arte alto medievale e romanica in Alto Adige e Grigioni

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view post Posted on 26/11/2010, 10:09

Stupor Mundi

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Riassumendo: per fare una verifica preliminare servono strumenti professionali (minimo 100 euro di spesa) ed un testo con le mappe magnatiche che non son riuscito a trovare ...
Pr una ricerca seria ... andiamo sul teodolite che ha invece un prezzo esorbitante!

La mia speranza é che le nostre analisi pre-preliminari possano comunque servire a qualcuno!

In verità, in una discussione privata l'autore è stato più flessibile a proposito degli strumenti da utilizzare. Penso che in una pubblicazione, alla quale magari avranno partecipato anche accademici, abbia inteso, come dire, "mettere le mani avanti".
Ad ogni modo, mi è stato detto che le osservazioni archeoastronomiche sono finalizzate anche (o soprattutto?) a verificare la precisione dei metodi degli orientamenti utilizzati dagli antichi.
Nel nostro caso, mi pare che piuttosto esse siano finalizzate ad interpretare l'iconografia. Quindi, penso si possa dire semplicemente che le nostre non sono indagini archeoastronomiche (perlomeno in senso stretto). Si tratta di indagini astronomiche solitamente finalizzate alla comprensione dell'iconografia in lenso lato (voglio dire: anche dell'iconografia delle piante degli edifici, ecc...).
Ciao.
 
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pianoman384
view post Posted on 26/11/2010, 14:43




Esty,grazie per queste fantastiche immagni!!! :clap:
 
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Esty
view post Posted on 26/11/2010, 22:04




Oggi sono stata in Univ tutto il giorno ma spero nel weekend di poter ampliare il topic. abbiamo visto tantisisme belle cose. chi è su Fb può vedere le foto che ho fatto (tranne quelle di Mustair, non le potrò postare perchè si poteva fotografare ma non pubblicare!).
 
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pianoman384
view post Posted on 26/11/2010, 23:50




CITAZIONE (Esty @ 26/11/2010, 22:04) 
Oggi sono stata in Univ tutto il giorno ma spero nel weekend di poter ampliare il topic. abbiamo visto tantisisme belle cose. chi è su Fb può vedere le foto che ho fatto (tranne quelle di Mustair, non le potrò postare perchè si poteva fotografare ma non pubblicare!).

Ciao Esty, io sono su FB, ma le foto dove le posso vedere?
 
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Esty
view post Posted on 27/11/2010, 11:28




Torniamo a S. Procolo e discutiamo su quelle misteriose figure.

Lo stile è molto espressivo, anticlassico, sintetico: la sua forza è la linea.
A cosa si possono accostare queste pitture murali dal puntoo di vista stilistico?
ci sono state proposte molteplici.
Una è quella di collegare gli autori delle pitture ad una cultura iberno-sassone, cioè di matrice irlandese: infatti anche questa zona fu romanizzata in parte e rimane qui una cultura celtica molto forte (se non sbaglio è la zona dei Reti); inoltre la cristianizzazione avvenne da sud, grazie a missionari veronesi e trentini soprattutto, come dicevo, e quindi anche il rapporto con i testi sacri è tardo; gli elementi sono interpretati in senso astratto e devorativo, come nella cultura libraria irlandese, richiamano da vicino le grandi iniziali e la decorazione a tappeto o anche l'orificeria. La cosa è possibile a causa del diffondersi della cultura monacale irlandese (se non erro a Trento c'è un monastero dedicato a S. Colombano) ed inoltre è un ciclo isolato, non ha riscontro nella zona, anzi, è molto diverso dai paesi vicini. Questo potrebbe dimostrare la vicinanza con la cultura carolingia, la quale può essere anche pensata come un punto di contatto tra la cultura nordica e quella classica-mediterranea.

Altre proposte hanno visto citare l'influenza longobarda, per esempio nella vicinanza con l'altare di rachtis eseguito tra 737-744; esso era pensato come un'orificeria ingrandita, la pietra del carso era lavorata a rilievo, dipinta a colori vivaci e vi erano incastonate gemme e pietre preziose. Il linguaggio è composito: vi sono anche riferimenti classici, ma il simbolismo è forte, è presente un accentuato linguaggio propriamente longobardo, forse per affermare l'identità nordica in opposizione al patriarca di Aquileia che allora risiedeva a Cividale.

Si è sempre pensato che le pitture murali di Naturno risalissero al VIII-IX secolo, ma una recente proposta le data più tasrdi, tra X e XI secolo, confrontandole con le pitture della cripta di Adria e il sacello di S. Nazario e Celso a Verona.
 
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Esty
view post Posted on 27/11/2010, 12:14




La seconda tappa dell'uscita è stata S. Benedetto di Malles.

Non ci sono notizie precedenti al 1170, quando il vescovo di Coira cede la chiesa alle monache di Mustair; si attua allora una ristrutturazione che rispetta l'arredo carolingio.
nel '600 invece si devono attuare lavori radicali di restauro per infiltrazioni d'acqua che minano le pareti ovest e sud.
Nel '700 si tamponano le tre nicchie e si imbianca la chiesa. Anche agli inizi del '900 si ha un restauro a cui seguono restauri negli anni '50, '60 e '80.

Gli studi mostrano che la chiesa fu primitivamente edificata nell'VIII secolo, poi rifoderata in epoca romanica. La struttura è molto povera, fatta di pietra legata con argilla, cosa che ha reso la struttura molto instabile.
Il fatto che nel XII sec. la chiesa venga rifoderata è segno che era considerata ancora importante ed utilizzata. Invece col passare del tempo la perdita dell'uso continuato crea problemi per la sua manutenzione, tanto che appunto le pareti ovest e sud si distruggono, mentre fortunatamente la parete nord si salva per via di una muratura costruita che le protegge.
La decorazione esterna era una semplice profilatura rossa su bianco già presente in epoca carolingia.

Purtroppo ho poche foto per via dle fatto che era impossibile fotografare, ma magari trovo qualcosa su internet.

 
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Esty
view post Posted on 27/11/2010, 14:50




Ancora nel '500 e nel '600 era visibile una separazione liturgica che testimonia che ormai la chiesa non era più molto utilizzata da tempo; oggi è visibile solo in alcuni pezzi, a cui si aggiungono altri pezzi del marmo di Lasa che Garber riteneva potessero essere gli zoccoli delle nicchie, mentre l'ipotesi più accreditata è che si trattasse proprio di plutei e separazioni liturgiche, decotrati con elementi vegetali.
le nicchie inizialmente arrivavano fino a terra, vennero successivamente rialzate, al momento della pittura, che non fu immediata alla costruzione della chiesa. Sono ricavatre in spessore di muro e la parte superiore è a forma di ferro di cavallo.


La decorazione parietale sopravvive solo in quest'area e nella parete nord.
Nella parete di fondo, in alto, c'è una fascia di busti di angeli inquadrati in un'architettura dipinta. Al centro la facia era interrotta dallo stucco che coronava la nicchia centrale; vie era anche una colomba forse in stucco colorato, oggi sopravviva la sinopia.
la nicchia centrale contiene un cristo tra angeli, uno dei due angeli sorregge il globo mentre cristo tiene il libro. La pittura è sciolta e la gestualità è evidente, una costante nella pittura del periodo.
le nicchie laterali rappresentano invece da un lato S. gregorio, dall'altro S. Stefano. le tre nicchie sono stata eseguite da una mano diversa rispetto a quella dei ritratti e delle pareti, anche se il sostrato culturale comune è evidente.
Inoltre vi sono dei resti in stucco che ci fanno solo percepire vagamente quello che potrebbe essere stata la decorazione, integrata tra pittura e stucco. Sempre Garber aveva proposto un'ipotesi ricostruttiva interessante, che ci fa notare quanto allora l'arredo e la decorazione liturgica fosse legata alle esperienze anche precedenti di S. Salvatore a Brescia e a Cividale.

Questa è un'ipotesi ricostruttiva che si trova al museo di Bolzano:

image

Le due figure ai lati della nicchia centrale sono i due sconosciuti committenti, sicuramente un laico e un religioso. Sono due figurew che fanno fare ipotesi concrete sull'esecuzione del ciclo. Infatti tra 806 e807 vennero fissate el contee a discapito dei vescovi. Il laico si trova in posizione privilegiata, alla destra di Cristo: è lui che ha fatto edificare la chiesa, di cui il religioso ha in mano un modellino. Lo vediamo rappresentato in piedi, con la spada in mano, la tunica corta; il volto è molto caratterizzato e il nimbo quadrato dei viventi.
L'ecclesiastico è caratterizzato dalla tonsura e anch'egli ha il nimbo quadrato. Entrambi sono a grandezza naturale, segno che il luogo è destinato ai laici e nasce in una particolare congiuntura storica.

Nella parete nord troviamo verso l'altare le storie di S. Gregorio: un'immagine col santo ispirato da tre colombe mentre scrive (ancora una volta l'indicazione della trinità, forse sempre in riferimento alla lotta contro l'eresia) e una scena del diacono Pietro che salva gli scritti del papa.

http://www.ferienregion-obervinschgau.it/b...benedikt_02.jpg

Il resto della decorazione è assai discussa e discutibile, a causa della frammentarietà. L'autore di questa parete è appunto anche quello dei ritratti, anche se lo stile è diverso a causa della divversità di impostazione, l'una narrativa quindi più corsiva, l'altra più iconica e aulica.
resta un frammento di una scena di persecuzioni o martiri, che vengono attribuiti da un lato alle storie di Davide o a quelle di S. Paolo-Saulo a causa di un resto di iscrizione che cita Saulus, che viene appunto interpreetato come Saul re biblico o come Saulo. Altri resti frammentari mostrano spade o lame di falci contadine, braccia che lapidano, nuvole.
L'architettura indica che c'è un'intenzione di resa spaziale, fa da sfondo ma interagisce poco con i personaggi.

ecco la scena di martirio-persecuzione

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...f_martyrdom.jpg

qui da wikipedia: http://commons.wikimedia.org/wiki/Category..._Benedikt,_Mals
 
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view post Posted on 28/11/2010, 16:44

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Sono ricavatre in spessore di muro e la parte superiore è a forma di ferro di cavallo.

Per caso qualcuno ha mai messo in relazione l'architettura dei nicchioni con quelli che si vedono nell'architettura della Spagna visigota e mozarabica?
http://it.wikipedia.org/wiki/Arte_mozarabica

CITAZIONE
la nicchia centrale contiene un cristo tra angeli, uno dei due angeli sorregge il globo mentre cristo tiene il libro

Hai idea se è noto cosa si legge nel libro che tiene in mano il Cristo?
Ciao.
 
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Esty
view post Posted on 28/11/2010, 16:57




Non so chi abbia fatto il confronto, comunque io ho chiesto alla prof se c'era una relazione tra gli archi a ferro di cavallo e mi ha detto che probabilmente sono esperienze parallele delle due popolazioni, islamica e cristiana; tuttavia si è ipotizzato che i mozarabi abbiano ripreso delle esecuzioni precedenti visigotiche, poichè alcuni edifici visigoti che rimangono presentano questa forma negli archi.

per ciò che riguarda il libro,non ne ho idea, ma anche in altre pitture si vede il cristo con il libro e ciò significa, se non ricordo male, che Cristo è giudice. Se trovo altre info a riguardo le posterò.

:)
 
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view post Posted on 29/11/2010, 12:39

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Non so chi abbia fatto il confronto, comunque io ho chiesto alla prof se c'era una relazione tra gli archi a ferro di cavallo e mi ha detto che probabilmente sono esperienze parallele delle due popolazioni, islamica e cristiana; tuttavia si è ipotizzato che i mozarabi abbiano ripreso delle esecuzioni precedenti visigotiche, poichè alcuni edifici visigoti che rimangono presentano questa forma negli archi

Già, ma come saranno arrivati quegli archi in Alto Adige?
Che ci fosse di mezzo qualche artefice spagnolo?
Ciao.
 
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Esty
view post Posted on 29/11/2010, 19:49




I carolingi erano in Spagna già con Carlo Martello con la battaglia di Poitiers, in cui sconfisse appunto i musulmani e li ricacciò in giù; poi a seguire se non erro anche Carlo Magno vinse a Pamplona. E' facile intuire che i modelli si spostassero, l'Alto Adige era appunto terra carolingia :)

ciaooo
 
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Esty
view post Posted on 29/11/2010, 22:15




Siamo stati fortunati e abbiamo eccezionalmente potuto entrare nella cripta di Montemaria a Burgusio: una volta era apetrta al pubblico (da piccola l'avevo già vista) ma ultimanente per problemi conservativa le visite sono state quasi del tutto eliminate.

La cripta è in realtà ciò che resta della primitiva chiesa del 1150: quando si costruì l'attuale chiesa nel 1200 circa, del tutto rifatta in epoca barocca, si murò la navata e rimasero queste 3 absidi come una cripta. Successivamente questo luogo fu adibito a cimitero per i monaci, venne costruito un muro per i loculi sulla parete opposta alle absidi che per fortuna conservò i dipinti. Difatti i colori sono davvero eccezionali!!!

Gli affreschi, probabilmente eseguiti da un monaco pittore, sono ricchi di riferimenti simbolici.
vediamo il cristo In mandorla, il Pantocratore, che con la mano destra giudica e benedice, con la sinistra regge il libro, la verità. Vediamo gli angeli, tutti i cori angelici, che sono la mediazione tra Dio, che devono adorare, e l'uomo, per cui sono un aiuto nelle difficoltà.
La città rappresentata è la Gerusalemme celeste e gli angeli davanti alle mura reggono un cartiglio bianco, perchè è una lingua che gli uomini non conoscono ancora (almeno se non ricordo male la questione era questa).

Lo stile è completamente diverso da quello altomedievale, qui si può parlare di pittura romanica: le figure sono allungate, sinuose, grafiche, lineari, espressive per la forma. Montemaria fu per secoli un centro importantissimo anche di comunicazione, quindi questo linguaggio nordico si diffuse nel territorio.
Nel museo adiacente vi è un resto di una pittura della chiesa superiore, che si discosta enormemente da qureste pitture, pur essendo successivo. Si è pensato a un pittore bizantino, proprio per il naturalismo e l'altissima qualità dei frammenti.

Altre simbologie riguardano i colori, le forme, gli stessi angeli. se trovo delle immagini possiamo commentarle se volete.

parentesi di immagini: Glorenza, la città fortificata (mura originali).

http://img153.imageshack.us/i/pb053202.jpg/

http://img139.imageshack.us/i/pb053169.jpg/

http://img26.imageshack.us/i/pb053170.jpg/

http://img338.imageshack.us/i/pb053171.jpg/

http://img411.imageshack.us/i/pb053172.jpg/

http://img694.imageshack.us/i/pb053173.jpg/

http://img442.imageshack.us/i/pb053174.jpg/

http://img713.imageshack.us/i/pb053178.jpg/

http://img543.imageshack.us/i/pb053179.jpg/

http://img143.imageshack.us/i/pb053180.jpg/

http://img204.imageshack.us/i/pb053183.jpg/

http://img151.imageshack.us/i/pb053188.jpg/

http://img815.imageshack.us/i/pb053191.jpg/

http://img577.imageshack.us/i/pb053199.jpg/

http://img337.imageshack.us/i/pb053200.jpg/

questi ultimi archi sono quelli per il mercato: glorenza, cittadina importante negli scambi, è famosa per questi archi dove si posizionavano i mercanti con i loro carretti e stavano al coperto dalle intemperie.

Le foto degli esterni di Montemaria sono mie, quelle degli interni invece le ho prese da internet.

http://static.panoramio.com/photos/original/6982129.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._1160_circa.jpg


http://files.splinder.com/893ec71bd1cc5ed0...d9c3a02109.jpeg

http://wwwdelivery.superstock.com/WI/223/1...k_1788-1691.jpg


www.garni-platzer.com/pic/fresken_st_nikolaus_burgeis.jpg

http://wwwdelivery.superstock.com/WI/223/1...k_1788-1692.jpg

http://www.stockphotopro.com/photo-thumbs-...2081453NYJ_.jpg


http://www.stockphotopro.com/photo-thumbs-...o_82460EDC_.jpg


---


http://img819.imageshack.us/i/pb053253.jpg/

http://img443.imageshack.us/i/pb053239.jpg/

http://img841.imageshack.us/i/pb053243.jpg/

http://img11.imageshack.us/i/pb053248.jpg/





scusate se metto solo i link ma altrimenti la pagina diventa troppo pesante e ingestibile
 
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Esty
view post Posted on 29/11/2010, 23:10




Questo invece è il monastero di Mustair (Monastero), appena al di là della dogana svizzera.

http://img52.imageshack.us/i/pb063437.jpg/

http://img508.imageshack.us/i/pb063259.jpg/

http://img714.imageshack.us/i/pb063262.jpg/

http://img225.imageshack.us/i/pb063263.jpg/

http://img340.imageshack.us/i/pb063422.jpg/

http://img16.imageshack.us/i/pb063423.jpg/

http://img207.imageshack.us/i/pb063424.jpg/

http://img683.imageshack.us/i/pb063426.jpg/

http://img585.imageshack.us/i/pb063428.jpg/

Prima metto delle immagini magari con commento,poi racconto un po' di cose. Come al solito gli interno non sono miei.

http://adamoli.info/foto/mustair005m.jpg

Questo è un dipionto absidale romanico, che si può ritenere vicino per stile a quello della cripta di Montemaria. vediamo Salomè che balla e la decapitazione di S. Giovanni. Sotto si vede riaffiorare la cornice a meandro che nell dipinto successivo è stata riproposta.

qui, come si evince dalla scritta, si tratta della sepoltura di S. Stefano.
www.euratlas.com/Atlas/switzerland/mustair_fresco.jpg

Questo è il catino dell'abside centrale e si tratta di una pittura carolingia.
http://www.magiccarpetjournals.com/Europe2...fresco%20aa.jpg

Anche questa scena fa parte del ciclo carolingio: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...BCstair_002.jpg

Ecco l'immagine in stucco dle mitico fondatore, Carlo Magno:
http://bellaverona.eu/az/mustair2.jpg

Fuga in Egitto, epoca carolingia.
http://info.muestair.ch/typo3temp/pics/785185cd3f.jpg

navata laterale sinistra con scene del ciclo antico e scene romaniche su S. Pietro e S. Paolo
http://static.panoramio.com/photos/original/13670182.jpg

Questo Cristo con giudizio universale è attualmente occultato da un coro gotico e sta nella parte non visibile perchè nella clausura delle monache:
http://www.bak.admin.ch/themen/01804/01806...YbqjKbNpKCVm67p


 
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Esty
view post Posted on 10/12/2010, 17:43




Scusate se mi sono fermata ma per scrivere tutto ci vuole tempo. Non tarderò però nella mia spiegazione conclusiva :)

intanto ciao a tutti
 
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78 replies since 24/11/2010, 20:20   3243 views
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