Ancora nel '500 e nel '600 era visibile una separazione liturgica che testimonia che ormai la chiesa non era più molto utilizzata da tempo; oggi è visibile solo in alcuni pezzi, a cui si aggiungono altri pezzi del marmo di Lasa che Garber riteneva potessero essere gli zoccoli delle nicchie, mentre l'ipotesi più accreditata è che si trattasse proprio di plutei e separazioni liturgiche, decotrati con elementi vegetali.
le nicchie inizialmente arrivavano fino a terra, vennero successivamente rialzate, al momento della pittura, che non fu immediata alla costruzione della chiesa. Sono ricavatre in spessore di muro e la parte superiore è a forma di ferro di cavallo.
La decorazione parietale sopravvive solo in quest'area e nella parete nord.
Nella parete di fondo, in alto, c'è una fascia di busti di angeli inquadrati in un'architettura dipinta. Al centro la facia era interrotta dallo stucco che coronava la nicchia centrale; vie era anche una colomba forse in stucco colorato, oggi sopravviva la sinopia.
la nicchia centrale contiene un cristo tra angeli, uno dei due angeli sorregge il globo mentre cristo tiene il libro. La pittura è sciolta e la gestualità è evidente, una costante nella pittura del periodo.
le nicchie laterali rappresentano invece da un lato S. gregorio, dall'altro S. Stefano. le tre nicchie sono stata eseguite da una mano diversa rispetto a quella dei ritratti e delle pareti, anche se il sostrato culturale comune è evidente.
Inoltre vi sono dei resti in stucco che ci fanno solo percepire vagamente quello che potrebbe essere stata la decorazione, integrata tra pittura e stucco. Sempre Garber aveva proposto un'ipotesi ricostruttiva interessante, che ci fa notare quanto allora l'arredo e la decorazione liturgica fosse legata alle esperienze anche precedenti di S. Salvatore a Brescia e a Cividale.
Questa è un'ipotesi ricostruttiva che si trova al museo di Bolzano:
Le due figure ai lati della nicchia centrale sono i due sconosciuti committenti, sicuramente un laico e un religioso. Sono due figurew che fanno fare ipotesi concrete sull'esecuzione del ciclo. Infatti tra 806 e807 vennero fissate el contee a discapito dei vescovi. Il laico si trova in posizione privilegiata, alla destra di Cristo: è lui che ha fatto edificare la chiesa, di cui il religioso ha in mano un modellino. Lo vediamo rappresentato in piedi, con la spada in mano, la tunica corta; il volto è molto caratterizzato e il nimbo quadrato dei viventi.
L'ecclesiastico è caratterizzato dalla tonsura e anch'egli ha il nimbo quadrato. Entrambi sono a grandezza naturale, segno che il luogo è destinato ai laici e nasce in una particolare congiuntura storica.
Nella parete nord troviamo verso l'altare le storie di S. Gregorio: un'immagine col santo ispirato da tre colombe mentre scrive (ancora una volta l'indicazione della trinità, forse sempre in riferimento alla lotta contro l'eresia) e una scena del diacono Pietro che salva gli scritti del papa.
http://www.ferienregion-obervinschgau.it/b...benedikt_02.jpgIl resto della decorazione è assai discussa e discutibile, a causa della frammentarietà. L'autore di questa parete è appunto anche quello dei ritratti, anche se lo stile è diverso a causa della divversità di impostazione, l'una narrativa quindi più corsiva, l'altra più iconica e aulica.
resta un frammento di una scena di persecuzioni o martiri, che vengono attribuiti da un lato alle storie di Davide o a quelle di S. Paolo-Saulo a causa di un resto di iscrizione che cita Saulus, che viene appunto interpreetato come Saul re biblico o come Saulo. Altri resti frammentari mostrano spade o lame di falci contadine, braccia che lapidano, nuvole.
L'architettura indica che c'è un'intenzione di resa spaziale, fa da sfondo ma interagisce poco con i personaggi.
ecco la scena di martirio-persecuzione
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm...f_martyrdom.jpgqui da wikipedia:
http://commons.wikimedia.org/wiki/Category..._Benedikt,_Mals