Cosa vedere a Ferrara e dintorni? (nel raggio di 50 km più o meno), Aiutino per turista improvvisato che ha un paio di giorni di ferie!

Grazie per il materiale che hai fornito; davvero interessante. Tra l'altro, ti sarei ulteriormente grato se tu potessi riportare il titolo della guida dalla quale hai estratto la pagina in questione.
Ad ogni modo, il discorso che proponevo partiva dalla considerazione che il segno del Sagittario - che, naturalmente, è una costellazione -, almeno per quel che mi risulta, è solitamente rappresentato a torso nudo e comunque, quando non lo è, di certo non è panneggiato all'altezza del fondoschiena, in quanto la parte bassa appartiene all'elemento "bestiale" della raffigurazione.
Mi verrebbe allora da chiedere se, per caso, era presente qualche altra scultura di costellazione nel museo, ma so bene di aver approfittato della tua gentilezza e non vorrei esagerare.
Ad ogni modo, non mi sembra di galoppare troppo con l'immaginazione se azzardo a dire che, nella scultura di Ferrara, parrebbero intravedersi fratture della pietra corrispondenti all'inizio delle gambe. Quindi, comunque lo si voglia considerare, il soggetto rappresentato era senz'altro un arciere e questo non mi pare risponda all'iconografia del Sagittario la quale - direi necessariamente - si distingue da quella dell'arciere http://www.pd.astro.it/MOSTRA/IMAGES/SAGITTAR.JPG http://img230.imageshack.us/img230/6033/bo...sofsimonya3.jpg http://www.mondimedievali.net/Opere/Otranto/dicembre.jpg . Anche nei casi di Parma e Cremona, mi sembra che, pur con due gambe, il Saggittario sia a torso nudo e - a Parma - con la coda.
Se poi, magari - e, come dicevo, parlo in termini puramente ipotetici - ci si chiedesse quale poteva essere il senso di un'eventuale presenza dell'"Uccisione di Caino", in un luogo come la porta della Cattedrale, allora, a mio parere, questo potrebbe aver a che fare con l'amministrazione della giustizia. Ma di tutto ciò - se per caso qualcuno avrà voglia di farlo e mi rendo anche conto che, in fondo, l'interesse a discutere di queste cose è principalmente mio- penso se ne potrà parlare più oltre.
Grazie ancora per la pazienza.
.
In effetti, l'abbazia si trova in una zona da sempre isolata e non è facilmente raggiungibile, se non da Codigoro. Penso sia oggettivamente un problema.
Ciao.
P.S.Mi è capitato di trovare questo: http://www.sacred-destinations.com/england...otos/d-3996.jpg , ma direi che, anche qui, la parte "bestiale" si nota.

Edited by FlaviusStilicho - 9/1/2010, 17:17

Rinnovo i ringraziamenti, perchè il materiale che hai aggiunto mi sembra che sia molto informativo. Purtroppo è davvero difficile - sebbene non impossibile - leggersi le didascalie, ma le fotografie, di per sé, direi che sono in grado di chiarire - almeno parzialmente - diverse cose.

Infatti, a mio parere, la presenza del segno del Cancro presso il simbolo del mese di Giugno è molto interessante, in quanto mostra come sarebbero state rappresentate le costellazioni se veramente esse fossero state scolpite.
Provando a mettere le mani avanti, aggiungo che, magari, è anche possibile che esse siano state realizzate per davvero, ma dubito proprio che l'arciere abbia fatto parte di esse. Sempre a mio parere, l'unica costellazione rappresentata potrebbe essere quella del cancro semplicemente come simbolo sostiziale, così come si usava fare nei portali delle chiese.

Intanto, vorrei segnalare come il bassorilievo misterioso e molto rovinato la cui immagine si trova a fianco di quella dell'arciere - ancora una volta a mio parere, naturalmente - si potrebbe adattare bene a quella di Caino colpito da una freccia.
Detto questo, per quel che ne so, le rappresentazioni dell'uccisione di Caino hanno a che fare con gli appelli a troncare le faide tra famiglie che si sviluppavano nelle varie città. Come si suol dire: "nessuno uccida Caino", insomma.
Sempre per quel che ne so, cose di questo tipo si trovano talvolta nei palazzi comunali, ma anche nelle chiese. Quindi non mi sembrerebbe cosa strana più di tanto una di queste raffigurazioni si fosse trovata in un portale di cattedrale.

Posso dirti solo che una visita a Pomposa meriterebbe l'affrontare qualche difficoltà di spostamento. Tuttavia, oltre a Ravenna e Ferrara - che mi pare tu abbia già visitato - faccio un po' fatica ad immaginare qualche altro punto di partenza interessante in cui esistano collegamenti per l'abbazia.
Se però capitassi da queste parti, forse potrebbe essere l'occasione giusta.

Davvero molto belli. Grazie anche per le immagini.
Ciao.

MMhh.... sul presunto Caino, forse è il caso di fare marcia indietro almeno parziale.
Guardando meglio l'immagine, mi pare che penda qualcosa dal braccio sinistro e questo non saprei spiegarlo.
Inoltre, quello che mi sembrava il segno della freccia forse è solo uno sfregio nel braccio levato. Come non detto, insomma.
Ciao.

Per la verità, ho cliccato, ma le immagini non mi sembrano ingrandite.

Se dovessi capitare da queste parti, io - compatibilmente con impegni e imprevisti - volentieri ti accompagnerei nei dintorni; per esempio, un giro a San Leo mi parrebbe imprescindibile. In effetti, si potrebbe andare anche a Pomposa, sebbene il giro sia un po' impegnativo.
Ad ogni modo, segnalo che per fotografare l'interno della chiesa di Pomposa mi è stato necessario chiedere il permesso alla Soprintendenza di Ravenna; senza di quello, i guardiani sono piuttosto rigorosi.

Qual'è la meta questa volta (vado a vedere il prossimo topic)?
Ciao.

Bhè, si tratta di fare una normale richiesta - tramite lettera, mi pare - presso la Soprintendenza di Ravenna (se credi ti fornisco l'indirizzo) per ragioni di studio. Solitamente rilasciano l'autorizzazione, che arriva per posta.
Occorrerebbe, tuttavia, indicare all'incirca il periodo di tempo nel quale si intende fotografare la chiesa. Non vorrei sbagliare, ma credo che eventuali fotografie occorre siano scattate senza l'uso del flash.
Ciao.

Il tempo, per quel che ne so, è una variabile indipendente; la risposta non credo arrivi prima di 20 giorni. Ti converrebbe probabilmente chiedere il permesso prima possibile indicando, in termini di massima, il periodo, di modo che chi risponde possa tenerne conto.
Le richieste si inviano comunque al Soprintendente della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini, via S. Vitale, n. 17, 48121 RAVENNA - tel. 0544 543711 - fax 0544 543732 - [email protected] .
Ciao.