Posts written by Antonella Gotica

Intanto grazie di aver risposto. L’impresa estense del diamante al centro garantisce la datazione, il periodo. Dubito che abbiano riciclato l’architrave lasciando le colombe ai lati e la scritta “runica” essendo un pezzo celebrativo e tutte le decorazioni sono scolpite a bassorilievo ... diverso se fossero incise. Spero qualcuno azzardi una lettura.

È un architrave rinascimentale che raffigura la divisa estense del diamante. Periodo sec.XV -inizi forse XVI. Si trovava a Vesallo di Carpineti (RE). La data mi pare possa essere 1480 (M C C C C 8 o) o questo è ciò che vedo... Non riesco assolutamente a leggere l’epigrafe. Mi aiutate ? Grazie a tutti Antonella

Beh si, è un articolo molto circoscritto...
Per mia recente esperienza nella lettura di testi dove si trattava del risarcimento di una chiesa seicentesca dellAppennino e del contiguo cimitero, erano citati elementi tipici del luogo di sepoltura: la recinzione (di legno) e il cancello per accedere, una croce a denotarne la sacralità. Non si fa parola delle sepolture. Non è un caso. Va considerato che i maggiorenti venivano sepolti in chiesa (cappelle, pavimenti cripte) e solo i più importanti potevano dotarsi di lapidi o arche. Il resto erano fosse comuni. Fuori erano i poveretti. Il fatto che non siano sopravvissuti signacoli, a mio avviso è da attribuirsi da un lato alla pulizia napoleonica che ha spostato i cimiteri distruggendo i vecchi; dall’altro la loro povertà materiale e riuso.
Argomento comunque interessante quello dell’aspetto dei cimiteri. Farò attenzione prossimamente.
Saluti. Antonella

Credo che questo articolo sia utile per ciò che stai cercando...
http://www.unife.it/interfacolta/lm.preist...20medievali.pdf

Considero anzitutto che è utile sapere dove si trova il portale qui raffigurato: luoghi ed epoche sono fondamentali per iniziare a ragionare, non si tratta di “influenzare” ma di circostanziare con utili informazioni. In secondo luogo è facile osservare che l’architrave è assai differente dal resto per fattura e pietra utilizzata rispetto agli stipiti. Saluti.

Grazie !!

Salve a tutti. Chiedo nuovamente il vs aiuto per la lettura del testo e della data completa scolpita sul concio cuspidato di un portale rinascimentale, sito a Gusciola di Montefiorino, sull'Appennino modenese.
Certamente la data è 1571. Nel registro sopra l'anno sembrerebbe esserci il classico A(nno) D(domini) 7 de Z ff. quindi sarebbe nell'anno del signore il 7 gennaio (..?) fece fare.
Nella riga sotto il sole è scolpito il nome del maestro scalpellino o del committente, ma qui mi fermo...
Potete aiutarmi? 1000 grazie dell'attenzione.
Saluti. Antonella.

Capito...quindi è un elemento di reimpiego proveniente sempre da una maestà. Questo farebbe propendere per interpretare il simbolo come croce (io non ne sono convinta però).
Le lettere non sono comprensibili nella foto, ma tu potrai osservarle dal vivo e meglio considerarle. Io credo sotto siano le iniziali del committente come era uso, sopra forse la data o una abbreviazione. Potresti consultare un testo di abbreviazioni epigrafiche, il Cappelli ad es. Non mi sentirei di sostenere che il concio sia precedente il sec. XVIII.
Mandami il link di google earth del pilastrino, mi capita di essere in zona. Magari lo guardo.
Saluti.

Salve Royflyn
Se tu scrivessi dove si trova il concio di cuspide sarebbe di aiuto: la localizzazione non è ininfluente nella interpretazione. A mio avviso potrebbe essere lo stemma iniziale dei Montecuccolo (cfr. quelli medievali nel castello di famiglia e a Tavernago). Poi se la fotografia facesse comprendere dove è inserito (è originale o un reimpiego..?) sarebbe pure di aiuto perché un oggetto avulso dal contesto non agevola la sua lettura. Ho battuto la Valle del Secchia in lungo e in largo, qualche idea me la sono fatta sui dettagli architettonici sopravvissuti.
Saluti.

Grazie grazie... un aiuto prezioso. Antonella

È senza dubbio lo stemma gentilizio dei conti di Montecuccolo inserito in una formella di reimpiego murata in un edificio rurale a Tavernago di Montefiorino (mo). La data nella parte superiore della targa pare quattrocentesima ( MCCCCXX....) ma incerta nella parte finale. La scritta intorno sui tre lati da dx a sx non riesco proprio a leggerla.
Qualcuno può aiutarmi ? Grazie. Antonella

Dimenticavo... anche il santo rappresentato nel pilone di Dinhì è sempre san Giacomo di Zebedeo e riporta la stessa iconografia: la conchiglia sul copricapo (meno leggibile dell'altra ...) il bastone e il libro dei vangeli. Saluti.

Il santo rappresentato nel pilastro di Pralavèn è sicuramente San Giacomo di Zebedeo in veste di pellegrino (bordone e conchiglia e con il Vangelo (libro sottobraccio) per il suo, ma improbabile, viaggio di evangelizzazione in Spagna. Sulle altre figure non mi sento di fare ipotesi.

Nelle iscrizioni sono di norma la data, l'invocazione, l'indicazione del committente abbreviato con iniziali seguite dal consueto FF (fece fare) in ordine diverso a secondo del supporto e dell'epoca.
Considerando i punti che separano il testo e ipotizzando la X alla greca per Christo,
Seguendo questa lettura potrebbe quindi essere "IN XPI(STI) N(O).MI(N)E 1582 DIE 12 OTOB ... Poi seguono quattro lettere ? ? S E. Se diamo per buono quanto precede, la conclusione della iscrizione è la parola mese.
Quindi: NEL NOME DI CRISTO 1582 IL GIORNO 12 DEL MESE DI OTTOBRE.
Fatico a leggere altro di ragionevole, ma non si sa mai..!
Saluti e grazie a entrambi.

È sicuramente possibile quanto tu dici. I calvari sono evidenziati dal rilievo su cui sorgono e solitamente nei blasoni e stemmi la forma del monte è rappresentata da tre cuspidi o arrotondamenti (cfr.gli stemmi dei vari Montecuccolo,Monte-ecc...) più o meno pronunciati. Qui la stilizzazione sarebbe estrema, ma tutto è possibile. La parte superiore ha molto l'idea di una croce e i tre "buchi" alle estremità potrebbero essere lo stilema della croce greca. Tuttavia mi pare una interpretazione iconografica sofisticata stante che la modellazione del concio è di modesta esecuzione e pure sembrerebbe "recente". Anche per questo propenderei per un elemento fitomorfo connotato da radici e da una chioma. Ma ripeto, tutto è possibile. Spero non averti annoiato. Saluti.