per posizione una testa della Chiesa di San Salvatore in via Tomba di Catilina a Pistoia.
 
Web  Top
Arkona
view post Posted on 6/2/2012, 16:46




Salve a tutti :)
Ho letto con interesse la discussione sui volti apotropaici. Vivo in Toscana, ai piedi dell'Appennino. Nei paesi della mia zona è frequente trovare volti scolpiti vicino all'ingresso delle case. Quello che vedete nella foto ne è un esempio:

080rn

Leggendo del riferimento al Lupo e al suo significato simbolico ho ripensato ad alcune raffigurazioni che tempo fa ho fotografato sulla facciata e all'interno di una chiesa romanica molto interessante, che si trova in Val di Lima.
La chiesa si chiama San Cassiano, probabilmente molti di voi la conoscono.
Mi chiedevo se gli animali rappresentati fossero lupi e se i volti che compaiono sui capitelli all'interno della chiesa fossero classificabili come 'volti apotropaici' anche se la collocazione interna e non esterna mi lascia dubbiosa. Comunque vi sono volti visibili anche all'esterno.
Inoltre all'interno della lunetta che sovrasta l'entrata principale della chiesa sono rappresentati tre individui, dei quali quello centrale con fattezze che non sembrano del tutto umane...Il gruppo di figuranti ricompare anche all'interno dell'edificio, sul pavimento, ma l'usura dovuta al calpestio l'ha quasi cancellato.

046qn

001hrq

014bic

083i

066dd

075gk

076mt

Altri animali compaiono all'interno della chiesa in punti apparentemente casuali, posti molto in alto sui muri delle navate, o in angoli difficili da notare.

086tu

084r

Spero possiate aiutarmi a soddisfare questa curiosità :)
 
Top
view post Posted on 6/2/2012, 17:58
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Ciao Arkona, benvenuta sul forum! :)
Che bell'iconografia che ci proponi! In realtà sono sempre un po' perplesso quando si tratta di accostare il simbolismo delle case rurali con quello delle chiese...

Mi spiego .. diciamo che non c'é corrispondenza biunivoca: ciò che si trova sulle chiese poteva essere imitato anche sulle case private (e per esperienza personale confermo che veniva fatto spesso e volentieri, come per il simbolismo delle teste "solstiziali" sugli architravi delle porte o delle finestre o come nel caso di molti mostri apotropaici, ritenuti, anche nel pdf allegato, degli "equivalenti" dei gargoyles gotici!)

Bisogna andare cauti invece "nel senso inverso", nel senso che simbolismi pagani passano con molta più difficoltà dalle case rurali agli edifici sacri. O meglio .. sulle chiese medioevali ci sono un'enormità di rappresentazioni non cristiane (sirene bicaudate, nereidi ecc.), però non é affatto detto che "provengano" dalla cultura popolare! Spesso i riferimenti sono da trovarsi in citazioni "colte" della classicità romana .. e sempre con significati robustamente cristianizzati! :)

Fatta questa doverosa premessa, devo però dire che gli esempi da te citati sono molto interessanti! Gli animali rappresentati sull'arco del portale sembrano proprio essere dei lupi, e questo a livello simbolico sarebbe coerente con quanto ipotizzato sui Mark-Ulf (i lupi a guardia del confine): la porta é infatti il "confine" per eccellenza, il "passaggio" per antonomasia! Certo, avrebbe più senso se la chiesa fosse nata con funzione di cappella cimiteriale (un po' quello che dicevo a proposito di Cerbero davanti alla porta dell'Inferno) ma anche così la cosa é davvero notevole!
Anche perché, da quel che vedo nel link qui sotto, la chiesa risale all'epoca longobarda ed é quindi frutto proprio di quella cultura germanico-scandinava cui risale l'etimologia del termine "marcolfa" - markulf che é così strettamente legata al mito del Lupo Mannaro ed agli uomini lupo Ulfhednar !
Magari é un caso ma .. l'ambito é proprio quello! :B): :up:
www.luccaterre.it/scheda.php?id=5575&lang=it

CITAZIONE
se i volti che compaiono sui capitelli all'interno della chiesa fossero classificabili come 'volti apotropaici' anche se la collocazione interna e non esterna mi lascia dubbiosa. Comunque vi sono volti visibili anche all'esterno.

So che esistono (nelle case rurali) anche rari casi di figure apotropaiche all'interno delle abitazioni ma qui direi che l'iconografia é molto più complessa .. credo ci sia un significato più ampio .. <_<

CITAZIONE
Inoltre all'interno della lunetta che sovrasta l'entrata principale della chiesa sono rappresentati tre individui, dei quali quello centrale con fattezze che non sembrano del tutto umane...Il gruppo di figuranti ricompare anche all'interno dell'edificio, sul pavimento, ma l'usura dovuta al calpestio l'ha quasi cancellato.

Questa é veramente una "chicca", davvero interessante! :perv:
Effettivamente la figura al centro della lunetta sembra essere "mascherata" o comunque sembra avere delle orecchie tutt'altro che umane!
http://img138.imageshack.us/img138/710/001hrq.jpg
.. tra l'altro le stesse orecchie sono visibili nei due telamoni che sostengono l'arco, uno a braccia sui fianchie l'altro alzate!
http://img402.imageshack.us/img402/3086/014bic.jpg
http://img838.imageshack.us/img838/1640/046qn.jpg

Una delle due figurette si trova tra l'altro sulla finestra di questa foto, a conferma del fatto che si tratta di un simbolismo legato agli ingressi ..
http://img692.imageshack.us/img692/732/066dd.jpg

Cercare di interpretare il simbolismo del portale d'ingresso é piuttosto arduo .. nel caso chiedo come sempre aiuto a Flavius che su queste cose é molto più ferrato di me! :wub: In generale la presenza delle rosette e gli omini che le sorreggono mi pare possano richiamare ad un simbolismo "solare": il percorso del sole durante l'anno? o il giorno? In fondo .. anche i solstizi erano chiamati "le porte dell'anno"!
www.eridanoschool.it/rubriche/dettaglio_rubrica.asp?id=160

Riguardo invece le ultime due foto, una sembrerebbe rappresentare un leone..
http://img809.imageshack.us/img809/4430/086tu.jpg
... mentre l'altra forse due uccelli affrontati: le due figurazioni sono vicine? Dove si trovano?
 
Web  Top
view post Posted on 6/2/2012, 18:50

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
nel caso chiedo come sempre aiuto a Flavius che su queste cose é molto più ferrato di me!

Si tratta di un portale davvero interessante. Per quanto riguarda gli animali carnivori (penso sia difficile classificarli), direi che conta il fatto che alcuni di essi siano rivolti a destra (fase crescente) ed altri a sinistra (fase calante). Notare che non si incontrano al culmine dell'arco, ma in un punto spostato a destra dell'archivolto. Dovrebbe trattarsi di un simbolismo cd. "solstiziale".
Poi, per quanto riguarda i fioroni, essi dovrebbero avere a che fare con i sei giorni della Creazione.
Sulle altre sculture, posso solo aggiungere che ognuna di esse va interpretata nel proprio contesto.
Es.: l'omino presso la finestra, probabilmente è parte di un'iconografia che ha a che fare con l'orientamento della finestra stessa.
Per quanto riguarda gli "oranti" al centro del portale, suggerirei di tenere in considerazione questo:

ESODO 17:12 Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.

Mi scuso per la brevità, ma, al momento, ho qualche difficoltà a rimanere davanti al computer.
Ciao.

Edited by FlaviusStilicho - 7/2/2012, 09:39
 
Top
view post Posted on 7/2/2012, 10:45
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.

Molto interessante questa cosa! Quindi Mosé ha le mani alzate per tutto il giorno e le abbassa solo al tramonto .. sembra effettivamente che voglia "accompagnare" con le sue braccia il corso del sole!

CITAZIONE
Mi scuso per la brevità, ma, al momento, ho qualche difficoltà a rimanere davanti al computer

Figurati, niente di grave spero! Rimettiti presto!! :)
 
Web  Top
Arkona
view post Posted on 7/2/2012, 20:28




Ciao a tutti, grazie per l'accoglienza :)
Il mio interesse per l'iconografia e il simbolismo non è di natura professionale purtroppo...quindi mi scuso in partenza se le domande che vi farò vi sembreranno ingenue o retoriche...

CITAZIONE
Bisogna andare cauti invece "nel senso inverso", nel senso che simbolismi pagani passano con molta più difficoltà dalle case rurali agli edifici sacri. O meglio .. sulle chiese medioevali ci sono un'enormità di rappresentazioni non cristiane (sirene bicaudate, nereidi ecc.), però non é affatto detto che "provengano" dalla cultura popolare! Spesso i riferimenti sono da trovarsi in citazioni "colte" della classicità romana .. e sempre con significati robustamente cristianizzati!

Ho sempre creduto che l'iconografia cristiana avesse la funzione di 'catechizzare' il popolo, e che gli edifici regligiosi fossero una sorta di 'libro di pietra' raccontato per immagini...se il simbolismo che veniva utilizzato derivava per lo più da citazioni colte della classicità romana come faceva la gente a coglierle? In epoca Longobarda poi, dopo la caduta dell'Impero romano, i regni romano-barbarici, lo sfacelo della guerra greco-gotica, quale poteva essere il livello culturale medio della popolazione? Chi erano i destinatari dell'iconografia presente sulle chiese romaniche? E chi erano i committenti?
Nel caso di San Cassiano, ad esempio, se la raffigurazione della lunetta posta sopra l'ingresso principale ha un nesso con il simbolismo della porta solstiziale, in quanti sarebbero stati capaci di coglierne comunque il riferimento?

CITAZIONE
ESODO 17:12 Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.

Il riferimento a Mosè è molto interessante! Potrebbe spiegare l'atteggiamento degli oranti. Tuttavia a me sembra che la figura centrale abbia decisamente fattezze non umane: pare che abbia l'intero corpo ricorperto di pelliccia, infatti il modo con cui è rappresentata la sua pelle è identico a quello con cui è stata rappresentata la pelliccia dei presunti lupi...Quindi cosa o chi potrebbe rappresentare? A voi è capitato di incontrare presso altre chiese qualcosa di simile con cui poter fare un raffronto?

CITAZIONE
tra l'altro le stesse orecchie sono visibili nei due telamoni che sostengono l'arco, uno a braccia sui fianchie l'altro alzate!

E' vero le stesse orecchie sono visibili anche nelle due figure che sostentono l'arco, e anche nella raffigurazione che è posta lungo una fiancata laterale esterna della chiesa:

053dg

E anche nell'immagine riprodotta su questo capitello posto all'interno della chiesa:

078uyx

Infine su quesa lastra, posta all'interno della chiesa su una delle pareti delle navete, ma non ricordo quale:

074zs


CITAZIONE
mentre l'altra forse due uccelli affrontati: le due figurazioni sono vicine? Dove si trovano?

Come vi dicevo queste rappresentazioni di animali, forse di un leone e di uccelli che si fronteggiano non sono vicine...si trovano, se non ricordo male, poste lungo le mura divisorie delle navate, per lo più in alto, in punti difficilmente visibili...
Dimenticavo anche queste:

079yn

080mt

Altro particolare importante che stavo dimenticando: l'architrave della porta d'ingresso principale della facciata poggia su due capitelli particolari:

004jna

049fg

Prima di salutare, ancora una curiosità: i capitelli di cui ho postato le immagini nel mio precedente intervento, cosa potrebbero 'raccontare'? Si riconoscono una spirale, dei nastri (?), un volto..

Spero di non aver approfittato della vostra disponibilità :) Un saluto a tutti :)


 
Top
view post Posted on 8/2/2012, 10:57

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Ho sempre creduto che l'iconografia cristiana avesse la funzione di 'catechizzare' il popolo, e che gli edifici regligiosi fossero una sorta di 'libro di pietra' raccontato per immagini...se il simbolismo che veniva utilizzato derivava per lo più da citazioni colte della classicità romana come faceva la gente a coglierle? In epoca Longobarda poi, dopo la caduta dell'Impero romano, i regni romano-barbarici, lo sfacelo della guerra greco-gotica, quale poteva essere il livello culturale medio della popolazione? Chi erano i destinatari dell'iconografia presente sulle chiese romaniche? E chi erano i committenti?
Nel caso di San Cassiano, ad esempio, se la raffigurazione della lunetta posta sopra l'ingresso principale ha un nesso con il simbolismo della porta solstiziale, in quanti sarebbero stati capaci di coglierne comunque il riferimento?

Il problema di chi e quale livello venivano recepiti i significati delle immagini medievali è un problema aperto e, talvolta, capita di leggere opinioni diverse in proposito.
Di certo, la popolazione illetterata non era certamente priva di cultura. Si trattava anzi di una cultura con origini arcaiche, fatta di simboli e miti, basata su una percezione acutissima dei fenomeni naturali e astronomici in primo luogo.
Presumo allora che il riferimento al "solstizio", in quanto frequente da trovarsi in molti portali, fosse uno di quelli più comprensibili.
CITAZIONE
riferimento a Mosè è molto interessante! Potrebbe spiegare l'atteggiamento degli oranti. Tuttavia a me sembra che la figura centrale abbia decisamente fattezze non umane: pare che abbia l'intero corpo ricorperto di pelliccia, infatti il modo con cui è rappresentata la sua pelle è identico a quello con cui è stata rappresentata la pelliccia dei presunti lupi...Quindi cosa o chi potrebbe rappresentare? A voi è capitato di incontrare presso altre chiese qualcosa di simile con cui poter fare un raffronto?

Le due "escrescenze", così come sono state realizzate nel portale, sembrano orecchie.
Diversamente, si potrebbe pensare che la "maschera" e le "protuberanze" siano un modo di esprimere la "cornuta facies" (Ex.34, 29~35) con la quale, nel medioevo ed oltre, viene rappresentato Mosé
moses-horns
800px-Germany_Bad-Urach_Moses-Font
moses-horns
CITAZIONE
E' vero le stesse orecchie sono visibili anche nelle due figure che sostentono l'arco, e anche nella raffigurazione che è posta lungo una fiancata laterale esterna della chiesa:

In genere, le orecchie così come compaiono nella scultura romanica, hanno un proprio significato legato alla conoscenza delle Scritture.
Ad ogni modo, quelle del pensonaggio che hai indicato, mi sembrano diverse da quelle del personaggio del portale.
CITAZIONE
Prima di salutare, ancora una curiosità: i capitelli di cui ho postato le immagini nel mio precedente intervento, cosa potrebbero 'raccontare'? Si riconoscono una spirale, dei nastri (?), un volto..

Per interpretare i simboli, occorre porli in relazione gli uni con gli altri. Quindi, per tentare di proporre un'interpretazione, sarebbe necessario conoscere la loro posizione precisa nel contesto della chiesa e quella degli uni rispetto agli altri.
Ciao.
 
Top
view post Posted on 8/2/2012, 11:25
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Rispondo senza aver letto il post di Flavius ...

CITAZIONE
Il mio interesse per l'iconografia e il simbolismo non è di natura professionale purtroppo...

Tranquilla, vale anche per tutti noi! ;) Magari fosse un lavoro! :rolleyes:

CITAZIONE
Ho sempre creduto che l'iconografia cristiana avesse la funzione di 'catechizzare' il popolo, e che gli edifici regligiosi fossero una sorta di 'libro di pietra' raccontato per immagini...se il simbolismo che veniva utilizzato derivava per lo più da citazioni colte della classicità romana come faceva la gente a coglierle?

Sì .. l'iconografia delle chiese costituiva effettivamente un "biblia pauperum" in grado di spiegare ai poveri (per immagini) i contenuti della religione (e non solo)
In genere le citazioni "rubate" all'iconografia pagana erano comunque ben conosciute dalla gente perché ancora presenti nel substrato delle tradizioni e dei riti popolari.
La Chiesa arrivava ad "adottare" certe figurazioni quando si rendeva conto che era impossibile sradicarle completamente dalle tradizioni degli strati più umili della popolazione.
Si tendeva a "ritemazizzare" ogni retaggio pagano modificandone il significato: spesso gli si attribuiva una valenza negativa (déi pagani trasformati in demoni) ma non necessariamente.

CITAZIONE
Chi erano i destinatari dell'iconografia presente sulle chiese romaniche? E chi erano i committenti? Nel caso di San Cassiano, ad esempio, se la raffigurazione della lunetta posta sopra l'ingresso principale ha un nesso con il simbolismo della porta solstiziale, in quanti sarebbero stati capaci di coglierne comunque il riferimento?

C'erano probabilmente "più livelli" in cui leggere l'opera. Oltre ad il significato "per tutti" c'erano anche significati destinati solo agli uomini di chiesa. Niente a che vedere con i "misteri" del codice Da Vinci ... non sono significati "esoterici" (casomai, come diceva Guénon .. "exoterici"): sono solo riferimenti colti ad uso degli addetti ai lavori.
Il riferimento solstiziale, ad esempio é spiegabile semplicemente nell'ambito sacro (non solo cristiano): da un lato il tempio veniva fin dall'antichità "armonizzato" (e orientato) verso il sole ed il cosmo. In più, gli edifici sacri erano dei giganteschi "orologi solari" in grado di indicare date ed ore ... molti dei simboli delle chiese erano solo una sorta di "promemoria" per la lettura dell'ora nei vari giorni dell'anno! :)

CITAZIONE
Il riferimento a Mosè è molto interessante! Potrebbe spiegare l'atteggiamento degli oranti. Tuttavia a me sembra che la figura centrale abbia decisamente fattezze non umane: pare che abbia l'intero corpo ricorperto di pelliccia, infatti il modo con cui è rappresentata la sua pelle è identico a quello con cui è stata rappresentata la pelliccia dei presunti lupi...Quindi cosa o chi potrebbe rappresentare? A voi è capitato di incontrare presso altre chiese qualcosa di simile con cui poter fare un raffronto?

Sinceramente io non ho mai visto nulla di simile .. orecchie a parte potrebbe sembrare un elmo o qualcosa di simile. In effetti l'idea che possa essere un uomo con una maschera animale o una pelle di animale sembrerebbe molto probabile.
Da qui a dire che si tratti di un uomo lupo purtroppo ce ne passa ma .. paragonare il bassorilievo ad immagini come queste (le prime due sono del leggendario ulfhednar) é comunque MOLTO suggestivo!

ulfhednar-300x259



l



loup-290x290



medieval5



CITAZIONE
E' vero le stesse orecchie sono visibili anche nelle due figure che sostentono l'arco, e anche nella raffigurazione che è posta lungo una fiancata laterale esterna della chiesa:

Cavolo .. la cosa non può essere casuale! :perv:
C'é da dire che in alcune delle immagini le orecchie "alte" potrebbero essere una scelta stilistica e non un indizio "animalesco". Quello che é certo però é che l'unomo della lunetta le ha anche a punta .. é questo decisamente mi pare inconsueto!

CITAZIONE
Altro particolare importante che stavo dimenticando: l'architrave della porta d'ingresso principale della facciata poggia su due capitelli particolari:

Potrebbero essere dei "canidi" anche questi (mancano le fauci ma la posizione della coda é la stessa di quelli in lunetta). Da notare però soprattutto la retinatura, il tratteggio con cui viene reso il loro pelo .. molto simile a quello che troviamo sul volto ed il cormpo dell'uomo al centro della lunetta!

CITAZIONE
Prima di salutare, ancora una curiosità: i capitelli di cui ho postato le immagini nel mio precedente intervento, cosa potrebbero 'raccontare'? Si riconoscono una spirale, dei nastri (?), un volto..

Eh .. questa é davvero difficile, anche perché uno dei lati del capitello mi pare anche spezzato..
Concordo con quanto detto da Flavius ... in genere la spirale ha un simbolismo solare: FORSE sono proprio simboli legati alla funzione di "orologio salare" svolta all'epoca dalle chiese ..
 
Web  Top
view post Posted on 8/2/2012, 11:53
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


Interessante anche notare i legami tra la figura di Odino (cui erano consacrati gli uomini-lupo) e quelle di Ermes (soprattutto credo nella versione tarda del Trismegisto) ed appunto del Mosè della nostre lunetta ..

www.britam.org/AesirSalverda.html
Stranamente, gli storici greci e romani che hanno esaminato la questione non si identificano di solito Odin con Zeus (Giove), ma con Hermes (Mercurio) come il dio del vagabondaggio. Non è così strano come può sembrare perché l'origine ultima del personaggio mitologico greco Hermes era il patriarca ebreo Mosè (il bastone serpente svolgimento messaggero di Dio che ha liberato la moglie terrena del dio (Io) dalla sua prigionia e la portano su di lei vagabondaggi famosi, vedi www.britam.org/salverda/io.html ).
Ecco perché il giorno della Hermes "Mercoledì", come viene chiamato nelle lingue del Nord Europa, prende il nome da Odin. I miti norreni su Odin, e gran parte di mitologia nordica in generale, si basa sul Dio di Mosè e gli scritti di Mosè.


Non so quanto possa essere attendibile questo passo ma .. ho trovato qualche conferma:

http://books.google.it/books?id=I8LDFCBmNQ...2Bmoses&f=false

Mosè era ritenuto degno di onor divina dai sacerdoti e chiamato Hermes

http://books.google.it/books?id=GWqgTH5q45...2Bermes&f=false

 
Web  Top
Arkona
view post Posted on 8/2/2012, 21:24




Di nuovo ciao e grazie a tutti per i vostri interessantissimi contributi :)

CITAZIONE
Per interpretare i simboli, occorre porli in relazione gli uni con gli altri. Quindi, per tentare di proporre un'interpretazione, sarebbe necessario conoscere la loro posizione precisa nel contesto della chiesa e quella degli uni rispetto agli altri.
Ciao.

Capisco perfettamente, l'unico modo a mia disposizione per darvi un'idea migliore del collocamente dei vari elementi all'interno e all'esterno della chiesa sarebbe girare un video. Faccio sempre volentieri una gita a San Cassiano, ma per il momento le condizioni atmosferiche (neve, neve, neve) mi creano problemi logistici...Comunque se siete interessati posso fare del mio meglio non appena possibile.

CITAZIONE
Sinceramente io non ho mai visto nulla di simile .. orecchie a parte potrebbe sembrare un elmo o qualcosa di simile. In effetti l'idea che possa essere un uomo con una maschera animale o una pelle di animale sembrerebbe molto probabile.

Felice di avervi segnalato un sito interessante. Effettivamente non avevo proprio pensato alla possibilità che l'uomo al centro della lunetta fosse rappresentato con indosso una maschera o una pelle di animale...è comunque molto suggestivo, avete termini di paragone? Anche se non perfettamente corrispondenti al caso di San Cassiano, magari...

CITAZIONE
C'erano probabilmente "più livelli" in cui leggere l'opera. Oltre ad il significato "per tutti" c'erano anche significati destinati solo agli uomini di chiesa. Niente a che vedere con i "misteri" del codice Da Vinci ... non sono significati "esoterici" (casomai, come diceva Guénon .. "exoterici"): sono solo riferimenti colti ad uso degli addetti ai lavori.

Anche questa considerazione è molto interessante, il fatto che ci fossero più livelli di lettura....Mi spiegate che la cultura popolare era intrisa di conoscenze e riferimenti mitologici ed astrologici...sarebbe bello approfondire l'argomento, potete suggerirmi qualcosa da leggere a riguardo?

CITAZIONE
Interessante anche notare i legami tra la figura di Odino (cui erano consacrati gli uomini-lupo) e quelle di Ermes (soprattutto credo nella versione tarda del Trismegisto) ed appunto del Mosè della nostre lunetta ..

L'idea che possa esserci un legame fra Odino, Ermes e Mosè è affascinante, almeno per me che sono totalmente autodidatta in tema di simbolismo/iconografia. Non conoscevo ovviamente l'importanza di Mosè sul piano iconografico, grazie per la spiegazione.

 
Top
view post Posted on 9/2/2012, 10:50
Avatar

Angelo

Group:
Administrator
Posts:
3,452
Location:
Novi Ligure (AL)

Status:


CITAZIONE
Effettivamente non avevo proprio pensato alla possibilità che l'uomo al centro della lunetta fosse rappresentato con indosso una maschera o una pelle di animale...è comunque molto suggestivo, avete termini di paragone? Anche se non perfettamente corrispondenti al caso di San Cassiano, magari...

Purtroppo non mi vengono in mente esempi simili (ma questo mi intriga ancora di più! :perv: )
Più che i video dell'interno, se ti va, potresti controllare in qualche biblioteca della zona se davvero la lunetta é stata scolpita in epoca longobarda? In effetti POTREMMO essere al cospetto di una rarissima rappresentazione di questi:

http://kenoms3.altervista.org/altorenotosc...ngobardismi.htm
Restando nell'Alto Reno Pistoiese ricordiamo, invece, la protome a testa di lupo dell'architrave della Chiesa di Spedaletto da alcuni ritenuta una testa di guerriero: si tratta ,in effetti, di una interessante curiosità dato che tra i guerrieri longobardi Paolo Diacono ricorda alcuni "cinocefali".

Andando ad approfondire il ruolo di questi "cinocefali longobardi" i legami con i Ulfheðinn odinici ma anche col simbolismo del cane/lupo "custode del confine" tra morti e vivi si fa sinceramente impressionante! :ph34r:

www.winniler.net/stirpe_di_cinocefali.html

Il Culto del cane presso i Longobardi


Il cane si inserisce quale tramite tra il mondo dei vivi e dei morti nel suo aspetto più luminoso come in quello più spettrale: basti rammentare Garmr, il guardiano di Hel. Ed il cane è colui che predice gli eventi ed annuncia le disgrazie in tutto il mondo germanico, normale dunque ritrovarlo tra gli animali che seguono l’eroe nel tumulo.

L’eroe Helgi, uccisore di Hundingr (=Stirpe di cane), una volta morto per mano di Dagr, venne ad abitare nel suo tumulo incarnandosi nel suo cadavere sotto forma di draugr. Lì nel tumulo visse con la moglie Sigrun sino alla morte di questa ed alla loro nuova reincarnazione.

(....)

In seno al popolo longobardo diversi nomi di nobili famiglie rimandavano al culto Odinista/Asatru: dai nomi di due famiglie regnanti, i GAUSI, ai GUNGINGI.

Paolo Diacono, un cristiano, riporta la notizia di come Lamissione fosse stato generato da una “meretrice”, figura associata - con intento deprecatorio presso i cristiani - alla cagna o alla lupa. Ciò ha fatto pensare ad un culto Vanico di base presso i Winniler/Longobardi, un culto della fecondità vissuto al femminile. Come sottolinea il Gasparri analizzando le tesi dello Hauck: “il ritrovamento in acqua di questi è infatti un tratto tipico dell’ibrida discendenza - la “bâtardise royale” - dei sovrani fondatori di dinastie , figli di un dio e di una donna. Quanto all’esistenza di un originario culto del cane presso i Longobardi, si tratta di un suggerimento da accettare senz’altro; anche se esso appare molto più riconducibile - ma forse si tratta di sue fasi successive - alla figura di una divinità maschile e guerriera piuttosto che alla dea Frea. Lo stesso Lamissione, come si è detto, più che come figlio della dea-cagna può essere inteso come discendente di Wotan” [in S.Gasparri, op.cit., pag.26-27].

Non dimentichiamo che l’etimologia più ricorrente - così come riportata da più di un’interpretazione - del nome “Winniler”, antico nome dei Longobardi, starebbe a significare “cani furiosi” o “cani vittoriosi” o - secondo alcuni - “cani urlanti”.

Il cane è senz’altro inscrivibile tra gli animali odinici: i cani di re Gerriödr non si scagliano contro Grimnir, poiché sanno che sotto le sue spoglie si cela Odin. Se il cane è un animale odinico la cagna, invece, accostata alla lussuria dai cristiani ed alla fecondità dai pagani è un animale associabile a Freyja.


Conclusioni



Queste reminiscenze sono senz’altro rimaste vive nella onomastica e nella toponomastica dei discendenti di queste figure mitiche.

Otto Höfler, nel suo saggio su Cangrande di Verona [4], fa il punto sulle origini dell’onomastica longobarda in questi termini: ”Se la schiatta scaligera, con i suoi uomini CANI e ALBOINI, dovesse davvero trarre il proprio nome da questa ‘scala’ di Alboino, il fatto sarebbe una sorprendente conferma della tesi secondo la quale questo luogo di sepoltura era consacrato in quanto ‘Handgemal’ era anche simbolo e contrassegno di costumi germanici. Non solo l’albero genealogico dei Signori DELLA SCALA ricondurrebbe allora al sangue longobardo, ma anche il loro orgoglio di stirpe a santuari longobardi, e il loro sistema di vita si collegherebbe a ordinamenti altogermanici”. Di fatto, la partigianeria degli Scaligeri per l’ideale imperiale germanico favorisce l’accoglimento di questa tesi del germanista. Possiamo dunque concludere con le seguenti considerazioni:

1] il Cinocefalo longobardo non è altro che la trasposizione letteraria cristianizzata del mitico Ulfheðinn scandinavo. Un guerriero la cui superiorità non proveniva dall’uso di droghe, ma piuttosto dalla costante comunicazione col mondo dei defunti.

2] E’ verosimile che in nuce al popolo longobardo vi fossero delle alterklassen con diversi animali totemici tra i quali il cane (il lupo) e che la particolare diffusione di quest’ultimo derivasse da un originario culto canino inserito nella fede Vanica [Vanatru] delle origini.

3] Tracce di un culto dei morti associate al culto del cane (animale odinico) sono riscontrabili sin oltre il Medioevo nella onomastica scaligera.


CITAZIONE
Mi spiegate che la cultura popolare era intrisa di conoscenze e riferimenti mitologici ed astrologici...sarebbe bello approfondire l'argomento, potete suggerirmi qualcosa da leggere a riguardo?

Per iniziare, senza immattonirti troppo ti suggerirei l'opera omnia di Alfredo Cattabiani: http://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_Cattabiani

CITAZIONE
L'idea che possa esserci un legame fra Odino, Ermes e Mosè è affascinante, almeno per me che sono totalmente autodidatta in tema di simbolismo/iconografia. Non conoscevo ovviamente l'importanza di Mosè sul piano iconografico, grazie per la spiegazione.

In questo senso, l'eventuale ed ipotetica similitudine tra Mosè e gli uomini lupo credo andrebbe interpretata più che altro come una "sovrapposizione" culturale. Mosè visto come un gran sacerdote potreva benissimo essere assimilato in ambito longobardo alla figura del sacerdote-sciamano (che spesso era solito vestirsi con la pelle di un lupo)
http://books.google.it/books?id=daHxm9rMGD...%20lupo&f=false
 
Web  Top
Arkona
view post Posted on 9/2/2012, 19:43





Ciao gli approfondimenti che mi hai linkato sono molto interessanti :)

CITAZIONE
potresti controllare in qualche biblioteca della zona se davvero la lunetta é stata scolpita in epoca longobarda?

Per il momento sono riuscita a controllare solo Italia Romanica - La Toscana (Jaca Book), ma ho trovato ben poco...

<<la Ecclesia Sancti Caxiani de Controne in val di Lima, faceva parte del plebato facente capo alla pieve di San Giovanni di Controne, di cui rappresentava la principale suffraganea. L'attuale chiesa è il risultato dell'ammodernamento di un precedente edificio, avvenuto con ogni probabilità nella seconda metà del XII sec.>>

Purtroppo non si danno notizie sul 'precedente edificio'... :(
In compenso sfogliando il libro ho trovato un possibile confronto per l'uomo con la maschera (?) rappresentato sulla lunetta di San Cassiano...Avevo dimenticato di questo particolare della Pieve di Brancoli in lucchesia, pur essendoci stata:

img0002ct

img0003bs

Anche quest'uomo indossa una maschera? Oppure il viso è rappresentato con il dettaglio della barba?
Non ho visitato l'interno della Pieve perché l'ho trovata chiusa. Su Italia Romanica ho trovato l'anno 1062 come data di riferimento, pare che in quell'anno la chiesa di San Giorgio di Brancoli fu elevata a dignità plebana, qundi l'edificio è stato costruito in epoca precedente.

CITAZIONE
Mosè visto come un gran sacerdote potreva benissimo essere assimilato in ambito longobardo alla figura del sacerdote-sciamano (che spesso era solito vestirsi con la pelle di un lupo)

Quindi se ho ben capito, tu suggerisci che l'uomo di San Cassiano potrebbe essere un sacerdote? Sarebbe interessante visitare la Chiesa di Spedaletto a Pistoia, in rete non ho trovato neanche una immagine decente... e naturalmente leggersi i passi di Paolo Diacono...

Nel link che hai segnalato, Avanzi longobardi e germanici nell'alto Rene e nel pistoiese, ho letto questo passo:

CITAZIONE
Numerose sono le dedicazioni di Chiese a Santi cari alla popolazione longobarda (ad esempio i 'Santi Guerrieri' Michele e Giorgio). In particolare i Longobardi, accolsero con favore il culto per l'Arcangelo, contribuendo al suo sviluppo e diffusione, poiché questo santo, rappresentato come comandante delle milizie celesti e dominatore delle forze naturali e demoniache, ben si prestava a una trasposizione nella mitologia germanica: i Longobardi una volta convertiti al cristianesimo, sovrapposero e assimilarono la devozione per San Michele al culto per Odino/Wotan, il maggior dio del Walhalla.

E mi sono ricordata di una iscrizione che ha fatto molto discutere, incisa sullo stipite sinistro dell'entrata principale del Duomo di Barga (Lucca): pare che non vi siano interpretazioni definitive ma gli studiosi che se ne sono occupati propendono per considerarla come una una invocazione a San Michele...In realtà non credo esista una 'traduzione' ufficiale o accettata da tutti. Ne sai qualcosa? Gli unici due articoli che sono riuscita a leggere sull'argomento sono i seguenti (trovati in rete):
- Margherita Guarducci, La misteriosa iscrizione medievale di Pisa, Barga e Lucca, Lincei, Rendiconti morali, 1959
- Augusto Mancini, Ancora sulla iscrizione criptografica di Pisa e di Barga, Lincei, Rendiconti morali, 1956

004gg barga

L'iscrizione compare anche a Pisa, e a Lucca (se non ricordo male gli articoli, di questa però nessuno è riuscito ad attestare l'esistenza).

Perdonami se salto di palo in frasca, come si dice, ma leggendo le informazioni che hai linkato e che ho citato sopra, non ho potuto fare a meno di perdermi in una serie di associazioni mentali...Dopo aver letto del legame tra San Michele e i Longobardi e aver ricordato l'iscrizione di Barga, sono finita a pensare ad un'altra iscrizione che mi ha incuriosito moltissimo e che presenta in comune con quella di barga un simbolo (o lettera ?), il delta rovesciato. L'ho trovata anni fa sulla finestra della cononica di una piccola chiesa di un borgo che si chiama La Rocca, nel Comune di Borgo a Mozzano, in Provincia di Lucca...

045ib iscrizione

E ricordo che hai tempi in cui mi imbattei in questa iscrizione, rimasi colpita oltre che dal delta rovesciato, già visto a Barga, anche da quella...come difinirla, sorta di clessidra, che potrebbe vagamente richiamare una runa, che si vede nella foto...lo stesso simbolo lo avevo fotografato nella Chiesa di San Gennaro, sempre in provincia di Lucca...dovresti vederlo sul capitello della foto, qui di seguito...

p8160070 capitello

Ho sempre avuto la curiosità di scoprire se effettivamente tra tutti questi elementi potesse esistere un qualche nesso...ma mentre per l'iscrizione di Barga sono riusciata a trovare qualche riferimento bibliografico per l'iscrizione della Rocca proprio niente, e così per i decori della splendida chiesa di San Gennaro...magari a te e agli utenti del forum, vedendo queste immagini, viene in mente qualcosa...

Sono le prime volte che intervengo quindi chiedo scusa, probabilmente avrei dovuto aprire una nuova discussione? Ieri sera ho scoperto che esiste una sessione apposita del forum per le presentazioni, appena ho tempo vedo di raccontare anche io qualcosa su di me :)
 
Top
view post Posted on 9/2/2012, 20:56

Stupor Mundi

Group:
Moderatori Globali
Posts:
2,459

Status:


CITAZIONE
Quindi se ho ben capito, tu suggerisci che l'uomo di San Cassiano potrebbe essere un sacerdote? Sarebbe interessante visitare la Chiesa di Spedaletto a Pistoia, in rete non ho trovato neanche una immagine decente... e naturalmente leggersi i passi di Paolo Diacono...

Da quello che mi è capitato di trovare qui: www.contadolucchese.it/Bagni_di_Lucca_4.htm suggerirei di dare un'occhiata ai lavori di Romano Silva.

Silva, Romano
Titolo
Civilta del romanico / Romano Silva

Pubblicazione

Pistoia : Societa pistoiese di storia patria, 1981
Collezione
· Incontri pistoiesi di storia, arte, cultura ; 4

--------------------------------------------------------------

Silva, Romano

Aspetti e problemi iconografici della scultura romanica lucchese / Romano Silva

Pubblicazione

Lucca : Fazzi, 1973

· In testa alla cop.: Compagnia Balestrieri Lucca, Commmissione storica

· Estr. da Actum Luce, n. 1 (1973).
Scusa della brevità e la perentorietà, ma mi è necessaria per i suddetti motivi (grazie per gli auspici di guarigione).
Ciao.
P.s. A giudicare approssimativamente dalle foto che hai inserito, la chiesa di S. Cassiano sembrerebbe mostrarsi assai interessante per un'indagine archeoastronomica.

Edited by FlaviusStilicho - 9/2/2012, 21:12
 
Top
61 replies since 27/1/2012, 15:43   10865 views
  Share