Un giudizio sul portale di San Clemente, a Casauria (Pescara)

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MarcoSupersonic
view post Posted on 28/10/2006, 21:20




Vedo che qui discutete soprattutto di iconologia ed orientamenti, tutti argomenti mooolto interessanti ma che ahimè non trovo mai il tempo di approfondire (mannaggia alle giornate di 24 ore..staserà però torna l'ora solare, quindi sono in anticipo sul ritardo.. :P )..forse quindi esulo un pò, ma volevo chiedervi un giudizio critico-artistico su questo portale...poi vi spiegherò il motivo della mia richiesta.

image



E' quello dell'abbazia di S.Clemente a Casauria. Nella lunetta è simboleggiato il dono dell'abbazia a S.Clemente da parte dell'abate Leonate, sull'architrave è narrata la storia della fondazione da parte di Ludovico II.
Qual'è la vostra impressione? Qualcuno ha visto qualcosa di similare, in giro per l'Italia (e non solo?) riferibile allo stesso artista e/o bottega? A parte San Leonardo di Siponto in Puglia, intendo, perchè quella dovrebbe essere successiva...

Edited by Janus (Ale) - 29/10/2006, 11:51
 
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view post Posted on 29/10/2006, 10:34
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Angelo

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QUOTE (MarcoSupersonic @ 28/10/2006, 21:20)
E' quello dell'abbazia di S.Clemente a Casauria. Nella lunetta è simboleggiato il dono dell'abbazia a S.Clemente da parte dell'abate Leonate, sull'architrave è narrata la storia della fondazione da parte di Ludovico II. Qual'è la vostra impressione? Qualcuno ha visto qualcosa di similare, in giro per l'Italia (e non solo?) riferibile allo stesso artista e/o bottega? A parte San Leonardo di Siponto in Puglia, intendo, perchè quella dovrebbe essere successiva...

Personalmente non mi viene in mente nulla ma ... confesso candidamente di non essere un esperto dal punto di vista artistico e stilistico! :P
Forse Flavius e Tessera potranno aggiungere qualcosa di più, nell'attesa ti segnalo il database fotografico del sito di Tessera (StudioGiove) ... c'é anche un un motore di ricerca tematico: magari ci cavi fuori qualcosa di simile a questo portale! ;)
http://82.105.145.153:8080/studio/catalogo/index.html

Tra l'altro ... sculture molto belle, soprattutto quelle di destra, e con vesti finemente decorate: hai fatto bene a segnalarlo: é in gioiellino! :)
 
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tessera
view post Posted on 29/10/2006, 15:47




Premetto che non ho avuto modo di visitare San Clemente, quindi mi limito ad alcune considerazioni che possono apparire fin troppo scontate e forse già note.

A prima vista la lunetta mi ha ricordato, nello schema compositivo, quella del San Zeno di Verona.
L'iconografia relativa all'offerta da parte del committente del tempio è un tema frequente, così come la cerimonia di traslazione delle spoglie del Santo dell'architrave.

Stilisticamente si nota come siano già presenti gli influssi del nuovo modo di scolpire che si sta imponendo in quasi tutta Europa. Si tratta infatti di un'opera del tardo periodo romanico, che si accosta ad opere di Maestri quali l'Antelami a Parma, al Maestro dei Mesi di Ferrara o a quello di Santa Maria della Pieve ad Arezzo ecc.
E' infatti a partire dal terzo quarto del XII secolo che in Italia inizia a diffondersi lo stile gotico che vede la sua nascita in Francia.

Come bibliografia ho trovato al momento solo Paolo Favole "Abruzzi e Molise" seria Italia Romanica Jaca Book 1990.

Per esserti maggiormente d'aiuto potresti darci qualche ulteriore elemento come ad esempio scopo e finalità della ricerca, magari riassumendo quali sono le tue conoscenze e cosa esattamente stai cercando.
Ciao
 
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view post Posted on 29/10/2006, 16:12

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Salve.
Anch'io, in effetti, mi interesso principalmente di iconografia e simboli, per cui, dal punto di vista della storia artistica, probabilmente i miei riferimenti sono carenti.
Tuttavia, se è vero il fatto che i testi come quello citato di Favole richiamano solitamente per l'arte medievale abruzzese -ed anche specificamente per San Clemente - riferimenti all'arte normanna pugliese, vorrei comunque dire che - così a occhio e croce e per quel che può valere, naturalmente - anche secondo me si possono trovare "agganci" con l'arte romanica lombarda e padana.
Ad es., anche se il soggetto è completamente diverso, mi parrebbe che, sul piano dell'impostazione delle immagini, una lunetta come quella della chiesa abbaziale di Nonantola (MO)
http://www.thais.it/scultura/image/sch00472.jpg
non sia troppo estraneo a ciò che si osserva a San Clemente.
A questo aggiungerei poi che un tema iconografico e simbolico preciso che si trova nelle lunette dei portali laterali di San Clemente ritorna - credo con qualche puntualità - anche nei portali laterali della chiesa abbaziale di San Donnino a Fidenza (PR).
Spero di essere stato di qualche utilità, sebbene, in effetti, non ne sia sicurissimo.
Ciao.
 
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view post Posted on 29/10/2006, 17:01

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Sono riuscito a trovare le immagini cui accennav:
La lunetta del portale sinistro di San Donnino si vede qui:
http://82.105.145.153:8080/studio/catalogo...12716202&-find=

quella destra si vede, al centro, qui:
http://82.105.145.153:8080/studio/catalogo...12716204&-find=
Una lunetta di un portale laterale di San Clemente a Casauria è questa:
http://www.medioevo.org/artemedievale/Imag...uria/11548.JPEG
l'altra è questa:
http://www.medioevo.org/artemedievale/Imag...uria/11621.JPEG
Ciao.
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 29/10/2006, 22:36




Intanto vi ringrazio per l'interessamento!
Le finalità della mia ricerca sono verificare la correttezza di una mia teoria e trovarne soprattutto i riferimenti che possano validarla.
Vado ad esporre i fatti. Le sculture dei portali dell'abbazia di san Clemente a Casauria, oltre ad essere un vero gioiellino per gli amanti dell'arte, rappresentano un "unicum" concettuale e stilistico all'interno della regione. La mia passione è cominciata quando ero ancora completamente a digiuno di conoscenze artistiche e già a quel tempo quando andai a visitare per la prima volta San Clemente mi accorsi della particolarità. Janus che non sarà esperto ma è evidentemente un ottimo osservatore, ha già notato le fini decorazioni dell’ornato. Allora mi colpì anche la narrazione (è vero che l’iconografia della “donazione” è diffusa praticamente ovunque, non faccio fatica a credere che anche le storie di fondazione lo siano, seppur non ne abbia mai vista una: in ogni caso non le ho mai viste scolpite sugli architravi), e lo strano posizionamento e gestualità delle figure.
Quando ci sono tornato con occhi più “maturi” mi è balzata agli occhi il bizantinismo imperante di questa rappresentazione. La Madonna con il bambino del portale di destra, inserita da Flavius è paradigmatica in questo senso. Ha i piedi penduli, il viso estatico ed è chiaramente frutto di una stretta osservanza iconologia, con la sproporzione simbolica delle mani e del bambino. Certo che è un modo di comporre tipico di tutta l’arte medievale poco incline al naturalismo ma è diverso il concetto che sta alla base. Tipicamente questo è frutto di un’interpretazione “sentimentale” che punta ad evidenziare particolare funzionali all’espressività ed alla leggibilità della rappresentazione (esempio da liceo, Wiligelmo a Modena, ma è forse il più chiaro: a Nonantola, dov’è attiva la sua bottega, accade lo stesso). Il simbolismo bizantino ha invece ha ragioni più filosofiche (perdonatemi la banalizzazione, non voglio scrivere un papiro pedante) ed anche un formalismo più osservante, vedi anche la cura per l’ornamento delle vesti. Se prendiamo di nuovo la lunetta, si nota (o almeno è il mio parere,eh! ;) ) che pur avendo le figure un ottimo rilievo plastico, forse il plasticismo più misurato ed evidente che mi sia capitato di vedere da queste parti (per l’epoca), sono concepite in senso bidimensionale; in pratica spiaccicate su un muro sarebbero tali e quali. Ma è l’architrave che più turba il mio sonno…nel senso che questo modo di narrare, con la ripetizione delle figure, il linearismo con il quale sono disegnate (guardate come ancheggiano!), la gestualità, il modo di utilizzare le architetture e di piegare il paesaggio all’esigenza narrativa, io le ho viste solo nei mosaici del XII sec. Addirittura, se guardate attentamente alcune figure (non so se la foto è sufficiente per apprezzarlo) potete vedere come lo scultore abbia inciso le linee delle vesti riproducendo i vortici tipici delle lumeggiature che siamo molto abituati a vedere anche negli affreschi.
L’influenza francese è citata da tutte le guide rapide, e questo avviene soprattutto per il portico di matrice “borgognona” costruito negli stessi anni (ma comunque dopo la decorazione del portale che mostra, per questo un portico a 4 arcate, quando l’esistente ne ha 3) e non è che mi avesse mai soddisfatto. Tuttavia non avevo una conoscenza approfondita che mi consentisse di dare giudizi, quindi l’ho presa per buona. Ultimamente ho letto la prima vera analisi monografica della scultura medievale abruzzese (F.Gandolfo – Scultura medievale in Abruzzo, l’età normanno-sveva – Carsa Edizioni) ed ho trovato un’inattesa conferma alla mie impressioni: Gandolfo esclude la matrice francese, più o meno con le mie stesse obiezioni: tuttavia al momento di attribuire l’origine all’opera, risolve frettolosamente la questione, attribuendola ad una bottega vicina a Niccolò, e ponendo come precedente il pulpito del duomo di Fano. Questo è presumibilmente riconducibile alla lunetta con San Michele Arcangelo (il portale di sinistra) e forse agli stipiti con le raffigurazioni degli imperatori, ma non mi pare proprio che abbia a che fare con gli altri due portali. Ed il bello è che proprio Gandolfo dimostra in maniera più che egregia come l’autore del San Michele sia diverso da quello del portale di cui discutiamo. Siccome quest’ipotetica bottega, a Siponto dimostra di possedere per bene le stesse inclinazioni di Casauria e non quelle di Fano, posso dire che l’attribuzione non mi soddisfa!
Solo che non ho la minima idea di dove poter trovare appigli per suggerirne una migliore. Posso solo dire che c’è qualcosa in quell’architrave che ho già visto, sia nei mosaici di Monreale che in quelli dell’atrio a san Marco a Venezia…eppure, dalle foto che ho potuto trovare, niente di questo può essere stato per l’autore più che “formazione”. A voi chiedo:
1)Se ritenete la teoria plausibile.
2) Se c’è qualcosa che avete visto che suggerisca rimandi allo stile del portale casauriense.

Il discorso è importante anche perchè la plastica di San Clemente ha avuto grande eco in Abruzzo, fino alla formazione di un vero e proprio stile detto “casauriense” e di innumerevoli rimandi (proprio oggi ho visto la “Madonna delle fornaci” a Sulmona, ispirata enormemente a quella che ha “postato” Flavius). Tuttavia lo stile casauriense non è quello del portale, ma quello del pulpito e tutti gli altri “echi” hanno preso e sviluppato alcune caratteristiche dell’autore del portale senza però mai comprendere del tutto il suo messaggio figurativo, testimonianza del fatto che tale autore era estraneo al discorso artistico delle maestranze locali.

E’ venuto un papiro lo stesso…scusate! Ho detto quello che so...(o almeno penso di sapere :blink: come detto sono un semplice appassionato)

Se riesco vi allego un po’ di foto.
Saluti

 
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tessera
view post Posted on 29/10/2006, 23:23




Per essere solo un appassionato come ti definisci tu, direi che hai le idee molto chiare ;)

Nel frattempo ho trovato uno studio relativamente recente, purtroppo tutto in inglese.
Elisabeth Bradford Smith
"Models for the extraordinary: Abbot Leonate and the Façade of San Clemente a Casauria"
in Medioevo: i modelli Electa 1999

Se dovessi trovare notizie che possano confermare o confutare le tue ipotesi, o anche riferimenti iconografici diversi da quelli che hai citato, ti farò sapere.
 
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view post Posted on 30/10/2006, 13:33

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Salve.
Come dicevo, quelle che sono le mie conoscenze mi permettono solo di sfiorare il discorso artistico, non certo di intraprenderlo propriamente.
Per cui, alle indicazioni di Tessera, posso solo aggiungere che un'iconologo e studioso di simboli come Beigbeder fa presente che, particolarmente in zone esposte agli influssi culturali bizantini come furono quelle adriatiche, il tema delle lunette di portale scolpite sia assai più raro che altrove, in Italia.
Questa caratteristica, in termini generali, deriverebbe dalla specifica sensibilità orientale verso le immagini, per cui, in una zona del portale tendenzialmente dedicata a temi "celesti" come la lunetta, si sarebbe preferito, in molti casi, non esprimere in scultura ciò che era "inesprimibile".
Da ciò, mi verrebbe da pensare che nelle lunette scolpite dei portali abruzzesi si sia realizzata una sorte di sintesi tra la concezione eminentemente "astratta" dell'arte bizantina e quella più "concreta" dell'arte occidentale che, probabilmente, aveva un centro di diffusione nella Puglia normanna.
Presumo di aver detto cose in parte scontate, ma dal momento che uno dei tuoi riferimenti conduce a Siponto, allora forse poteva avere un senso anche indicare quanto sopra.
Ciao.
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 31/10/2006, 17:31




Intanto grazie per l'interessamento!

CITAZIONE
Nel frattempo ho trovato uno studio relativamente recente, purtroppo tutto in inglese.
Elisabeth Bradford Smith
"Models for the extraordinary: Abbot Leonate and the Façade of San Clemente a Casauria"
in Medioevo: i modelli Electa 1999

Ottima dritta, ho preso oggi il libro in biblioteca e sembra davvero promettente...in pratica mi pare si occupi proprio di questa problematica! Tra stasera e domani me lo leggo per bene...peraltro anche il resto del libro è pieno di interventi interessanti (vorrei pure vedere sono 712 pag.)!

CITAZIONE
Beigbeder fa presente che, particolarmente in zone esposte agli influssi culturali bizantini come furono quelle adriatiche, il tema delle lunette di portale scolpite sia assai più raro che altrove, in Italia.

Altra ottima informazione; si parla sempre di come in Abruzzo la decorazione aniconica abbia avuto tradizione e sviluppi sconosciuti altrove, ma di solito si parla poco delle motivazioni alla base di ciò. O meglio si fa collegamento con il permanere del gusto per la scultura ad intreccio d'età ottoniana o della figurativa longobarda. L'inizio della narrativa abruzzese si deve ad una famiglia di stuccatori guardiensi ed al ciborio di San Clemente al Vomano, intorno alla metà del XII sec. ma finchè questa corrente artistica possa trovare piena accettazione nella regione, passerà molto tempo: tant'è che l'ambone casauriense è decorato del tutto a motivi vegetali e floreali, fatta eccezione per i simboli degli evangelisti (ed è già una gran bella svolta). Ultimamente si è scoperto come la zona a sud dell'antica Ostia Aterni (Pescara) sia rimasta in mano bizantina almeno un secolo in più rispetto a ciò che si credeva. Sarebbe bello sapere che tipo di influenze ha potuto esercitare tutto questo sulla cultura della regione, tradizionalmente legata a doppio filo alla via per la Campania ed alle influenze cassinensi..

Vi volevo allegare un pò di foto ma l'Image Shack non va...






 
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view post Posted on 31/10/2006, 18:06
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Angelo

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QUOTE (MarcoSupersonic @ 31/10/2006, 17:31)
Vi volevo allegare un pò di foto ma l'Image Shack non va...

Strana sta cosa ... tu dici quello "interno" a questo forum (in fondo alla pagina in cui si compone il testo, dove c'é scritto "The limit is increased to 1024 KB) oppure quello sul sito ufficiale?
A volte é successo anche a me, spesso ho risolto il problema comprimendo molto l'immagine o convertendola in un altro formato! :)
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 31/10/2006, 18:24




Il sito ufficiale. Prima mi diceva "non raggiungibile", adesso è sparito del tutto..sarà un problema momentaneo.
 
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view post Posted on 31/10/2006, 18:25

Stupor Mundi

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CITAZIONE
Sarebbe bello sapere che tipo di influenze ha potuto esercitare tutto questo sulla cultura della regione, tradizionalmente legata a doppio filo alla via per la Campania ed alle influenze cassinensi..

A questo punto ammetto che le mie conoscenze in materia sono assai scarse.
Aggiungo tuttavia che, per quel che ne so, anche l'arte cassinese fu fortemente influenzata da Bisanzio, nel senso che, se non sbaglio, artefici di provenienza orientale lavorarono proprio a Montecassino.
Sempre se non sbaglio - ed in effetti potrei sbagliare -, se ne parla in H. Toubert, "Un'arte orientata. Riforma gregoriana e iconografia", nel capitolo: "Il Breviario di Oderisio e gli influssi bizantini a Montecassino".
Per altro, come si intende dal titolo, si parla prevalentemente di iconografia miniata.
Ciao.
 
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MarcoSupersonic
view post Posted on 1/11/2006, 14:57




Straordinario quel libro, ma tutto e non solo l'intervento su Casauria della Bratford Smith...un altro attentato alla mia vita sociale e lavorativa!

"nearly everything here, arrangement, style and iconography, is new to the region of Abruzzi"

ed ancora

"decoration of an entire central portal to be so focused in self promotion is to my knowledge, unprecedented"

Ma oltre all'enorme piacere :perv: d'aver avuto le stesse impressioni di una studiosa di tal rango...non c'è altro! Di fatti la signora si ferma sul più bello! E' vero che l'impressione della derivazione francese di stipiti e capitelli (mediati certamente dalla famosa bottega vicina a Niccolò...presumibilmente guidata da un magister attivo con lui a Piacenza e poi spostatosi sull'adriatico) ora ha un impianto plausibile a tutti i livelli (in pratica possiamo darla tutto sommato per assodata) ma non ci sono ipotesi precise su lunetta ed architrave...
Inserisco qui una notazione a beneficio di chi, anche in futuro, leggesse. L'iscrizione alle spalle di Leonate, una preghiera a san Clemente, ha un tono tale che dà corpo all'ipotesi che l'abate, al momento di quest'ultima realizzazione, fosse già morto: giacchè è pensabile che l'intero portico, caratterizzato da un "pentimento costruttivo" sia stato terminato dall'abate Gioele, dettaglio confermato sia dal Chronicon casauriense, sia dall'iscrizione sul portale bronzeo, riferita proprio al successore di Leonate. Un portale di bronzo decorato a formelle torna a ricordarmi Monreale (ma in effetti anche Montecassino credo l'avesse) ed influssi orientali, ma per ora devo fermarmi qui...

ora un pò di foto!

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Il portale compreso di stipiti

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Ambone e un capitello..

Saluti!
 
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12 replies since 28/10/2006, 21:20   585 views
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